Filosofo francese (Parigi 1867 - Fontenay-aux-Roses 1956). Ha avversato ogni forma di misticismo, intuizionismo, romanticismo, sia nel campo della filosofia (Le bergsonisme, 1912), sia nel campo della [...] fini pratici: artisti, scienziati, filosofi) che tradirebbero la loro vocazione per le ricerche spirituali disinteressate, la loro religione della verità pura, partecipando alle passioni politiche e sociali (La trahison des clercs, 1927, trad. it ...
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CESCIA, Giovanni
Sergio Chiogna
Nato a Trieste il 7 genn. 1858, compì gli studi secondari nella città natale e frequentò quindi le università di Vienna e di Graz. Nel 1878, contrario all'occupazione [...] "questione sociale" si sarebbero risolti per il C. solo se una riforma religiosa, la creazione di una laica "religione civile" rousseauiana, avesse spezzato le catene con cui le miopi classi dirigenti impedivano l'accesso delle classi popolari alla ...
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Comenio, Giovanni
Emilio Lastrucci
Uno dei padri della didattica moderna
Di origine ceca, Comenio visse tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento, in un periodo in cui l'Europa fu afflitta [...] introdusse fondamentali innovazioni nei metodi di insegnamento, gettando le basi della didattica moderna
L'esperienza delle guerre di religione
Comenio (forma italianizzata di Jan Amos Komenský) nacque nel 1592 in un villaggio della Moravia da una ...
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ascetismo
Emanuela Prinzivalli
Purificazione interiore e distacco dal mondo
L'ascetismo è una delle pratiche spirituali attraverso cui gli uomini tentano di migliorare sé stessi e, se sono credenti, [...] non va confuso con l'astinenza alimentare o sessuale, che faceva parte di una corretta pratica rituale ed era praticata nella religione greca, in quella romana e nei culti orientali. Alla radice della parola c'è il termine greco àskesis che significa ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] conquista ottomana
Gli A. come nazione entrano nella storia nei primi decenni del 7° sec. con Maometto, fondatore di una religione universalistica, l’islamismo, le cui sorti in un primo tempo si identificano però con la nazione araba (per le vicende ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] ricerca del come, all’assoluto subentra il relativo. Il nuovo mondo comtiano realizza l’imperativo dell’altruismo ed è aperto a una religione il cui dio è l’Umanità e che non lascia alcun posto al trascendente.
I maggiori esponenti
Con J.S. Mill il ...
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Filosofo (La Brède, Bordeaux, 1689 - Parigi 1755). Studiò presso gli oratoriani e si laureò in giurisprudenza a Bordeaux. Consigliere del parlamento di Bordeaux, nel 1716, dopo la morte di uno zio da cui [...] generale" di un popolo. "Molte cose - egli scriveva più tardi nell'Esprit des lois - guidano gli uomini: il clima, la religione, le leggi, le massime di governo, le tradizioni, i costumi, le usanze: donde si forma uno spirito generale, che ne è ...
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Filosofo e teologo (Breslavia 1768 - Berlino 1834); formatosi in ambiente pietistico, attraversò una fase illuministica quando nel 1787 s'iscrisse all'univ. di Halle per studiarvi teologia. Dopo essere [...] sia la concezione positiva e storica della rivelazione, sia la sua fondazione a opera della teologia razionale, e poneva al centro della religione la fantasia come ciò che vi è di più alto e di più originario nell'uomo. Sviluppando un tipico tema del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Fausto Socini e i sociniani
Mario Biagioni
Nel corso del Cinquecento le controversie teologiche costituirono spesso il terreno di incontro tra le idee: un caso emblematico è quello di Fausto Socini, [...] l’incarnazione, per quanto offuscata, riusciva ancora a indicare agli uomini la via della salvezza in virtù della sola religione naturale.
Socini, che sosteneva l’umanità di Cristo, a maggior ragione negava la divinità di Adamo, ritenendolo di natura ...
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LAMBRUSCHINI, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Ultimo di dieci figli, nacque a Sestri Levante il 16 maggio 1776 da Bernardo e da Pellegrina Raggi e fu battezzato con i nomi di Emanuele Nicolò (diventerà Luigi [...] , non fecero che rinsaldare la sua mentalità nutrita degli ideali di cristianità medievale e già fermamente ancorata al dogmatismo in religione e all'assolutismo in politica.
Tale rigore piacque a Pio VII che, poco dopo il ritorno a Roma, nominò il ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...