Scrittore e critico italiano (Modena 1911 - Berna 1997), insegnò lingua e letteratura italiana all'univ. di Berna. Oltre a poesie (Foglie, 1938; Recitativi, 1971; Le quattro stagioni, 1973) e divagazioni [...] letterarie (Il mestiere di scrivere, 1962; Vicende e situazioni, 1970; Carte, gli anni zero e uno, 1978), scrisse numerosi saggi critici su Dante, Tasso, Manzoni, ecc. (Il Purgatorio nel complesso della ...
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Nella metrica classica, pausa nel corso del verso, coincidente con la fine di una parola all’interno di un piede; se cade in fine di parola e in fine di piede si chiama dieresi. Nei versi recitativi (esametro, [...] trimetro e tetrametro tragico) cade in determinate sedi assumendo denominazioni diverse: pentemimera o semiquinaria (dopo la sillaba in posizione forte del 3° piede), eftemimera o semisettenaria (dopo ...
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Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] una tale usanza si facesse più comune ancora ch'ella non è. Qual calore, e qual vita non viene a ricevere infatti un recitativo, se là dove si esalta la passione sia rinforzato dall'orchestra, se ogni sorta d'arme, per così dire, assalga il cuore ad ...
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CALZABIGI (Calsabigi, Casalbigi), Ranieri Simone Francesco Maria de'
Clara Gabanizza
Nato a Livorno il 23 dicembre del 1714 da Giovan Domenico e da Maria Eleonora Vannuccini, compì i primi studi nella [...] le opere teatrali nuocessero all'unitarietà e alla fusione fra le parole e la musica; il noioso ripetersi di recitativi secchi alternati alle arie, il ruolo fisso dei personaggi (ai nobili le parti serie, mentre una contadina, qualunque fosse ...
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PAGLIARANI, Elio
Alessandra Briganti
Poeta, critico teatrale, nato il 25 maggio 1927 a Viserba. Nel 1951 si è laureato in scienze politiche a Padova e successivamente ha insegnato a Milano nelle scuole [...] . Questa operazione passa attraverso la soppressione della prima persona, sostituita da personaggi portavoce o da recitativi eseguiti coralmente, e attraverso una mescolanza stilistica volta a porre a confronto linguaggio discorsivo e linguaggio ...
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BADOARO (Badoer, Badoero, Badovero, Bodoaro), Iacopo
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Nacque a Venezia nel 1602, da Giovanni, e sposò nel 1629 Maria Loredan. Partecipò attivamente alla vita politica della Repubblica veneta, entrando [...] argomenti del B. per la ripetuta divisione dell'opera in cinque atti ("Et se bene modernamente si usa il divider anco le cose recitate in tre atti, a me è più piacciuto il far ciò in cinque, perché con più posate possono li spettatori respirare dalla ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] acquistò maggior autonomia (dal 5° sec. a.C.) e prese a sovrapporsi alla m., sì che la quantità delle sillabe del verso recitato poteva essere variata dal canto: si ebbero allora sillabe più lunghe del normale (una lunga poté contare per 3 o 4 tempi ...
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BERNARDONI, Pietro Andrea
Silvana Simonetti
Nacque a Vignola il 30 giugno 1672 da Francesco e Lodovica Monsi. Sin dalla più giovane età dimostrò notevole attitudine agli studi letterari, che coltivò [...] e di P. Pariati, e costituiti raramente di endecasillabi, le "arie" sono poste naturalmente a conclusione o a incitamento dei recitativi (come farà il Metastasio) e sono sempre di natura lirica. Il numero dei personaggi oscilla tra cinque e otto (La ...
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BRUNASSO (Brunassi), Lorenzo, duca di San Filippo
Amedeo Quondam
Nacque a Napoli il 9 ott. 1709 da Giuseppe e da Margherita della Spina. Rivelò subito notevoli doti intellettuali nel corso dei suoi [...] "abbigliata di favole").
Divisa in tre atti, con l'utilizzazione del coro all'interno degli atti, l'opera procede per recitativi e arie (per le quali la musica fu composta da Giacomo Sellitto), che documentano con evidenza la disponibilità del B. al ...
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recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.
recitare
v. tr. [dal lat. recitare, comp. di re- e citare, propr. «fare l’appello delle persone citate in tribunale», poi «leggere a voce alta»] (io rècito, ecc.). – 1. Dire, pronunciare a voce più o meno alta, con una certa ricerca di espressività...