PROSPETTIVA
G. Federici Vescovini
Il termine p. ebbe nella tradizione medievale un significato particolare. Tale termine non riguardava le tecniche particolari di rappresentazione pittorica sul piano [...] e 15°, contribuì alla nascita dell'ottica moderna di Newton e diCartesio da un lato e alla scoperta della perspectiva di teorizzazione della perspectiva artificialis fu in grado di procedere nella direzione di ridurre la diminutio a una regoladi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo scetticismo moderno ha caratteri diversi da quello antico, anche se trae impulso dalla [...] pensato in sede teorica, ma non vissuto come regoladi comportamento.
Il pirronismo, peraltro, non è l’unica Bayle sono innanzitutto Cartesio e i cartesiani, di cui viene contestato il criterio dell’evidenza intellettuale come strumento di accesso a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Kant si pone come cerniera tra due secoli, non solo nel senso che cerca [...] la nostra esperienza interna (quella che permetteva a Cartesiodi trovare come unica verità inconfutabile l’atto del si sentono legate a una particolare regoladi conoscenza (§9): nel fiore avverto una sorta di finalità come se ogni sua parte ...
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matematica
matematica termine che deriva dal greco mathematiché (sottinteso téchne, dove máthema significa conoscenza, sapere) e dal corrispondente sostantivo neutro plurale latino mathematica (le cose [...] Aryabhata: è una breve opera in versi che espone molte regoledi calcolo, senza darne alcuna giustificazione, e in cui non e Leibniz, dall’invenzione della → geometria analitica per opera diCartesio e P. de Fermat, e dall’aprirsi della matematica a ...
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ALFONSO MARIA de Liguori, santo
Giuseppe Cacciatore
Nacque a Marianella, presso Napoli, in una villa di famiglia, il 27 sett. 1696, da don Giuseppe e donna Anna Cavalieri dei marchesi d'Avenia. Il padre [...] diCartesio e Gassendi, ricostruivano le vicende della legislazione giudicandola "in base alla vita e al-l'anima di chi è condotto a respingere la probabilità isolata come regola universale di condotta, perché essa, almeno nei gradi inferiori ...
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WIDMAR, Bruno
di Pietro Console
Nacque a Trieste il 6 luglio 1913, da Ettore, e Carmela Marich.
IL PERIODO TORINESE: GLI STUDI, LA LOTTA ANTIFASCISTA E I PRIMI SCRITTI
Dopo aver conseguito, nel 1934, il [...] regola le norme della convivenza civile. Al lettore, inoltre, consente anche di cogliere un altro aspetto fondamentale della riflessione filosofica di principi di filosofia diCartesio e L’Appendice. È facile comprendere come la lettura di Spinoza ...
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GUGLIELMINI, Domenico
Anna Rita Capoccia
Nacque a Bologna, da Giulio e da Gentile Neri, il 27 sett. 1655. A Bologna studiò matematica con G. Montanari e medicina con M. Malpighi: dal primo fu introdotto [...] si richiamò alla tradizione emiliana degli studi di idraulica, di idrometria e regolazione delle acque - rappresentata, tra gli di professore di matematica - fu il primo a spiegare, a Bologna, i principî della geometria analitica diCartesio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Spinoza elabora un sistema panteistico fondato sul concetto dell’assoluta necessità. [...] che gli pone il razionalismo diCartesio.
Discendente da una famiglia di ebrei sefarditi (che erano stati conoscenza vera della realtà se riesce a comprendere la necessità che regola e dirige la vita stessa dell’unica sostanza universale.
Siccome però ...
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equazione algebrica
equazione algebrica equazione che, eventualmente dopo opportune trasformazioni che utilizzano le proprietà dei numeri reali, assume forma polinomiale, cioè del tipo p(x1, …, xn) = [...] il loro calcolo esplicito, come per esempio l’esistenza di radici reali (→ Cartesio, regoladi; → Sturm, teorema di) o l’esistenza di sole radici con parte reale negativa (→ Routh-Hurwitz, teorema di). Un’equazione algebrica in una o più variabili si ...
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algebra
algebra ramo della matematica che studia il calcolo numerico generalizzandone le operazioni mediante l’introduzione delle lettere dell’alfabeto a rappresentare i numeri. Un’altra caratteristica [...] le formule risolutive per le equazioni di terzo e quarto grado e Cartesio opera con sicurezza anche con i numeri negativi, formulando la regola dei segni, che permette di determinare il segno delle soluzioni di un’equazione polinomiale sulla base dei ...
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permanenza
permanènza s. f. [der. di permanere]. – 1. L’esser permanente, il persistere nel tempo (riferito a cose, è l’opposto di provvisorietà o temporaneità): la p. della febbre, della nuvolosità, ecc., il perdurare della febbre, della...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...