PASINI, Valentino
Cesare Saluzzo
PASINI, Valentino. – Nacque a Schio (Vicenza) il 23 settembre 1806 da Eleonoro e Luigia Berti.
Fra il 1817 e il 1819, il padre, artigiano tintore, rilevò in società [...] nel 1851 a Torino.
In Piemonte riprese gli studi giovanili sugli effetti del governo austriaco. Nella memoria Sull’amministrazione specialmente finanziaria dell’Austria nel Regno lombardo-veneto avanti la rivoluzione del 1848, pubblicata per la prima ...
Leggi Tutto
servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] metà del secolo si accentuò la tendenza verso gli eserciti statali permanenti, a base di professionisti.
Nel 18° sec. (in Piemonte e suo carattere professionistico. La riforma del 1854, estesa nel 1861 a tutto il regno d’Italia, contaminò il sistema ...
Leggi Tutto
Ampio tratto di terreno, generalmente boscoso e spesso recintato, destinato a usi particolari, oppure terreno di una certa estensione piantato ad alberi ornamentali, con vaste zone a prato o a giardino, [...] definizione. Il Regno Unito nel 1951 creava 10 riserve naturali occupanti l’8% del territorio nazionale, i p. storici, i primi a essere stati istituiti: P. del Gran Paradiso (Valle d’Aosta, Piemonte, 1922), P. d’Abruzzo (1923, dal 2001 P. d’Abruzzo ...
Leggi Tutto
MIGRATORIE, CORRENTI (XXIII, p. 249)
Anna Maria Ratti
Migrazioni internazionali (p. 250). - I problemi relativi alle migrazioni internazionali non sono in complesso mutati negli ultimi anni. Va tenuta [...] dal Piemonte (Vercelli), cui seguono Sicilia e Lombardia.
Per quel che riguarda poi in particolare le migrazioni a carattere permanente, va ricordato come dall'inizio della sua attività alla fine del 1937 il Commissariato abbia sistemato nel regno e ...
Leggi Tutto
Meridionale, questione
Francesco Barbagallo
Il Mezzogiorno prima dell'unità italiana
La questione meridionale si pone come problema fondamentale non appena si costituisce in unità lo Stato italiano, [...] ,5 ducati rispetto ai 9 dell'arretrato Stato pontificio e ai 40 delRegno di Sardegna (v. Graziani, 1960). Non meno grave era l 90% della popolazione, mentre in Piemonte e in Lombardia l'indice, pur elevato, era del 54%.
Con l'unificazione nazionale l ...
Leggi Tutto
CHIGI, Agostino
Francesco Dante
Nacque a Siena da Mariano e Caterina Baldi nel 1465 circa (Croce indica il 1º dic. 1466).
I Chigi, antica famiglia senese di mercanti, acquistarono il titolo di nobili [...] . Il trasporto in Inghilterra sarebbe stato effettuato a mezzo di navi delRegno al costo di 1.000 marchi l'anno. La tassa di Alfonso d'Este, duca di Ferrara e pericoloso concorrente in Piemonte e Lombardia al sale pontificio di Cervia, di cui il ...
Leggi Tutto
ESTERLE, Carlo
Claudio Pavese
Nacque a Trento il 1° nov. 185 3 da Carlo e da Maria Rizzi. Il padre, medico e docente di ostetricia, fu, nel 1848, delegato tirolese all'Assemblea costituente di Francoforte, [...] la realizzazione del programma di espansione della società nella Lombardia occidentale e nel Piemonte orientale, tracciato , Relazioni e assemblee, Milano ad annos; Atti parlam. Senato delRegno, Discussioni, leg. XXIV, sessione 1913-1919, pp. 1193, ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Società civile
Luigino Bruni
I mercanti e il monastero
È ormai un dato storiografico consolidato considerare l’Italia, nell’arco temporale che va dal Medioevo alla modernità, il principale (sebbene [...] nacque la società civile che è stata, ed è, il regno della convivialità delle differenze.
La società civile dei mestieri
La (nel Centro Italia) e dei principi del Centro-Nord (Toscana, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna ecc.) grazie ai contratti ...
Leggi Tutto
BROGGIA, Carlo Antonio
Luigi De Rosa
Nato a Napoli nel 1698 da agiata famiglia e rimasto orfano a diciassette anni, si trasferì a Venezia presso uno zio parroco, da cui fu avviato alla pratica commerciale. [...] del Broggia. I maggiori consensi, infatti, gli vennero non dai conterranei, ma dall'estero; e soprattutto dal Milanese, dal Piemonte però, solo nel 1806 con la conquista francese delRegno.
Questa svolta radicale del B., e il fatto non è senza legami ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giovanni Battista Vasco
Claudia Sunna
Giovanni Battista Vasco appartiene a pieno titolo al gruppo di intellettuali piemontesi e lombardi che animano la diffusione delle idee illuministiche nella seconda [...] sabauda che si distingue nel servizio all’amministrazione delRegno. Nello stesso anno di nascita di Giovanni Battista analisi costi-benefici per stimare quali benefici derivino al Piemonte dalla produzione di questo settore rispetto ai costi di ...
Leggi Tutto
suddito
sùddito agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. subdĭtus, part. pass. di subdĕre «sottomettere, assoggettare», comp. di sub- e dare «dare»]. – 1. agg., letter. Sottoposto a un’autorità sovrana: la regina Cui questo regno è s. e devoto (Dante)....
spiemontizzare
spiemontiżżare v. tr. [der. di Piemonte, col pref. s- (nel sign. 4)]. – Far divenire non piemontese, meno piemontese (con riferimento, in passato, alle condizioni politico-amministrative del regno d’Italia subito dopo l’unità):...