Stato dell’Africa orientale. Confina a N con l’Eritrea, a E con la Somalia e la Repubblica di Gibuti, a S con il Kenya, a O con il Sud Sudan.
Il paese, tipicamente di montagna, può essere sommariamente [...] gli Aksumiti dalla penisola arabica.
In conseguenza del sorgere dell’Islam e dell’affermarsi del dominio musulmano sul Mar Rosso il E. prima della colonizzazione sudarabica doveva avere una religione simile a quella propria delle genti cuscitiche in ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] al molteplice sensibile. Si ricordano inoltre gli studi sul mito e le religioni e le analisi ermeneutiche e fenomenologiche (M. Eliade, H.G. Gadamer codificati, la croce nel cristianesimo e la mezzaluna islamica, pur di origine analoga, sono s. tutt ...
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(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] rappresenta ancora un reato punibile con tre anni di carcere.
Religione
Chiesa armena L’A. era già evangelizzata all’inizio del decisamente orientale, con proficui scambi ora con l’arte islamica, ora con modelli bizantini più antichi.
Nei sec. 19 ...
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Libro sacro dell’islam, costituito dall’insieme delle rivelazioni ricevute da Maometto, in lingua araba, per bandire la sua nuova religione e dare assetto alla società dei fedeli. Inizialmente affidate [...] l’egira (622 d.C.), dettano norme e precetti al primo nucleo della comunità musulmana, ponendo le basi della giurisprudenza islamica.
Il C., ritenuto verbo divino increato, derivato da un celeste Archetipo, inimitabile nella forma e nel contenuto e ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] , il pluralismo religioso, con un numero sempre maggiore di persone che appartengono o aderiscono a una delle grandi religioni (l'Islam e il buddhismo in particolare) oppure a uno dei nuovi culti, una vasta gamma di esperienze e formazioni religiose ...
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⟨-ʒʒ-⟩ (o Iazidi; anche Iezidi o Yezidi; arabo Yazīdī, pl. Yazīdiyyūn, nella pronuncia curda Ezidi o Izidi o Izdi; nome arabo collettivo Yazīdiyya). - Gruppo di popolazioni di stirpe e lingua curda, con [...] della Rivelazione, in redazione araba e curda. Tutta la religione ha un carattere iniziatico e mistico, di chiara impronta la setta con il califfo Yazīd. Accusati dall’ortodossia islamica di eresia, in aggiunta alla nazionalità curda, nel corso ...
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setta Associazione di persone che seguono e difendono una particolare dottrina filosofica, religiosa o politica.
Nella storia delle religioni, si indicano come s., spesso con intenti polemici, gruppi che [...] normali forme di vita della società: in questo senso ogni religione fondata ha le sue origini in una setta.
Anche i si considerano Chiese (per es., i mormoni).
Anche riguardo all’islamismo, è convenzione parlare di s.; tale uso è tuttavia improprio, ...
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Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] piante delle loro chiese, risentendo dell’influenza islamica soprattutto nella decorazione. Caratteristica costante è l’ regno visigoto preesistente all’invasione araba (8° sec.).
Religione
La liturgia mozarabica (detta anche visigotica o ispanica) ...
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mudéjar In Spagna, i musulmani rimasti fedeli alla loro religione anche dopo la riconquista cristiana.
Ai m. si deve la continuazione dell’arte ispano-araba, pur con qualche variante dovuta alla sua utilizzazione [...] gotica, che rivela i suoi artefici m. quasi solo nel materiale di costruzione, mentre il chiostro è di ispirazione islamica. Nell’architettura civile si propaga la moda dei palazzi all’andalusa; stucchi e decorazioni alleggeriscono le sale di palazzi ...
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Appartenenti alla comunità zoroastriana di Persia, emigrata in India nell’8° sec., dopo l’invasione arabo-islamica. I particolari storici di tale emigrazione sono poco noti, ma sembra attestata la loro [...] , Africa orientale), i p. hanno mantenuto il patrimonio spirituale, religioso e sociale dell’antica patria iranica.
La loro religione, il parsismo, continua la tradizione dello zoroastrismo quale fu praticato e inteso in Persia sotto i Sasanidi. I p ...
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islamico
islàmico agg. [der. di islam] (pl. m. -ci). – Dell’Islam: religione i., cultura i.; più genericam., che appartiene all’islamismo, inteso non solo come religione ma come sistema politico, sociale e culturale: popolazioni i.; il mondo...
islamismo
s. m. [der. di islam]. – La religione fondata in Arabia da Maometto († 632 d. C.), in cui confluiscono elementi tratti dal paganesimo arabo, dal cristianesimo e dal giudaismo, oltre che idee e norme personali di Maometto stesso:...