Agitatore politico romeno, nato a IaŞi il 13 settembre 1899. Il romanticismo politico gli venne dal padre Ion Zelinschi il quale, ammiratore dei famosi haiduci, antichi briganti cavalieri vendicatori delle [...] su dogmatici principî di mistica obbedienza, con un programma di antisemitismo e, più tardi, di orientamento verso i regimitotalitarî, ebbe rapida e notevolissima affermazione. I legionari, che vestivano camicie verdi, uniti dalla frăţia de cruce ...
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Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...]
Il g. costituisce un nodo irrisolto al centro delle controversie e del dibattito storiografico sulla natura dei regimitotalitari del Novecento, e a partire dalla definizione che di esso viene offerta mutano e si ridefiniscono le valutazioni ...
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SOCIALISMO (XXXI, p. 990)
Franco LOMBARDI
Ideologia del movimento socialista: carattere del nuovo socialismo; vecchio e nuovo socialismo; socialismo e comunismo. - Dopo i movimenti avutisi già nel primo [...] prima Guerra mondiale e il fallimento della II Internazionale e terminata fra il 1922 e il 1933, con l'affermarsi dei regimi "totalitarî", è però la crisi della stessa società dell'Ottocento, dove il momento tragico risiede in ciò che la crisi che si ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] natura e della storia da cui si sono sempre fatte derivare le leggi positive. Invece, "disprezzando la legalità, il regimetotalitario pretende di attuare la legge della storia o della natura senza tradurla in principi di giusto e ingiusto per il ...
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SOCIALDEMOCRAZIA
Leonardo Rapone
(XXXI, p. 987)
Esistono due diversi usi del termine s., che designa sia determinati movimenti o partiti politici, sia una specifica teoria e prassi politica. Nell'accezione [...] ciò si aggiunse la diversità dei destini politici dei maggiori partiti socialisti: alcuni travolti dall'avvento di regimitotalitari (Italia, Germania, Austria); altri cimentatisi senza particolare successo alla guida del governo dei rispettivi paesi ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
(XXI, p. 36; App. II, ii, p. 192)
La società aperta e i suoi nemici
Il 20° secolo è stato il secolo dei grandi regimitotalitari e delle ideologie che li hanno ispirati. [...] , allo stesso modo che le istituzioni non costituiscono di per sé una garanzia assoluta contro le tentazioni autoritarie e totalitarie: e ciò tanto più in quanto "le democrazie sono sempre aperte alle idee e specialmente a quelle provenienti dall ...
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SINDACALISMO (XXXI, p. 830)
Gino LUZZATTO
La fine della prima Guerra mondiale era stata seguita in tutti i paesi dell'Occidente da un rapido e forte incremento del movimento operaio (v. XXV, p. 404). [...] suo cammino ascendente, in Germania ed Italia invece esso subisce un colpo mortale dall'instaurarsi e consolidarsi dei regimitotalitarî. In Germania il nazionalsocialismo, che pure nel suo sorgere aveva fatto leva anche sul movimento di forti gruppi ...
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PÉTAIN, Philippe (XXVI, p. 979)
Dopo la vittoria del Fronte popolare, in alcuni settori della destra antiparlamentare si delineò una rumorosa campagna apologetica in favore di Pétain, della quale gli [...] di una poco chiara ed arcaica ideologia di "rivoluzione nazionale" e con l'ausilio di tutta la tecnica poliziesca dei moderni regimitotalitarî.
Capo dello stato e ad un tempo del govemo, la sua azione fu preponderante, almeno fino al 18 aprile 1942 ...
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Furet, François
Ciro Lo Muzio
Storico francese, nato a Parigi il 27 marzo 1927 e morto a Tolosa il 12 luglio 1997. Fu uno dei più importanti studiosi della Rivoluzione francese e del comunismo in Europa. [...] passé d'une illusion (1995, trad. it. 1996), F. pose in evidenza le analogie esistenti tra i due regimitotalitari del Novecento - nazismo e comunismo - che, nati nello stesso periodo e accomunati dal ricorso alle medesime pratiche coercitive, furono ...
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Fascismo
Renzo De Felice
di Renzo De Felice
Fascismo
sommario: 1. Origini del fascismo italiano. 2. Il regime fascista italiano. 3. La Repubblica Sociale Italiana. 4. Il fenomeno fascista. □ Bibliografia.
1. [...] la duplice necessità (che caratterizzò il terzo periodo e ancor più il quarto) di rendere progressivamente più totalitario il regime, in maniera da forzare al massimo il meccanismo del consenso (anche a costo di dover ricorrere alla coercizione ...
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totalitarismo
s. m. [der. di totalitario]. – Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare e controllare l’intera società grazie...
totalitario
totalitàrio agg. [der. di totalità]. – 1. Della totalità, che si riferisce alla totalità, cioè a tutte senza eccezione le persone o cose considerate: la sua iniziativa ha avuto un’adesione t., di tutti coloro che vi sono coinvolti...