Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] una tale usanza si facesse più comune ancora ch'ella non è. Qual calore, e qual vita non viene a ricevere infatti un recitativo, se là dove si esalta la passione sia rinforzato dall'orchestra, se ogni sorta d'arme, per così dire, assalga il cuore ad ...
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Romanziere e drammaturgo irlandese (Limerick 1803 - Cork 1840); dopo alcuni tentativi nel campo della poesia e del giornalismo, si trasferì (1823) a Londra, dove fece rappresentare alla English opera-house [...] (1826) The Noyades, un'opera in stile recitativo. Come narratore ebbe grande successo con una raccolta di racconti ambientati nell'Irlanda meridionale: Tales of the Munster festivals (1827-29). È ricordato soprattutto per un romanzo, The collegians ( ...
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Verso tradizionale dell’epopea greca e romana da Omero in poi, usato però anche nella poesia religiosa (oracoli e inni), nella didascalica e, unito con il cosiddetto pentametro elegiaco, nella poesia elegiaca [...] Orazio.
L’ e. dattilico, o semplicemente e., come già lo chiamò Erodoto, ha lo schema: −′−−∪∪−′−−∪∪−′−−∪∪−′−−∪∪−′−−∪∪−′−∪. È un verso recitativo derivante forse dall’unione di un hemiepes e di un enoplio. Diviene sempre più rigido da Omero ai poeti ...
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Scrittore, nato a Tarquinia il 1° maggio 1887. Fu critico drammatico del quotidiano romano Il tempo e più tardi del Tevere. Nel 1919 fondò con altri La Ronda. Collabora a varî giornali e riviste. La vera [...] sensuali, che tendono a trasporsi in figurazioni di stagioni e di paesi, in toni pacatamente lirici o in un recitativo di gusto classico. Infatti la "restaurazione classica", il "ritorno a Leopardi", intesi come freno al dannunzianesimo, e all ...
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LINDSAY, Nicholas Vachel
Salvatore Rosati
Poeta americano, nato nel 1879 a Springfield, Ill., dove morì il 6 dicembre 1931. Dopo avere studiato a Hiram College, Ohio (1897-1900), all'Art Institute di [...] di bellezza. Nei suoi versi, di cui varie raccolte egli illustrò con fantasiosi disegni proprî, il L. cerca di conciliare la recitazione e il canto, componendo ogni verso in modo che il lettore possa, secondo il proprio istinto, parlarne due terzi e ...
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TOSATTI, Maria Barbara
Arnaldo Bocelli
Poetessa, nata a S. Felice sul Panaro (Modena) il 3 settembre 1891, morta a Roma il 17 aprile 1934. Fece gli studî normali in un istituto di religiose francesi, [...] in un'intonazione eloquente, o pascolianamente querula, in un ritmo largo, e qua e là prolisso e prosastico, di recitativo; ora invece rinnovandoli dall'intimo, per un lirico accentuarsi di quel fervore e di quella pietà verso se stessa, in ...
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BOMBASI (Bambasi, Bombaci), Gabriele
Gianni Ballistreri
Nacque a Reggio Emilia nei primi decenni del sec. XVI da Lodovico. Di famiglia nobile, imparentata con gli Ariosto, studiò forse a Ferrara; il [...] ormai fama di letterato, se l'Accademia dei Trasformati, di cui era membro, gli affidò la stesura di una tragedia da recitarsi con medio apparato a Reggio nel carnevale di quell'anno; giunta poi la notizia di una futura visita di Barbara d'Austria ...
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Il settenario è un verso imparisillabo di sette sillabe ‘metriche’ (➔ metrica e lingua), con accento principale obbligato in sesta posizione (Beltrami 20024: 199-200; Menichetti 1993: 673; per l’uso dantesco, [...] ’aria del melodramma (➔ melodramma, lingua del), come nelle opere di Pietro Metastasio e di Lorenzo Da Ponte, laddove il recitativo, al pari di altre forme sceniche, è un discorso libero di endecasillabi e settenari. Nell’arco del Settecento l’ode ...
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Commediografo latino (Sarsina 250 a. C. circa - forse Roma 184 a. C.). Una tradizione vuole che il cognomen originario fosse Plotus, poi urbanizzato in Plautus; il prenome e il nome sono incerti: probabilmente [...] del Rudens; abolizione cui però P. fa corrispondere un uso assai esteso, in luogo dei tradizionali metri della recitazione (trimetri giambici e tetrametri trocaici), di metri di tutte le varietà, compresi metri originariamente lirici. Nella metrica P ...
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DEL CARRETTO, Galeotto
Roberto Ricciardi
Nacque poco prima del 1455 dal marchese Teodoro, signore di Millesimo e consigliere dei Paleologhi di Monferrato, e dalla genovese Brigida Adorno, in una località [...] fiacco e prolisso, che conserva molti elementi della sacra rappresentazione, come il costante impiego dell'ottava rima nel recitativo, la scrittura continua senza divisione in atti, l'inosservanza delle unità di tempo e luogo, la scena multipla ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.