. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] europea. Con il suo raccostamento d'arte e religione, il Gentile era venuto a spostare l'interesse dirsi scontata la polemica dei patrocinatori d'una restaurazione classica e cattolica (Maurras, Massis, Maritain, ecc.) contro i puri sensibilisti ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] Il suo metodo, nel connettere la produzione artistica alle cause spirituali, alla nuova filosofia, alla religione della Riforma cattolica, alla scienza copernicana, ha delineato una fenomenologia più libera e spregiudicata che discuteva della lirica ...
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VERLAINE, Paul
Sergio Solmi
Poeta francese, nato a Metz il 30 marzo 1844, morto a Parigi il 7 gennaio 1896. Nel 1851 entrò in collegio a Parigi, compiendo gli studî al liceo Bonaparte. La vocazione [...] dalle autorità belghe (1873). In carcere V. si converte alla religione, scrive le migliori poesie di Sagesse e di Amour, fa gioventù. Né al secondo libro aveva giovato l'etichetta cattolica: gli spiriti ortodossi guardarono infatti sempre con un certo ...
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WAUGH, Evelyn
Salvatore Rosati
Scrittore inglese, nato nel 1903. Educato a Oxford, figlio di un erudito e scrittore, i suoi primi contatti spirituali furono con l'Ottocento. Nel 1926, quando i contemporanei [...] 1945, in cui i componenti di una famiglia aristocratica inglese di educazione cattolica, sebbene tutti variamente traviati e in contrasto con la morale della loro religione, non sono definitivamente fuori di ogni possibilità di salvezza.
Imbevuto di ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] e "de la nostra vita", e definendo la sua dottrina "quasi cattolica opinione", si può affermare che Aristotele fu per l'A. nella sistemi di filosofia spiritualistica e le più alte religioni storicamente costituite, e che trascende i termini ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...]
Se i Doveri degli uomini del Pellico, la Morale cattolica e una Vita di s. Giuseppe Calasanzio rappresentarono la noi, greco-latini, nobile razza ariana, dovesse esser infusa una religione semitica, a noi figli del sole, adoratori del sole e del ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] 1996, p. 110); in un articolo anonimo apparso nella «Civiltà cattolica» nel 1879 si paventa il rischio che l’istruzione desti «l’ bilingue nelle varie discipline; per esempio, nella religione, le «dimostrazioni evangeliche» erano in italiano e ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] abitava il Porto, fuggito da Modena per causa di religione nel 1558. Dopo solo sei mesi di permanenza in in Francia, fu costretto a lasciare Lione a causa della guerra tra cattolici e ugonotti e, come riformato, si rifugiò a Ginevra presso il Porto ...
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CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] subordinazione della letteratura, e della verità che le sarebbe propria, alla religione. "Amico / Io vivendo cercava il conforto per lo Monte consapevoli di chi ha scoperto che l'ortodossia cattolica ormai gli consente, non proprio paradossalmente, ...
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FOGAZZARO, Antonio
Lucia Strappini
Nacque a Vicenza il 25 marzo 1842 da Teresa Barrera e da Mariano, che esercitò su di lui un'influenza notevole e persistente, com'è documentato da alcuni personaggi [...] quanto ispirata aì sanì e nobilitanti principi della religiosità cattolica. Su questa base si costruì la sua presenza esplicitamente per allontanarsi dal tema centrale de Il santo ("La religione vi avrà parte e vi ritornerà il nome di Benedetto, ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...