Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese tra 7500 e 6450 Å; è anche uno dei tre colori [...] cariche di polveri minutissime di silice ferruginosa che è appunto di color rosso. religione Simbolo della fede, della grazia e del martirio, come colore liturgico nella liturgia romana il r. è usato nella Domenica delle Palme e nel Venerdì santo ...
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Pena corporale consistente nel percuotere con il flagello.
Una f. di carattere rituale è largamente documentata nelle religioni primitive e antiche. Il significato della f. (o battitura) rituale oscilla [...] magico-fecondativa sono sembrate connettersi le f. in uso nelle feste di Attis, nel quadro della religione frigia di Cibele, fino in epoca tardo-romana. Ma proprio nell’ambito di culti asiatici similari, la f. appare profondamente inserita in un ...
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Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] visigoto preesistente all’invasione araba (8° sec.).
Religione
La liturgia mozarabica (detta anche visigotica o ispanica sec., quando Gregorio VII definitivamente le sostituì la liturgia romana, con decisione confermata dal Concilio di Burgos (1085). ...
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(lat. Ianus)
Religione
Antica divinità romana. Nominato già nel Carmen Saliare, presente nell’ordinamento religioso del calendario arcaico – in cui è eponimo di un mese (Ianuarius, gennaio) e destinatario [...] del sacrificio di un ariete il giorno 9 dello stesso mese, festa detta Agonium – è tra le divinità più antiche del culto pubblico romano. Non identificabile con divinità greche, appariva enigmatico anche ...
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silenzio Assenza di rumori, di suoni, voci e simili, come condizione che si verifica in un ambiente o caratterizza una determinata situazione, oppure il fatto di non parlare o di cessar di parlare o di [...] gamma tra il s. magico e il s. mistico. La formula romana favete linguis, che imponeva il s. ai presenti durante lo svolgimento azione sacra. Il s. mistico è noto in diverse religioni: nel brahmanesimo la forma più alta della preghiera era ...
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Medicina
In ostetricia, p. della parte inferiore del corpo fetale (podice) verso il collo dell’utero, cioè verso l’esterno. La p. più frequente del feto al momento del parto è quella verticale, con l’asse [...] nel canale del parto con una spalla (p. di spalla).
Religione
P. al Tempio di Gesù Festa liturgica (2 febbraio) che celebra Anna. Di origine orientale, la festa fu introdotta nella liturgia romana nel 7° sec. e fu caratterizzata da una processione ...
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Letteratura
Discorso di tono solenne, tenuto in pubblico o in un’adunanza, oppure scritto a tale scopo, anche come esercitazione retorica; soprattutto con riferimento all’epoca classica.
L’o. nell’antichità [...] di Temno, la civiltà greca lasciò in eredità a quella romana un tesoro di analisi, di classificazioni, di precetti relativi costituì per secoli il modello e l’oggetto di analisi principale.
Religione
Preghiera rivolta a Dio e a Gesù Cristo; ma anche ...
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vigilia religione La notte (o l’intera giornata) antecedente a una festa. Essa è dedicata a preparativi rituali (o spirituali) per la celebrazione della festa; nel primo caso, e spesso anche nel secondo, [...] chiamata v. (in greco παννυχίς) la veglia che i monaci passavano per tutta la notte in orazione salmodica. Nella liturgia romana, con le Norme generali per l’ordinamento dell’anno liturgico e del calendario (21 marzo 1969) la v., nel suo significato ...
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(gr. ἄρχων)
Religione
Nel linguaggio religioso del mondo ellenistico, essere di natura inferiore alla divina, ma superiore all’umana. Possono essere angeli che attorniano Dio o esseri ostili all’uomo [...] che dominava (sec. 5° a.C.) in Panticapeo, sul Mar Nero.
A Napoli il titolo sopravvisse sotto la dominazione romana per indicare alcuni magistrati municipali.
Durante la dominazione bizantina in Sardegna, l’a. fu il comandante militare dell’isola ...
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Divinità messe in particolare rapporto o addirittura identificate con singoli pianeti (o corpi celesti concepiti come tali). Se anche presso i popoli primitivi il Sole, la Luna e le varie costellazioni [...] elaborazione sistematica dei rapporti tra dei e corpi celesti si ha soltanto nella religione babilonese e nelle religioni che ne hanno subito l’influsso, compresa quella ellenistico-romana.
I Babilonesi conoscevano 7 pianeti (2 dei quali, Sole e Luna ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...