Vescovi/4: i fari dell'episcopato
Nicla Buonasorte
Dall’Unità d’Italia all’unità della Chiesa italiana (1861-1952)
All’indomani della proclamazione del Regno d’Italia, tra i nuovi regnicoli vi erano [...] . Divennero concittadini il vescovo di Napoli, capitale del RegnodelleDueSicilie, e quello di Milano, fino a poco prima suddito dell’Impero asburgico, insieme al vescovo di Torino, capitale del nuovo Regno sabaudo, a quello di Firenze e a quello ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] uno Stato estero facilmente raggiungibile e relativamente vicino come nel 1849 era stato per Pio IX il RegnodelleDueSicilie. Inoltre, nella Roma del 1870, accerchiata da una penisola ormai completamente unificata, la fuga avrebbe dovuto svolgersi ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] e governi, in un regime di giurisdizionalismo confessionale. Questo si manifesta nel Concordato del 1818 con il RegnodelledueSicilie, da cui Pio VII ottiene, con limiti, la restituzione dei beni non alienati, una dotazione immobiliare per ...
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La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] toscano, riducevano le risorse destinate alle attività scientifiche. Quanto al RegnodelleDueSicilie, la persecuzione dell’intellighenzia liberale e l’ormai cronica debolezza delle istituzioni aggravarono la situazione degli studi insieme a quella ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] del 1822, «Analisi storica», 3/IV, 1985, pp. 65-81; V. De Vitiis, Chiese ricettizie e organizzazione ecclesiastica nel RegnodelleDueSicilie dal Concordato del 1818 all’Unità, in Per la storia sociale e religiosa del Mezzogiorno d’Italia, a cura di ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] la Liguria, il secondo fondò, nel 1816, il RegnodelleDueSicilie, come conseguenza della sua decisione di unire l’isola al regno meridionale.
Quest’ultima concessione nasceva dalla volontà delle grandi potenze di spegnere anche l’ultima esperienza ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] vuoi per dimensioni ridotte (il Granducato di Toscana), vuoi per insipienza dei sovrani e dei gruppi al potere (il RegnodelleDueSicilie, lo Stato pontificio), all’interno di un’evoluzione storica in corso che andava verso il superamento di vecchie ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] Parma – furono pochissimi i funzionari che passarono nella nuova amministrazione unitaria – mentre non bisogna dimenticare che il RegnodelleDueSicilie aveva strutture e apparati di un grande Stato, con una propria tradizione diplomatica e una non ...
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L’amministrazione centrale
Guido Melis
Torino, 4 aprile 1863. Al centralissimo teatro Alfieri va in scena per la prima volta una commedia in dialetto piemontese di Vittorio Bersezio. È un testo che [...] legge. È quanto avrebbe eccepito con indignazione Giuseppe Giannelli, napoletano, già funzionario del RegnodelleDueSicilie, ma passato dopo il 1860 con entusiasmo patriottico a servire l’Italia, autore sotto lo pseudonimo di «Joseph pro domo sua ...
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L'Italia di Trento, l'Italia senza Trento
Vincenzo Lavenia
Illiade per le cose di Germania, Italiade
A più di cento anni dalla chiusura del concilio, la città di Trento meritò una descrizione a stampa [...] base dei confini politici fu necessario attendere la stagione del giurisdizionalismo e il tardo Concordato del 1818 con il RegnodelledueSicilie. Nel 1743 le diocesi del Sud peninsulare erano ancora 131, poi scesero a 78. Le loro dimensioni erano ...
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intendente
intendènte s. m. [dal fr. intendant, der. del lat. intendĕre «attendere a qualche cosa, curare», sul modello del lat. mediev. superintendens «sovrintendente»]. – In senso generico, chi è preposto all’amministrazione di beni, o è...
murattismo
s. m. – Movimento che, dopo l’avvento in Francia di Luigi Napoleone (1851), caldeggiò, nella speranza di un suo appoggio alla lotta antiborbonica, la restaurazione della dinastia dei Murat ‹mürà› nel regno delle Due Sicilie, nella...