SEICELLE
(XXXI, p. 310; App. III, II, p. 692)
Nel 1991 la popolazione, formata per i nove decimi da creoli francesi con minoranze di negri, Indiani e Malesi, era di 68.000 abitanti. Essa ha registrato [...] la maggioranza dei quali proveniente dall'Europa occidentale, in particolare dal Regno Unito, dalla Francia e dall'Itali
Storia. - Dopo lunghe 'ispirazione socialista, diede vita a uno stato a partico unico. Nel giugno 1979 le elezioni legislative e ...
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Marco Aurelio
Tommaso Gnoli
L’imperatore filosofo
Marco Aurelio fu un imperatore colto e raffinato, educato secondo i principi della filosofia stoica che insegnava ai suoi adepti un fortissimo senso [...] figlia di Antonino Pio.
Durante tutto il suo lungo regno Marco Aurelio fu duramente impegnato contro le popolazioni germaniche, ma In questi anni, nonostante il crescente attivismo dell’Impero partico, Roma non solo non subì invasioni o sconfitte in ...
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Principe partico (m. 38 a. C.), figlio di Orode II. Aiutò Labieno nell'ultimo tentativo delle forze repubblicane in Oriente dopo Filippi, invadendo con un forte esercito la Siria, la Fenicia e la Palestina. [...] Cadde in battaglia contro Ventidio Basso nella Siria settentrionale. Il nome di P. fu anche portato da un Arsacide, che regnò, con varie interruzioni, tra il 78 e il 116 d. C. ...
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MARGIANA
Bruno Genito
(App. I, p. 821).
La M., dal nome antico-persiano Margus, costituisce, in senso stretto, la regione del delta endoreico del fiume Murghab che scorre oggi nella repubblica del Turkmenistan. [...] a quell'epoca la costituzione della provincia di M., sul confine nord-orientale del regno di Antioco che sarà successivamente dell'impero partico; il controllo di quella frontiera fu particolarmente importante se essa sarà salvaguardata dal famoso ...
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PARTIA
Antonio Invernizzi
La P. è una regione storica non vasta ma di grande importanza, che divenne il nucleo originario dello stato degli Arsacidi, e dalla quale i Romani trassero la denominazione [...] e Dahi, che qui giunsero a stanziarsi e, mescolatisi alla popolazione partica locale, conquistarono verso la metà del 3° secolo a.C. di Arsace. In P. gli Arsacidi fondarono un piccolo regno con Nisa per capitale. Riuscirono a conservarlo malgrado i ...
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La politica con i sasanidi
Conflitti, diplomazia e nuove problematiche religiose
Andrea Piras
I primi tre decenni del IV secolo sono un periodo abbastanza tranquillo per quel che concerne il rapporto [...] parte del limes. In alcuni casi, come durante il regno di Narseh, sono preservati dallo zelo repressivo e persecutorio che tardoantico, a cura di G. Traina, Roma 2010, pp. 289-359, in partic. 305-316.
2 Iscrizione di Narseh a Paikuli, § 91, in H. ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I barbari
Alessandra Melucco Vaccaro
I barbari
Il termine deriva dal greco βάρβαρος (“straniero”); analogamente al [...] cui Augusto costruisce la sua immagine del potere: le imprese partiche vengono presentate, soprattutto nei monumenti eretti in Grecia, come lotte Goti di Teodorico e dell’invasione longobarda. Il regno di Teodorico (493-526), basato sulla separazione ...
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parti
Antica popolazione iranica, forse di origine scitica, stanziata nel Khorasan (Iran nordorientale). Tra il 7° e il 4° sec. a.C. figurano come tributari prima dei medi, poi degli achemenidi. Caduto [...] Armenia, Assiria e Mesopotamia, create allora nel territorio partico, furono poco dopo abbandonate dai romani. Le campagne non seguì mai un controllo effettivo del territorio. La fine del regno dei p. si ebbe nel 224, con la ribellione del nobile ...
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Artabano (partico Ardawan)
Artabano
(partico Ardawan) Nome di alcuni re della dinastia degli Arsacidi.
A. I (214-196 a.C.) combatté i Seleucidi con varia fortuna e forse stipulò con essi un trattato [...] contro la popolazione centroasiatica degli yuezhi, che avevano invaso la Battriana.
A. III (10-40 d.C.) ebbe regno travagliato da contese dinastiche con il pretendente Tiridate III.
A. IV regnò forse con Pacoro, tra l’81 e il 93 d.C.
A. V (m. 224 d.C ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....