Sergio Lariccia
Abstract
Vengono esaminati il significato e le norme dei Patti lateranensi stipulati l’11 febbraio 1929 fra l’Italia e la Santa Sede, con particolare riferimento alle disposizioni del [...] ragioni della tutela dovuta alla città sacra coincidevano perfettamente con quelle della tutela dovuta alla città capitale del regimefascista, che «ha inteso ed intende dare al popolo italiano una disciplina civile più maschia ed austera, e, per ...
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Francesco Rimoli
Abstract
La voce offre un quadro sintetico della disciplina del fenomeno culturale nell’ordinamento italiano, esaminandone soprattutto i profili costituzionali. Evidenzia inoltre, [...] lo sviluppo e controllandone dall’altro le espressioni; questo secondo aspetto fu poi ovviamente molto accentuato dal regimefascista, che sorvegliò in vario modo le manifestazioni culturali secondo una logica fortemente censoria, orientandole a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Partito politico e governo
Massimiliano Gregorio
Tra partito e governo si è sviluppato, nell’arco di tempo compreso tra le due guerre, un dialogo vivace e fecondo, che ha alimentato l’intero iter evolutivo [...] nell’Italia unitaria, Roma 2006.
E. Gentile, La via italiana al totalitarismo. Il partito e lo Stato nel regimefascista, Roma 2008.
M. Luciani, Governo, forme di, in Enciclopedia del diritto, 3° vol., Milano 2010.
P. Grossi, Novecento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La giustizia civile
Michele Taruffo
Gli inizi del secolo
Nell’ambito della giustizia civile il Novecento si apre con due eventi di rilievo, benché assai diversi. Il primo di questi eventi è la l. 31 [...] sue incertezze rimane comunque all’interno di una concezione non totalitaria.
Tornando all’atteggiamento di indifferenza del regimefascista, va sottolineato che esso non si manifesta nei confronti delle controversie civili che vengono avvertite come ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Diritto canonico e diritto ecclesiastico
Carlo Fantappiè
Nella tradizione culturale e nell’ordinamento universitario del nostro Paese, dall’Unità fino a oggi, diritto canonico e diritto ecclesiastico [...] non è più la libertà religiosa.
Verso lo Stato costituzionale
La fase di transizione che succede al crollo del regimefascista, tra il 1945 e il 1947, con l’approvazione della Costituzione repubblicana, prospetta una nuova impostazione dei rapporti ...
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Marinella Colucci
Abstract
Dopo una breve descrizione dell’evoluzione storica e normativa dell’ispezione sul lavoro, verrà esaminata la riforma dei servizi ispettivi introdotta dal d.lgs. 23.4.2004, [...] .d.l. 28.12.1931, n. 1684, ne vengono ridefiniti gli assetti territoriali, i compiti e i poteri.
Dopo la caduta del regimefascista, viene ricostituito il Ministero del lavoro e riordinato l’Ispettorato del lavoro al suo interno (d.l. 15.4.1948, n ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato e Costituzione: l'esperienza del Novecento
Maurizio Fioravanti
Premessa: la vocazione del secolo
Il Novecento è in apparenza un secolo spaccato in due: nella prima metà i totalitarismi, le guerre, [...] Quell’ordine potrà essere più o meno contrattato, o imposto d’autorità – come sarà con il corporativismo durante il regimefascista –, ma sarà comunque un ordine più ampio di quello che era stato consegnato dalla tradizione ottocentesca. Si pone così ...
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Roberto Bonanni
Abstract
I Consigli giudiziari (e il Consiglio direttivo della Corte di Cassazione limitatamente a quest’ultima), organi decentrati che svolgono attività per il funzionamento dell’autogoverno [...] alle decisioni del Ministro di grazia e giustizia, che tenevano conto delle informazioni ricevute dai capi degli uffici giudiziari.
In seguito, caduto il regimefascista, il r.d.lgs. 31.5.1946, n. 511 ed il d.lgs.c.p.s. 13.9.1946, n. 264 modificarono ...
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Andrea Sereni
Abstract
I delitti contro la personalità dello Stato rievocano, nella stessa definizione formale, il clima totalitario fascista in cui vide la luce il codice Rocco. I delitti di attentato, [...] (art. 276 c.p.); così come s’è poi introdotto un riferimento agli organi regionali non previsti sotto il regimefascista, in particolare nell’attentato contro organi costituzionali e contro le assemblee regionali (art. 289).
Se si passa però alla ...
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Guido Alpa
Abstract
Nel volgere di pochi anni lo scenario delle fonti del diritto civile è nuovamente mutato, e, se possibile, divenuto sempre più complesso. Il Codice Civile, la cd. ‘costituzione [...] .).
L’ordine di esposizione è nuovo: non si tratta solo di un segno di modernità dovuto ad esigenze di immagine del regimefascista, sotto il quale è nato, anche se non ne ha portato le stimmate, ma di una esigenza di adeguamento della concezione ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
regime1
regime1 (non com. règime) s. m. [dal lat. regĭmen regimĭnis «governo, amministrazione», der. di regĕre «reggere»]. – 1. Ordinamento politico, forma o sistema statuale o di governo: r. democratico, parlamentare, presidenziale; r. dei...