Scrittore italiano (Firenze 1881 - ivi 1956). P. fu parte viva del movimento letterario, filosofico e politico, che ai primi del Novecento promosse da Firenze lo svecchiamento della cultura e della vita [...] e di artisti.
Opere
Studioso di filosofia e di religione, critico e polemista, narratore e poeta, la costante sulla giovane letteratura d'allora). E quando P. si convertì alla fede cattolica (e il primo frutto fu la Storia di Cristo, 1921, che ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] librario il v. è la pagina segnata con un numero pari (nelle arti grafiche volta, in opposizione a bianca).
Religione
Nella liturgia cattolica, v. (o versetto), il breve inciso, cui segue una risposta ugualmente breve, che si canta o si recita in ...
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Statista, poeta e filosofo inglese (Eyton-on-Severn 1583 - Londra 1648). Volontario nell'esercito del principe d'Orange (1614), ambasciatore a Parigi (1619) , diede importanti contributi alla storia del [...] , legata all'immortalità dell'anima. Tali verità costituiscono il comune patrimonio di quella religione naturale o cattolica (cioè universale) di cui le religioni storiche sono diverse e progressive realizzazioni. Per questo aspetto del suo pensiero ...
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Scrittore e studioso tedesco (Coblenza 1776 - Monaco 1848). Intellettuale inquieto ed eclettico, fu uno degli esponenti di maggior spicco del giornalismo cattolico. Dopo una fase iniziale di salda adesione [...] al movimento romantico, da cui mutuò un profondo interesse per la religione, i miti e l'antica poesia tedesca, la cui vasta eco a livello scientifico gli studi nella Germania cattolica, pubblicando, fra l'altro, un Literaturwissenschaftliches ...
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Letteratura
Discorso di tono solenne, tenuto in pubblico o in un’adunanza, oppure scritto a tale scopo, anche come esercitazione retorica; soprattutto con riferimento all’epoca classica.
L’o. nell’antichità [...] , che costituì per secoli il modello e l’oggetto di analisi principale.
Religione
Preghiera rivolta a Dio e a Gesù Cristo; ma anche alla Vergine o ai Santi. Nella teologia cattolica è «una pia elevazione della mente a Dio»: per il suo carattere ...
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Scrittore catalano (isola di Maiorca 1352 - Tunisi 1432 circa); francescano, studiò anche a Bologna e attinse largamente alla cultura italiana. Passò (1387) a Tunisi, dove si convertì all'islamismo e ricoprì [...] trad. francesi) costruita secondo gli schemi di un antico apologo arabo; in arabo, un'apologia della religione musulmana nei riguardi di quella cattolica Tuḥfat al-arīb fēradd ῾alā ahl as-Ṣalīb ("Dono del dotto a confutazione dei seguaci della croce ...
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Scrittore e saggista italiano (n. Roma 1966). Dopo essersi laureato in Giurisprudenza presso l'Università La Sapienza di Roma e aver conseguito la laurea in Scienze Religiose presso la Pontificia Università [...] un Istituto bancario e dal 2000 è stato docente di religione. Ha tenuto seminari su cristianesimo e letteratura presso le e Il Foglio, e ha scritto recensioni per La Civiltà Cattolica e saggi, tra gli ultimi: Benedetta umiltà. Le virtù semplici ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] e degli schemi precostituiti, vedeva in conflitto la tesi cattolica della continuità rispetto al Medioevo (sostenuta da G. Toffanin la nuova filosofia, la scienza copernicana, la religione controriformista, si è ottenuta una fenomenologia più libera ...
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VÖRÖSMARTY, Mihály
Enrico Várady
Poeta ungherese, nato il 1° dicembre 1800 a Puszta-Nyék, nel comitato di Fehér, morto a Pest il 17 novembre 1855. Il padre, che discendeva di nobile famiglia cattolica, [...] attivo, pronto al sacrificio, ma il suo non era un nazionalismo né egoista, né xenofobo: si basava su ideali umani universali. "La religione più santa è la patria e l'umanità". La voce del dubbio e la paura della morte si mescolano spesso al suo amor ...
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PASOLINI, Pier Paolo
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Bologna il 5 marzo 1922; ha vissuto in varie regioni d'Italia; fra l'altro, dal 1943 al 1949, nel paese materno di Casarsa (Friuli); laureato in [...] componimenti in lingua: in qualche poemetto di Le ceneri di Gramsci (Milano 1957), di L'usignolo della chiesa cattolica (ivi 1958), e di La religione del mio tempo (ivi 1961), dove quel narcisiaco amore di sé, che caratterizza le sue poesie giovanili ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...