SALMI e salmodia
Giuseppe RICCIOTTI
Giulio Cesare PARIBENI
Si chiamano salmi alcune composizioni poetiche ebraiche contenute sia isolatamente in varie parti . della Bibbia (ad es., in Deuteronomio, [...] notés hanno codificato la pratica del canto dei Salmi. Secondo tali dettami, la salmodia dovrebbe avere il suo posto tra i Recitativi liturgici; sennonché differisce da questi: 1. per il fatto che i Salmi non si cantano per intero su una sola nota ...
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MADRIGALE
Gaetano CESARI
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Non è ben sicura l'etimologia del nome. Per tacere di altre meno probabili, presenta difficoltà fonetiche l'ipotesi che risale già ad Antonio da Tempo ed è accettata dalla [...] orientamento del gusto musicale, si convertì in aria e in cantata, ossia in una successione di arie collegate insieme da recitativi. Non per questo, però, veri e proprî madrigali non furono più scritti; anzi, sotto i titoli collettivi di Lagrime ...
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DI CAPUA, Rinaldo
Ariella Lanfranchi
Ben poco si conosce della vita e della formazione artistica di questo compositore d'origine campana, attivo sulle scene teatrali italiane ed europee per oltre un [...] prime opere si impone come rappresentante di prestigio del filone drammatico dell'opera per musica italiana: basterà ricordare il recitativo "Berenice ove sei?" e l'aria "Ombra che pallida", dal terzo atto del Vologeso del 1739, come esempio tipico ...
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ROSSINI, Gioachino Antonio
Reto Müller
ROSSINI, Gioachino Antonio. – Nacque a Pesaro il 29 febbraio 1792, da Giuseppe e da Anna Guidarini (l’atto di battesimo reca il nome «Giovacchino Antonio»; Rossini [...] a collaboratori non era un’eccezione: fin dai tempi della Pietra del paragone Rossini se ne serviva quasi sistematicamente per i recitativi ‘secchi’ e per le arie minori.
Rinunciando all’annuale rientro a Bologna, Rossini si recò subito dopo a Napoli ...
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GUGLIELMI
Pasqualino Bongiovanni
Famiglia di musicisti i cui antenati, originari di Pariana o di Berticagnana, piccoli villaggi della montagna massese, si trasferirono nella città di Massa verso gli [...] drammaticamente all'azione, e alcune scene complesse vengono ben costruite attraverso l'utilizzo di cori, ballerini e recitativi accompagnati. La notevole importanza che attribuisce al finale d'atto ne determina inoltre un suo sviluppo del tutto ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] , e ritmando la scansione tematica della vicenda tra la concitazione del dialogato di gusto dialettale e i lunghi recitativi delle confessioni personali, rispetto ai quali gli interventi dell'autore hanno la funzione di ironiche didascalie.
Il bell ...
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DE FILIPPO, Peppino (Giuseppe)
Sisto Sallusti
Fratello di Titina e di Edoardo, nacque a Napoli il 24 ag. 1903 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che lo ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] . 1926 al teatro Ercolano di Resina, fu costituita dalla farsa Il suicidio di Pulcinella di Antonio Petito, in cui si doveva recitare anche a soggetto: per il D. la parte di Nicolino fu l'occasione per sperimentare a fondo le proprie capacità di mimo ...
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COSTA, Orazio
Paolo Puppa
Nacque a Roma il 6 agosto 1911 da Giovanni, professore di lettere e studioso di storia, di origini dalmate, direttore della rivista protestante Bilychnis, e da Caterina Giovangigli [...] all’uomo per salvarsi» (Boggio, 2008, p. 198).
Dopo gli studi liceali, dal 1927 Costa seguì i corsi di recitazione tenuti da Franco Liberati allo Studio Eleonora Duse, divenuto nel 1935 Accademia nazionale d’arte drammatica per opera di Silvio d ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gioachino Rossini domina con la sua fama il mondo operistico italiano ed europeo per [...] mentre tempo di attacco e tempo di mezzo corrispondono al momento dinamico, ma forniscono un materiale più fluido della vecchia accoppiata aria-recitativo. Tale schema viene usato sia per le arie, sia per i duetti e sia per i brani d’insieme, come i ...
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LOCATELLI, Pietro Antonio
Agnese Pavanello
Nacque a Bergamo il 3 sett. 1695, primo dei sette figli di Filippo Andrea e di Lucia Crocchi (o Trotti). Della sua formazione musicale non si hanno notizie, [...] , costituito da dieci movimenti differenti nel carattere e nell'espressione, modellati sullo stile degli ariosi, dei recitativi e delle arie dei contemporanei generi vocali. L'articolata organizzazione formale, tesa a rappresentare, nei diversi ...
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recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.
recitare
v. tr. [dal lat. recitare, comp. di re- e citare, propr. «fare l’appello delle persone citate in tribunale», poi «leggere a voce alta»] (io rècito, ecc.). – 1. Dire, pronunciare a voce più o meno alta, con una certa ricerca di espressività...