CAPECE, Ferrante
Domenico Caccamo
Nacque a Salerno nel 1546, da Muzio, gentiluomo napoletano, e Margherita Gambacorta. In gioventù studiò retorica e filosofia, dedicandosi soprattutto al diritto civile. [...] pochi e lontani da' nostri fratelli; siamo in mezzo a una generazione prava e adultera, di costumi corrotti e d'empia religione; averno avanti gl'occhi l'essempio de molti de' nostri che ... si sono passati dai nostri avversari...", scriveva il C ...
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GIORGI, Giorgio
Carlo Bersani
Nacque a Firenze il 16 sett. 1836. Conseguita la laurea in giurisprudenza a Siena nel 1856, si dedicò all'attività forense. Nel 1864 entrò in magistratura e fu giudice [...] del culto, le chiese, ed ogni specie di comunanze attendenti a esternare il sentimento religioso: giacché la religione, oltre che al sollievo delle anime, concorre potentemente alla conservazione sociale"; come pure "funzioni o servigi sociali ...
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CAIMO, Giacomo
Gino Benzoni
Nacque a Udine, il 24 ag. 1609, da Marcantonio e Adriana Rinoldi. Compiuti i primi studi, si trasferi a Roma presso lo zio paterno Pompeo, il quale lo collocò in qualità [...] la guerra se decretata da principe supremo per "giusta causa", vale a dire la lotta "contra infideles et a vera religione devios" e, in genere, la "recta intentio" di promuovere il bene ed evitare il male. Si dilunga quindi sulla dichiarazione ...
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MICELI, Vincenzo
Francesco Di Chiara
– Nacque a Monreale di Sicilia il 7 febbr. 1733 (Zerbo, p. V) o il 18 nov. 1734 (secondo l’atto di battesimo citato in Azzaro Pulvirenti, p. 53 n.) da Pietro e da [...] tensione dell’uomo verso la felicità che si sostanzia e identifica in Dio, principio e fonte del vero e reale piacere. La religione intesa come tramite tra Dio e l’uomo è l’unica fonte del diritto naturale. La parte finale dell’opera è caratterizzata ...
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CAPONE, Gaspare
Paolo Mari
Nacque a Napoli l'11 apr. 1767, in una ricca e illustre famiglia di giuristi. Il padre Nicola lo indirizzò agli studi umanistici, che svolse sotto la guida dell'abate Foti; [...] istanze più mature della classe borghese. Egli conclude la sua opera affermando che la società civile si fonda sulla religione e sulle leggi, e queste ultime, qualora non raggiungessero altro scopo che quello di imprimere nelle coscienze "il rispetto ...
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CAIMI (Caimus, Cajmo), Gerolamo
Enrico Stumpo
Nacque a Milano nel 1558da Bartolomeo II e da Margherita d'Adda.
Di nobile e ricca famiglia, feudataria di Appiano, assai influente nell'ambito cittadino [...] … dal 1500 al 1796, Milano 1806, pp. 223, 236 s.; V. Forcella, Iscrizioni delle chiese… di Milano…, I, Milano 1889, p. 114; M. Bendiscioli, Politica, amministrazione e religione nell'età dei Borromei, in Storia di Milano, X, Milano 1957, p. 100. ...
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Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...]
La concezione di un g. universale dell’umanità da parte di una divinità suprema appartiene alle religioni monoteistiche in quanto solo queste, storicamente, conoscono sia un rapporto etico tra uomo e divinità sia un’esperienza del tempo come ...
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Diritto
Organo a titolarità politica, chiamato a rispondere in Parlamento dell’andamento complessivo della propria organizzazione ministeriale e dei singoli atti che da essa promanano (art. 95, 2° co., [...] , di istituire con proprio decreto altre unità organizzative per l’esercizio dei compiti dalla legge espressamente previsti.
Religione
Persona che nella celebrazione liturgica compie un ufficio che gli è proprio per l’ordine sacro ricevuto, come ...
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segreto Ciò che uno nasconde dentro di sé e non rivela (tranne singole e determinate eccezioni) a nessuno.
Diritto
Il s. è in varie occasioni oggetto di regolamentazione giuridica. L’esigenza è da una [...] ad acquisire informazioni e solo il cliente, detentore del s. bancario, può liberare la banca dal dovere di riserbo.
Religione
S. sacramentale L’obbligo assoluto (detto anche sigillo) di astenersi dal rivelare ciò che il penitente ha detto in ordine ...
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traslazione Trasferimento da un luogo a un altro e raramente da un tempo a un altro.
Trasferimento del procedimento da un ufficio giudiziario a un altro a seguito di un provvedimento del giudice preventivamente adito che declini la competenza, dell’accoglimento di un’eccezione di difetto di giurisdizione ai sensi dell’art. 37 (purché non ci sia un difetto assoluto di giurisdizione, ovvero non si tratti ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...