Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] in -m con vocale), uno in fine di parola e uno all’inizio della successiva, nessuno di essi perde la propria realtà e fisionomia (un particolare tipo di iato è il cosiddetto iato prosodico: nell’incontro di sillabe finali in -m o lunghe, compresi ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] far pensare che individuare la data di nascita e la paternità di un n. sia un'operazione relativamente facile. In realtà, gli aspetti da considerare per poter stabilire con certezza la datazione di una parola nuova variano a seconda che si tratti ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] (Giulio C. Lepschy, Luciano Canepari), che risulta ispirato a «un massimo di liberalismo linguistico» (Lepschy 1978d: 103).
In realtà, l’opposizione alla pronuncia toscana viene da molto lontano e «data, si può ben dire, dalla nascita della questione ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] /nuovo servono a valutare lo statuto di referenti evocati da sintagmi, vale a dire di persone, oggetti, ecc., presenti nella realtà, nel mondo immaginato o nel testo. Essi possono però applicarsi anche a contenuti più semplici, espressi, per es., da ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] nei lineamenti della madre (occhi, naso, bocca, guance) una Gestalt, ossia una forma principale che si stacca dallo sfondo confuso della realtà circostante. Nel viso spiccano per la loro mobilità gli occhi, lo sguardo in cui ci si specchia e ci si ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] mantenimento fonetico di entrambi i nuclei vocalici:
(14) Marco arriva
il pianista iniziò
da eroe
Il termine sinalefe è in realtà mutuato dalla metrica poetica, già classica, in cui indica il fenomeno prosodico per cui la vocale finale di una parola ...
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Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] di reggere un complemento oggetto ‘interno’, nel qual caso diventano bivalenti:
(22) Io come delegata eh vivo la realtà di eh dell’ufficio vivo la realtà degli impiegati (LIP: ME6)
(23) Zaira scende le scale a precipizio (Maraini 2004: 309)
I verbi ...
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La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] all’ibridismo, che è la fisiologica conseguenza dell’abituale mobilità dei mercanti, che li portava a contatto con differenti realtà linguistiche. Così, per fare solo due esempi d’area toscana, abbiamo le lettere di Andrea de’ Tolomei, scritte tra ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] da qualche decennio alla piena competenza attiva dell’italiano parlato, che può dunque tornare a guardare senza vergogna alle proprie realtà locali.
Non mancano, d’altro canto, esempi di consapevole esclusione del dialetto da trame ben radicate su un ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] Lettere di C. Cittadini, pp. 66-67) sono date le generalità della nobildonna romana: certa Hippolita Calcagni. In realtà le Rime platoniche videro la luce nel 1585; l'opera è dedicata alla "virtuosissima e graziosissima gentildonna Madonna Hippolita ...
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realta2
realtà2 s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale2»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente: a. Nell’uso comune: la r. di un fatto, di...
soaltà s. f. In letteratura, ideale poetico consistente nella fusione e sintesi armonica di sogno e realtà. ♦ Scrive l’autore nella RAP-PRESENTAZIONE, sorta di manifesto personale: «La Soaltà è terra vergine che molto promette al suo poeta-contadino....