zoroastrismo La religione dell’Iran antico, fino all’avvento dell’islam, cioè fino alla conquista araba dell’impero persiano dei Sasanidi alla metà del 7° secolo. Prende il nome dal suo fondatore, Zaratustra, [...] nei testi medio-persiani o pahlavici, specie nel VII libro del Dēnkard, un’antologia religiosa zoroastriana del 10° sec. d.C.
La dottrina e il rito
Lo z. è una religione per molti versi legata a quella indiana dei Veda, ma con profonde e nette ...
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Saoshyant Personaggio della religionezoroastriana (➔ zoroastrismo). Nella finale redenzione cosmica, a capo delle schiere del bene, S. affronterà nella suprema battaglia quelle del male e il suo trionfo [...] segnerà il principio del rinnovamento del mondo. La sua immagine ricorda quindi il Messia ebraico e il Salvatore cristiano ...
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Dottrina che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del singolo. È una parte delle credenze coessenziale all’idea stessa della religione e questo spiega perché credenze escatologiche s’incontrino sia [...] di un piano di sostanziale svalutazione della storia, intesa come sviluppo lineare.
Strettamente legato ai principi della religionezoroastriana è l’escatologismo mazdaico, proiettato al di fuori della storia, in quanto si risolve nel giudizio finale ...
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Magia
Francesco Spagna
Il termine indica, in generale, la pratica e la forma di sapere esoterico e iniziatico che si presentano come capaci di controllare le forze della natura. La magia è stata oggetto, [...] per intervenire magicamente su quella persona (Mauss 1950). Unghie e capelli erano considerati magici anche nella religionezoroastriana e si pensava che possedessero una vitalità propria e indipendente dal corpo. Questa concezione, che derivava ...
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Sacerdoti dell’antica religione iranica. Le funzioni e la posizione originaria dei m. sono molto discusse. Secondo alcuni studiosi sarebbero stati sacerdoti dell’originaria religione politeistica nella [...] un’iniziale resistenza alla riforma zoroastriana, si sarebbero resi insostituibili anche nella nuova religione. Ad appoggiare questa teoria attribuite dalle fonti ai m., più conformi a una religione politeistica; inoltre Erodoto menziona i m. come un ...
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ZARATHUSTRA
Antonino Pagliaro
È il nome del fondatore della religione mazdaica che dall'età degli Achemenidi fino alla conquista araba fu la religione nazionale dell'Īrān (v. zoroastrismo). La forma [...] (Yasna, 46). I più avversi sono i sacerdoti della religione tradizionale (Karapan, usig) e i principi legati a quegli Dei, XXI, 14) risale a fonti che si ricollegano alla tradizione zoroastriana. Ma, per gli antichi, Z. fu soprattutto un mago, il ...
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È il fondatore della tradizione religiosa che da lui prese nome, lo zaratustrismo o zoroastrismo. Z. è considerato l'autore di un piccolo gruppo di testi, Gāthā "Canti", contenuti all'interno dello Yasna [...] opinione di gran lunga più diffusa fra gli storici delle religioni e fra gli iranisti è tuttavia a favore della tutte le cose (Yasna 44, 3-7). Caratteristica della concezione zoroastriana è la dottrina dei sei Amesha Spenta, cioè dei "Santi Immortali ...
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Appartenenti alla comunità zoroastriana di Persia, emigrata in India nell’8° sec., dopo l’invasione arabo-islamica. I particolari storici di tale emigrazione sono poco noti, ma sembra attestata la loro [...] , Africa orientale), i p. hanno mantenuto il patrimonio spirituale, religioso e sociale dell’antica patria iranica.
La loro religione, il parsismo, continua la tradizione dello zoroastrismo quale fu praticato e inteso in Persia sotto i Sasanidi. I p ...
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dakhmè ‘Torri del silenzio’, usate dai seguaci della religione di Zarathustra, e ancora oggi dalle comunità della diaspora zoroastriana nell’India (Parsi), per l’esposizione dei cadaveri che, secondo i [...] precetti più antichi dello zoroastrismo, non possono essere né inumati né cremati. Sono costruzioni in muratura, di forma cilindrica, alte 4 o 5 m; al centro hanno un pozzo e tutto intorno letti di pietra ...
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ZERVANISMO (dal pers. zervān akarana "tempo illimitato")
Antonino Pagliaro
Più che rappresentare in seno allo zoroastrismo (v.) una setta con propria dottrina e cerchia chiusa di adepti, lo zervanismo [...] di essi, la luce e le tenebre (C. Clemen, Griech. u. lat. Nachrichten über die pers. Religion, p. 131 seg.).
Nei testi medievali zoroastriani lo zervanismo appare non come una dottrina dogmatica bensì come tentativo teologico di trovare alla realtà ...
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zoroastriano
żoroastriano agg. e s. m. (f. -a) [dal nome del fondatore della religione, Zoroastro (v. zoroastrismo)]. – Dello zoroastrismo: la letteratura z.; la liturgia, l’etica zoroastriana. Come sost., seguace dello zoroastrismo.