Sergio Lariccia
Abstract
Viene esaminato il significato del principio di laicità dello Stato, con particolare riferimento alla rilevanza che tale principio ha assunto nell’ordinamento italiano, [...] l’ordine civile e l’ordine religioso (art. 7, co. 1, Cost.), il riconoscimento delle libertà, individuali e collettive, di religione e verso la religione (art. 8, 17, 18, 19, 20, 21, 33 e 38 Cost.); una riforma idonea cioè ad inserire stabilmente ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] sia il cor mio, et la pace et concordia che vorrei vedere non solo in Europa, ma in tutto il mondo ad honore della religione et salute nostra; ma la botega et mercantia che molti fanno sotto questi pretesti et la mala vita loro, che ogni dì vo più ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] e Lárissa, le sole altre città che superino i 100.000 ab., hanno visto crescere le rispettive aree urbane.
La religione praticata dalla grande maggioranza è la greco-ortodossa (91,8%).
L’economia greca, tradizionalmente povera e dotata, in generale ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] apostoli rivendicarono a sé il potere temporale; essi si riservarono il compito di insegnare e diffondere la fede. Se, dunque, la religione non è tra quelle cose che si amministrano con le leggi civili, è chiaro che la Chiesa non è res publica, né ...
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In generale, la manifestazione del sentimento con cui l’uomo, riconoscendo l’eccellenza di un altro essere, lo onora. Si distingue in c. profano e c. religioso. Quest’ultimo è il più comune e include le [...] il c., purché non si tratti di riti contrari al buon costume». Inoltre «il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di c. di una associazione o di una istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali ...
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silenzio Assenza di rumori, di suoni, voci e simili, come condizione che si verifica in un ambiente o caratterizza una determinata situazione, oppure il fatto di non parlare o di cessar di parlare o di [...] lo svolgimento del rito, mirava soprattutto a evitare la profanazione dell’azione sacra. Il s. mistico è noto in diverse religioni: nel brahmanesimo la forma più alta della preghiera era considerata il s.; nell’ebraismo antico di fronte alla presenza ...
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PACE (Pacius), Gillio
Pietro Vaccari
Giureconsulto, filologo, filosofo, nato nel 1550 a Vicenza e morto a Valenza nel 1635. Scolaro a Padova di reputati maestri, tra i quali il Menochio e il Panciroli, [...] si trasferì, come seguace della religione riformata, a Ginevra; fu poi insegnante di diritto a Heidelberg dove pronunciò il 30 agosto 1585 una prolusione De iuris civilis difficultate ac docendi methodo, assai notevole per la storia della ...
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Frate domenicano e avventuriero (n. Piazzano, Monferrato, 1743 - m. dopo il 1798); frate nel convento di Ravenna, inviato come missionario in Oriente (1769), rivelò assai presto il suo temperamento di [...] avventuriero geniale. Fondata nel 1784 ad ῾Amādīyah (Iraq) una nuova religione, misto di cristianesimo e d'islamismo, alla testa di 80.000 settarî, col nome di profeta Manṣū'r (Vittorioso), conquistò l'Armenia, il Kurdistan, la Georgia e la Circassia ...
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Giureconsulto e scrittore (Château-Letard, Ille-et-Vilaine, 1520 circa - Rennes 1591). Gentiluomo brettone, studiò legge ed esercitò l'avvocatura. Nel 1571 fu nominato consigliere al parlamento di Rennes, [...] carica che gli fu tolta e poi restituita durante le guerre di religione. Deve la fama ai suoi racconti faceti che, pur derivando motivi e tecnica da Rabelais, presentano caratteri originali. Nei Propos rustiques (1547; edizione definitiva nel 1573), ...
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Diritti che spettano alla persona in quanto essere umano, non dipendenti da una concessione dello Stato. Tali diritti possono essere riportati alla tutela della vita umana sotto ogni forma (contro l'uccisione, [...] , di opinioni); all'eguaglianza di tutti (contro le discriminazioni di razza, sesso, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni sociali); alla tutela dei diritti politici (partecipazione effettiva degli individui al governo del proprio ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...