Gli ebrei
Gadi Luzzatto Voghera
Continuità e trasformazioni
Il secolo XIX segna per la storia della comunità ebraica veneziana un periodo di lunga e articolata transizione che coinvolge in varia misura [...] la comunità lagunare nell’Assemblea di rabbini e notabili voluta da Napoleone nel 1806 a Parigi e trasformata in vero e proprio Sinedrio pure nel vasto Imperio della Francia e in questo Regnod’Italia»(64). In bocca a un prete cattolico il discorso ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] francese del 1798, nel 1808, con l’espandersi dell’impero napoleonico, e nel 1848, dopo la fuga di Pio IX a Gaeta costituire un atto di subordinazione della Santa Sede al Regnod’Italia, la legge delle guarentigie avrebbe dovuto piuttosto avere la ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] i contraccolpi della rivoluzione francese e del dominio napoleonico a favorire la formazione di una coscienza volentieri che non più solamente la riunione dell'imperio-regnod'Italia col regno di Puglia e Sicilia faceva gli Svevi [pericolosi], ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] . 158-195.
29 C. Sardi, Vita lucchese nel Settecento, Lucca 1968, p. 106.
30 F. Agostini, La riforma napoleonica della Chiesa nella repubblica e nel regnod’Italia. 1802-1814, Vicenza 1990; G. Battelli, Clero secolare e società italiana tra decennio ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] gli accordi di Plombières del 1858 tra Cavour e Napoleone III delineavano una prospettiva di rafforzamento dei Savoia, il 9 ottobre Roma e le sue province furono annesse al Regnod’Italia.
Il governo promosse quindi un disegno di legge per regolare ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] di governo: a nord-est, con capitale Milano, era il Regnod’Italia, diretta trasformazione di quella Repubblica cisalpina che agli inizi del 1802 aveva mutato il nome in italiana, del quale Napoleone stesso cingerà la corona; a sud egli confermava il ...
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Venezia e il suo passato. Storie miti «fole
Mario Infelise
«Venezia dopo Roma è la città più italiana della patria nostra, anzi in alcune parti della sua storia e ne’ suoi multiformi ordinamenti politici [...] i territori veneti entrarono a far parte del Regnod’Italia, Venezia faticò a divenire punto di riferimento uomo del suo tempo: fervido ammiratore e leale collaboratore di Napoleone, fu tra i responsabili dell’organizzazione della sua macchina ...
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L’amministrazione centrale
Guido Melis
Torino, 4 aprile 1863. Al centralissimo teatro Alfieri va in scena per la prima volta una commedia in dialetto piemontese di Vittorio Bersezio. È un testo che [...] come avveniva, ad esempio, nella Francia di Napoleone III e poi in quella della Terza Repubblica Governi, alte cariche dello Stato, alti magistrati e prefetti del Regnod’Italia, Ministero per i Beni culturali e ambientali, Pubblicazione degli Archivi ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regnod’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] la Francia) o del suo tiranno e dei suoi complici (Napoleone e i suoi sostenitori locali). In alcuni casi questa reazione cittadinanza, ci sarà invece, ovviamente, per il neonato Regnod’Italia. Ed è importante osservare come le norme adottate dal ...
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L’università
Ilaria Porciani
Mauro Moretti
Lo Stato raccolse la scienza, i suoi strumenti e i suoi cultori, come il primo capitale civile, derivando da questo tesoro la educazione e la istruzione dei [...] , e la riaperta Scuola Normale di Pisa, di origine napoleonica. Era stata creata anche una qualche uniformità all’interno di sedi universitarie nel passaggio dagli antichi Stati al Regnod’Italia. A questo proposito si pensi alla drastica azione ...
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italico
itàlico agg. [dal lat. Italĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Italia antica: la civiltà i.; popoli i. o, come s. m., gli Italici, le antiche popolazioni dell’Italia centro-merid. di tradizione linguistica indoeuropea, eccettuati gli abitanti...
intendente
intendènte s. m. [dal fr. intendant, der. del lat. intendĕre «attendere a qualche cosa, curare», sul modello del lat. mediev. superintendens «sovrintendente»]. – In senso generico, chi è preposto all’amministrazione di beni, o è...