Bambini
Giovanni Grazzini
I bambini attori
Le origini
Sin dalle origini il cinema fece ricorso ai b. come interpreti. Si può addirittura affermare che la nascita del b. attore coincide con la nascita [...] Dawley, in cui il piccolo protagonista rapito da un'aquila viene salvato da un montanaro (una delle rare interpretazioni del regista David Wark Griffith). Mentre in The adventures of Dolly (1908) dello stesso Griffith, viene mostrata una b. rapita da ...
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Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] operato come sceneggiatore (L'année dernière à Marienbad, 1961, L'anno scorso a Marienbad, di Alain Resnais) e come regista di film che presentano affinità tematiche e stilistiche con la sua attività letteraria (L'immortelle, 1963, L'immortale; Trans ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] Anche Fuga a due voci (1943) di Carlo L. Bragaglia è un film sul mondo del cinema e vede all'opera produttore, regista, sceneggiatori e attori; La signora senza camelie (1953) di Michelangelo Antonioni è invece la storia di una commessa che, grazie a ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] immaginaria e di un'altra messa in scena. Lo stesso Truffaut nel suo film non è più il vero Truffaut ma diventa un regista immaginario che sta mettendo in scena un film immaginario. Il vero p., quindi, non apparirà mai in nessun film e, quando si ...
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Cinema nuovo
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, poi bimestrale, fondata a Milano il 15 dicembre 1952, diretta da Guido Aristarco, con Giuseppe Grieco redattore capo, Tom Granich [...] del suo Le notti bianche (I confini valicabili, nr. 114-115, 15 settembre 1957, anno di uscita del film), nel quale il regista afferma di averlo concepito come un'opera in cui la realtà è 'ricreata' e non 'documentata'.
A lungo la struttura di C. N ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] di film con argomento psicoanalitico è Geheimnisse einer Seele (1926; I misteri di un'anima) diretto da uno dei grandi registi del cinema muto tedesco, Georg W. Pabst, prodotto dalla UFA e realizzato con lo scopo dichiarato di introdurre ai 'misteri ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] si sofferma particolarmente sulla r. (è "il teatro" che "è fatto dall'attore", disse anche dopo il primo film sonoro, mentre "il regista fa il cinema"). Sua l'annessione al film del monologo interiore: secondo lui solo il cinema sonoro è in grado di ...
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Bianco e nero
Maurizio De Benedictis
Rivista italiana di cinema pubblicata dal 1937 a Roma a cura del Centro sperimentale di cinematografia (ora Scuola nazionale di cinema), con periodicità variabile [...] a saggi, interventi e rubriche ‒ ebbe il risultato di offrire, oltre a una certa quantità di numeri dedicati a singoli registi, anche visuali complessive su temi come, per es., I generi classici del cinema americano, a cura di Franco Ferrini, nel ...
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Musicarello
Stefano Della Casa
Sottogenere cinematografico, nato e sviluppatosi in Italia tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta e caratterizzato dalla presenza di giovani cantanti, già [...] baci, Il tuo bacio è come un rock), oltre che come registi di questi primi film in cui, nono-stante il generale clima di (1966), due film diretti da Ettore Maria Fizzarotti. Il regista designato a guidare i due esordienti aveva una lunga esperienza ...
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Filosofia
Redazione
Il rapporto tra filosofia e cinema
Filosofia del cinema, da una parte, ed estetica cinematografica, dall'altra, benché strettamente connesse e talora sovrapposte al punto che spesso [...] . Il 'fermo' del fotogramma si verifica comunque alla fine della proiezione, ma può essere un elemento espressivo voluto dal regista in un momento qualsiasi della vicenda. Del resto l'atomismo fotografico appartiene alla natura del cinema e quindi in ...
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regista
s. m. e f. [der. di regìa, coniato (B. Migliorini, 1931) per sostituire il fr. régisseur] (pl. m. -i). – 1. Chi si occupa, come attività professionale, di regìa, chi cura o ha curato la regìa di una determinata rappresentazione: fare...
registico
regìstico agg. [der. di regìa e regista] (pl. m. -ci). – Della regìa, del regista; che concerne la regìa: attività, abilità registica. ◆ Avv. registicaménte, per quanto concerne la regìa: uno spettacolo, un film registicamente perfetto.