DALL'OGLIO, Domenico
Dario Ascarelli
Nacque a Padova probabilmente intorno ai primissimi anni del secolo XVIII.
"… Benchè nel suo fisico debole malaticcio avesse tarda l'educazione, nulla meno rinvigoritosi [...] a Dresda sono andate disperse durante l'ultimo conflitto mondiale.
Della musica vocale composta dal D. ci rimane notizia del recitativo E soffrirò che sia, si barbara mercede da inserirsi nell'opera Didone abbandonata di B. Galuppi e dell'aria ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I contesti della musica: il simposio
Carlo Pernigotti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il simposio è uno dei contesti principali della [...] essa tipica del simposio come l’elegia, in cui il testo poetico, probabilmente non cantato, ma eseguito in una forma di recitativo, era appunto sostenuto dall’aulos.
Del resto, finché si cerca di definire l’ambito di pertinenza degli strumenti in uso ...
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MOGAVERO, Antonio.
Rodolfo Baroncini
– Nacque a Francavilla Fontana (presso Brindisi), verosimilmente intorno al 1550, in una distinta e agiata famiglia locale. Nel 1565 risulta essere tra i chierici [...] nell’intonazione polifonica dei Threni Ieremiae, ha poco a che vedere con l’aggiornato stile concertante e simil-recitativo esemplato in consimili raccolte prodotte dieci anni prima da autori di formazione veneziana come G.F. Capello (Lamentationi ...
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GIANFERRARI, Vincenzo
Salvatore de Salvo
Nacque a Reggio Emilia il 10 ott. 1859 da Prospero e da Luigia Mussini. Iniziato lo studio del violino nella città natale sotto la guida di G. Tebaldi, fu successivamente [...] Fugato, Voce di notte lunare, Scherzo in si bemolle, Fuga in sol min. (per violino); Andante (violino e pianoforte); Recitativo e romanza (contrabbasso o violoncello all'unisono); Fuga (per tre trombe e pianoforte); Preludio e fuga in si minore (oboe ...
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MARINI, Francesco Maria
Paolo Peretti
– Nacque a Pesaro nei primi anni del sec. XVII. Fin dal Settecento, storici ed eruditi pesaresi lo annoverano tra gli uomini illustri parlando di lui come di un [...] gentes plaudite, Beatus vir qui inventus est); particolarmente interessante il primo, strutturato in forma di dialogo in stile recitativo tra un soprano e un basso, che rappresenta s. Marino, al quale sono concesse fioriture belcantistiche su parole ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] L. Marenzio e C. Gesualdo da Venosa. A Firenze sul finire del secolo ebbero origine le prime forme di ‘recitar cantando’ in stile rappresentativo, volte alla resa espressiva della parola: un gruppo di umanisti, intellettuali e musicisti riuniti ...
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Nell'antichità greco-romana. - Gli attori del teatro greco non furono mai in numero superiore a tre. L'introduzione del primo attore viene dalla tradizione attribuita a Tespi: con questa introduzione il [...] capo del coro, che eseguiva il canto in onore di Dioniso, tra l'una parte e l'altra di quel canto si era messo a recitare e a dialogizzare con gli altri membri del coro. Com'è naturale lo sviluppo del dramma con un solo attore non poteva essere che ...
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Si possono definire prassi esecutive tutte quelle convenzioni, caratteristiche di ogni momento storico, che suggeriscono come un brano musicale debba essere interpretato, ossia: tempo, fraseggio, accentuazione, [...] , ricostruire l'opportuna orchestrazione, realizzare il basso continuo, introdurre l'ornamentazione, trovare i giusti accenti del recitativo e, ancora, cogliere il senso degli 'affetti', riorganizzare tempi e ritmi, inventare le cadenze. Il tutto ...
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ROSA, Salvatore
Enrico CARRARA
Carlo GAMBA
Andrea DELLA CORTE
Pittore, poeta e musicista, nato all'Arenella, presso Napoli, il 21 giugno 1615 da una famiglia e in un ambiente di pittori, morto a Roma [...] ; e allora, per attirare (dicono) l'attenzione su di sé, nelle liete radunanze d'amici o nelle feste del carnevale, amò recitare all'improvviso, come era il gusto e l'uso del tempo, sotto la maschera di Pascariello Formica e poi di Coviello Patacca ...
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SANNAZARO, Iacopo
Carlo Vecce
– Nacque a Napoli il 28 luglio 1457 da Nicola (Cola) e da Masella di Santomango (di nobile famiglia salernitana). La data di nascita tradizionale del 1458 (tramandata dai [...] chiamati farse per intrattenere il duca dopo una malattia. Tra le varie forme di intrattenimento, anche un monologo recitativo in dialetto chiamato gliòmmero (in napoletano, ‘gomitolo’), non privo di allusioni politiche e morali. Nel carnevale del ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.