Imperatore romano (Lanuvio 161 d. C. - Roma 192): figlio di Marco Aurelio, fu nel 176 nominato imperator dal padre, che troncò la serie degli imperatori "adottivi" tornando al principio dinastico. Alla [...] confine danubiano: obbligati alla pace i Quadi e i Marcomanni, venne a Roma, dove ben presto instaurò un regime di corruzione e di terrore; nel 182 una congiura ordita dalla sorella Lucilla e dal cugino Ummidio Quadrato fu scoperta e portò alla morte ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] a quelli ionici e il 7% ai fiumi delle isole. I regimi glaciale e nivale, propri dei corsi d’acqua alimentati dalla fusione dei non ha dato agli uomini la sperata felicità, ma il Terrore, e poi Napoleone. Stretti tra la convinzione razionalistica che ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] che, con l’abdicazione di Nicola II, pose termine al regime zarista.
Il crollo della monarchia aprì la strada a una crisi entrò a pieno titolo nella coalizione internazionale contro il terrorismo patrocinata dagli Stati Uniti, ottenendo una serie di ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] 1651) sancì il dominio inglese sui mari. Ma fu un regime effimero, legato alla forte personalità di Cromwell. Il figlio, del mistero fu dapprima coltivato sotto l’aspetto più appariscente, il terrore, nei romanzi di A. Radcliffe, M.G. Lewis e ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] sono sensibilmente attenuate, così come si è modificato tutto il regime del fiume, dopo la costruzione del Lago Nasser.
Fra che rendeva incandescente il clima, aggravato da numerosi atti di terrorismo e azioni di guerriglia nella zona del Canale. In ...
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Biologia
C. morfogenetico Area dell’embrione, o del primordio di un germoglio, dotata della capacità di dare origine a un determinato organo; per es., i c. morfogenetici dell’arto posteriore danno origine [...] in Germania dopo l’avvento al potere di A. Hitler (1933), inizialmente avevano lo scopo di spezzare con il terrore le opposizioni al regime; durante la Seconda guerra mondiale il sistema dei c. di concentramento si diffuse in tutta Europa, seguendo l ...
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Stato insulare dell’Oceano Indiano, situato a SE della Penisola Indiana, da cui è separato dallo Stretto di Palk. Già possedimento britannico con il nome di Ceylon, dal 1948 indipendente nell’ambito del [...] compresa fra 6° e 10° di latitudine N e quindi ha un regime termico equatoriale: temperature elevate tutto l’anno, con modestissime escursioni. Le paese, alimentando un crescendo di violenza e terrore che colpiva soprattutto la popolazione civile, ...
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Giuseppe Vacca
Uomo politico italiano (Genova 1893 - Jalta 1964). Animatore con A. Gramsci del giornale l'Ordine nuovo, aderì al Partito comunista d'Italia (1921); dopo l'arresto di Gramsci divenne segretario [...] Zinov´ev inaugurando la stagione del Grande Terrore. Malgrado l'inizio del terrore, il comunismo antifascista ebbe ancora un iniziò la propaganda radiofonica contro la guerra e il regime fascista e intensificò la preparazione delle Lettere dal carcere ...
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Louis-Stanislas-Xavier, conte di Provenza (Versailles 1755 - Parigi 1824). Fratello minore di Luigi XVI. Espatriato durante la Rivoluzione, salì al trono nel 1814 assumendo, inizialmente, un indirizzo [...] Questa delusione, insieme con i timori suscitati dal nuovo regime in molte categorie legate alla Rivoluzione o all'Impero Gand. Al suo ritorno, costretto dapprima a tollerare il Terrore bianco, resistette alla reazionaria Camera introvabile (ag. 1815 ...
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Uomo politico francese (Metz 1754 - Bois-Roussel 1835). Deputato agli Stati Generali (1789), preparò il nuovo sistema fiscale; aderì alla Rivoluzione su posizioni moderate e, dopo l'assalto alle Tuileries [...] di affidarsi all'Assemblea legislativa. In disparte durante il Terrore, ebbe un ruolo di primo piano nella preparazione del stato del 18 brumaio, diventando alto dignitario del regime napoleonico: fu consigliere di stato, ministro plenipotenziario in ...
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terrore
terróre s. m. [dal lat. terror -oris, der. di terrere «atterrire»]. – 1. a. Sentimento e stato psichico di forte paura o di vivo sgomento, in genere più intenso e di maggiore durata che lo spavento: suscitare, incutere t.; vista, scena,...
terrorismo
s. m. [dal fr. terrorisme]. – 1. Nella storiografia, il governo del Terrore in Francia, durante la Rivoluzione; per estens., regime politico, metodo di governo fondato sul terrore. 2. L’uso di violenza illegittima, finalizzata a...