Ufficiale (Labastide-Fortunière, oggi Labastide-Murat, 1767 - Pizzo di Calabria 1815) dell'esercito francese (dopo essere stato destinato dalla famiglia alla vita ecclesiastica), nel 1791 entrò nella guardia [...] sbarcare in Sicilia (1810). Ma soprattutto il suo regno vide la dissoluzione dell'ancien régime nel Mezzogiorno, con a Vinkovo. Dopo la tragica ritirata, si affrettò a tornare a Napoli e a stringere negoziati segreti con l'Austria e l'Inghilterra, ...
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Figlio (Sos, Aragona, 1452 - Madrigalejo 1516) di Giovanni II d'Aragona e di Giovanna Henríquez. Promosse una politica di espansione nel Mediterraneo e particolarmente in Italia e fu l'animatore delle [...] . Accordatosi momentaneamente con Luigi XII di Francia (trattato di Granada, 1500), approfittò di ciò per insediarsi nell'Italia meridionale e per rivolgersi subito dopo contro l'alleato di venendo così unico padrone del Regno di Napoli (1502-04). ...
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Figlio (1345-1386) di Luigi, conte di Gravina e fratello di Carlo di Durazzo, visse dapprima alla corte di Giovanna I di Napoli, poi dal 1365 a Buda, dove sposò Margherita, nipote e presunta erede di Giovanna [...] I. Tentò nel 1381 la conquista del regno napoletano: morta Giovanna (1382) e nel 1384 il rivale Luigi d'Angiò fratello di Carlo V di Francia, che la regina aveva adottato nel 1380, ne rimase padrone incontrastato, nonostante il grave dissidio con la ...
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Figlio naturale (1431-1494) di Alfonso V re d'Aragona, divenne re nel 1458. Procedette a un efficace ordinamento amministrativo, cercando di togliere forza al baronaggio e sostenendo i diritti degli ordini [...] nello stesso tempo suo erede per il trono di Napoli. Morto Alfonso nel 1458, la successione fu difficile a Bari, ma presto dovette scendere in lotta aperta contro i baroni del Regno; sconfitto a Sarno il 7 luglio 1460, seppe riprendersi e, divisi i ...
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Uomo politico napoletano (Napoli 1372 circa - ivi 1432); dopo aver combattuto a favore di Ladislao d'Ungheria contro gli Angioini, da cui fu fatto prigioniero (1411), tornato libero, divenne l'amante della [...] . Inimicatosi con Muzio Attendolo Sforza, gran conestabile, dovette uscire dal regno (1418), per ritornarvi l'anno dopo, forte dell'appoggio del papa, sicché allontanò il rivale, e riprese il suo potere sulla regina, mantenendolo anche quando questa ...
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Giurista (Napoli 1647 - ivi 1717); avvocato famoso, fiscale della Real Giurisdizione e fino al 1713 prof. di diritto feudale nell'univ. di Napoli. Dopo il 1702 ebbe l'incarico di raccogliere, insieme con [...] altri giuristi, tutte le leggi del regno in un Codice Filippino, che nel 1707 rimase però interrotto per gli avvenimenti politici. In polemica contro le pretese della Santa Sede, scrisse il trattato Nullum ius romani pontificis maximi in Regnum ...
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Secondogenito (n. 1451 circa - m. Tours 1504) di Ferdinando I, dopo una lunga residenza in Francia, tornato in patria nel 1482, rifiutò la corona offertagli durante la Congiura dei baroni. Dopo la morte [...] prematura del nipote Ferdinando II (1496) salì al trono. Ma stremato il regno dalla guerra contro i Francesi, nel 1501 si recò in Francia dove rinunciò ai suoi diritti su Napoli in favore di Luigi XII, ricevendone in cambio la contea del Maine. ...
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Matematico (Napoli 1815 - ivi 1881), prof. di meccanica razionale all'univ. di Napoli (1860) e, dal 1864, direttore della Scuola degli ingegneri. Autore di ricerche su questioni di geometria e di meccanica. [...] Senatore del regno (1867); socio corrispondente dei Lincei (1872). ...
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ALFONSO II d'Aragona, re di Napoli
Raffaele Mormone
Nacque in Napoli il 4 nov. 1448 dal re Ferrante d'Aragona e da Isabella di Chiaromonte. Fu dall'avo Alfonso I nominato principe di Capua assumendo [...] dei Baroni. Il comportamento del duca di Calabria in quegli avvenimenti è ben noto: si può asserire col Croce (Storia del Regno di Napoli,Bari 1925, p. 72) che egli fu "risoluto ancora più del padre a porsi netto il dilemma tra potere monarchico e ...
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Imbriani, Paolo Emilio
Patriota (Napoli 1808 - ivi 1877). Dopo la restaurazione borbonica del marzo 1821 crebbe in esilio a Firenze dove la famiglia aveva seguito il padre Matteo, che era stato deputato [...] al Parlamento napoletano del 1820-21. Tornato a Napoli nel 1831, si dedicò agli studi giuridico-filosofici, storici e letterari e, dopo nella VII legislatura (marzo 1860), tornò a Napoli dopo la caduta del Regno delle Due Sicilie e ottenne l’incarico ...
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regno
régno s. m. [dal lat. regnum, der. di rex regis «re»]. – 1. a. Stato retto a forma monarchica, assoluta o costituzionale, sotto la sovranità di un capo che ha il titolo di re (o di regina), e composto del territorio e dei cittadini metropolitani...
borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...