Nazione
Francesco Tuccari
Lo spirito di un popolo
Le nazioni sono forme particolari di comunità, che hanno iniziato a svilupparsi in modo compiuto soltanto tra il 18° e il 19° secolo, nell’epoca delle [...] i Romani. Altrettanto si può dire per l’epoca che seguì alla dissoluzione dell’Impero Romano d’Occidente (476) e che portò alla formazione dei regni latino-germanici, o per quella che seguì alla disintegrazione dell’Impero carolingio (843), quando si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] (elemento esterno) e Romani (elemento nazionale) nel corso della storia italiana dopo l’epoca delle invasioni e dei regniromano-germanici, o dell’origine e formazione dei Comuni, e varie questioni, bene o mal poste, ma sempre di grande rilievo ...
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PAOLO Diacono
Lidia Capo
PAOLO Diacono. – La vita di Paolo è nota solo per tappe essenziali, senza tempi e nessi certi: pochi dati, presenti nelle sue opere e nel suo epitaffio, scritto dall’allievo [...] i più recenti – Paolo viene disegnando una storia anche culturale dei Longobardi: un risultato unico nella storiografia dei regniromano-germanici. Ciò non significa una storia autentica e oggettiva, perché è certo che essa è interpretata e rivista ...
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vassallaggio
Nel mondo feudale, mutuo rapporto di fedeltà e protezione che si istituiva tra due persone, entrambe libere, l’una delle quali, il vassallo appunto, si sottometteva all’autorità di un’altra, [...] dai numerosi legami di dipendenza fra gli uomini che si moltiplicarono, durante i secoli dell’Alto Medioevo, nei diversi regniromano-germanici, in presenza di uno scarso sviluppo delle istituzioni pubbliche; legami definiti, all’interno del ...
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GERMANICI, POPOLI
Plinio FRACCARO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Arrigo SOLMI
Bruno Vignola
. Sotto la denominazione di Germani si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni appartenenti alla [...] d'Occidente e modificano quello d'Oriente. Sul territorio romano o ai confini di esso si costituiscono i nuovi regnigermanici o barbarici; e, a incominciare da allora, i varî gruppi germanici, più o meno profondamente guadagnati alla civiltà romana ...
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(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] . Carlomagno, re dei Franchi, in una serie di campagne (772-804) sottomette tutta l’E. romano-germanica, eccettuati i regni anglosassoni in Inghilterra e i principati longobardi superstiti dell’Italia meridionale.
800: Leone III incorona Carlomagno ...
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(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] regniromano-barbarici, e intorno a loro altre genti, quali ordinate a regno, quali non uscite ancora dal particolarismo tribale: Burgundi e Alamanni, Frisi e Sassoni; nella Britannia sono insediati Angli, Sassoni e Iuti, nel cuore della Germania ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] diritto romano, a tutti comune, al quale s'aggiungevano quelle leggi degl'imperatori romano-germanici che erano 1840, al quale succedette il codice 1°0 ottobre 1859 esteso al regno d'Italia. Il 15 febbraio 1870, divennero obbligatorî i codici per l ...
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MEDITERRANEO (fr. Mer Méditerranée; sp. Mar Mediterraneo; ted. Mittelländisches Meer o Mittelmeer; ingl. Mediterranean Sea; A. T., 9-10)
Giovanni PLATANIA
Roberto ALMAGIA
Enzo MINUCCI
Raffaele ISSEL
Fabrizio [...] marino.
Nel Trias troviamo isolato dalla Tethys un mare interno germanico separato dal mare aperto da una sottile linea di terre che i regni da loro fondati si basano in parte sugli ordinamenti e le leggi di Roma, si chiamano regniromano-barbarici, ...
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. È il nome specifico delle compilazioni di leggi, ovvero di consuetudini. Si trovano di codeste compilazioni presso tutti i popoli che hanno raggiunto un grado determinato di evoluzione, per quanto appartenenti [...] le prime redazioni in iscritto del diritto nazionale si devono a Eurico, che regnò dal 466 al 484, e a Leovigildo (568-586); l'opera legislativa e dalle nuove leggi promanate dagl'imperatori romano-germanici. Queste ultime non furono numerose, di ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
dieta2
dièta2 s. f. [dal lat. mediev. dieta, der. di dies «giorno»]. – 1. Nome dato dapprima alle assemblee di alcuni popoli germanici (Franchi, Longobardi), e in seguito alle assemblee del Sacro Romano Impero, del regno di Polonia, e di altri...