Nazionalizzazione delle masse
Alberto Mario Banti
La Germania e l'idea politica di nazione
Nel 1975 G.L. Mosse, uno storico tedesco di famiglia ebraica nazionalizzato statunitense, diede alle stampe [...] di massa nel secondo dopoguerra, alcune importanti precisazioni vanno comunque proposte. La prima riguarda gli Stati Uniti, dove la religione della nazione, il culto della bandiera, nonché il rispetto per gli 'eroi' della patria, non hanno smesso di ...
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SCHÜTZ, Alfred
Sandro Bernardini
Sociologo statunitense di origine austriaca, nato a Vienna il 13 aprile 1899, morto a New York il 20 maggio 1959. Laureatosi all'università di Vienna in diritto finanziario, [...] con la sua famiglia Vienna e a raggiungere Parigi, dove si distinse per l'aiuto offerto a molti austriaci di religione ebraica che volevano abbandonare l'Austria. Nel luglio 1939 emigrò negli Stati Uniti, dove continuò il suo lavoro di consulente ...
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Tecnologia
George Bugliarello
Luciano Gallino
di George Bugliarello, Luciano Gallino
TECNOLOGIA
Tecnologia di George Bugliarello
sommario: 1. La tecnologia come fenomeno. a) Introduzione. b) L'evoluzione [...] appropria in modo simile" (v. Ellul, 1978, p. 211). Se questo è stato vero in ogni tempo nelle sfere simboliche della religione e della nazione, è meno vero per la sfera della politica, dove si elaborano, si adottano e si combattono tra loro sistemi ...
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Ruoli maschili e femminili
Birgitta Nedelmann
1. La costruzione dei ruoli di genere
I ruoli maschili e femminili sono il prodotto di processi interattivi di costruzione e di interpretazione. In questa [...] imposto alle donne in ogni epoca storica tutta una serie di divieti secondari, che sebbene varino da religione a religione e nonostante siano stati mitigati o completamente aboliti nel corso dell'evoluzione sociale, tuttavia lasciano trasparire ancor ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] il servizio di Dio nella sua forma esteriore", e di educare gli uomini alla pace e alla tranquillità (Istituzione della religione cristiana, 1536, poi più volte modificata fino al 1560, IV, 20, 2).
Come Lutero, anche Calvino teorizza i due regni ...
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Fecondità
Antonio Santini
Introduzione
Nella vita di una persona non esiste evento più ricco di significato e di implicazioni future del divenire genitore, e non esiste aspetto del comportamento individuale [...] l'evoluzione si estende anche a paesi in cui pur esistono nei confronti del controllo delle nascite freni importanti legati alla religione, alla povertà o all'isolamento; paesi molto diversi tra loro come il Messico, l'Indonesia, il Perù, il Vietnam ...
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Decorazione
Marco Bussagli
Riferito al corpo, il termine decorazione designa in senso lato l'insieme degli elementi finalizzati al suo abbellimento, compresi l'abbigliamento, la moda e la cosmesi. In [...] barba e dei baffi, del loro ruolo nella civiltà occidentale come diretto riflesso della moda, del costume, ma anche della religione. A cominciare dal precetto biblico "non raderete i vostri capelli in tondo nelle vostre tempie, né taglierete il pizzo ...
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Cultura che fiorì fra il 200 a.C. e il 1000 d.C. circa sulla costa N del Perù, nelle valli di Moche, Chicama e Virù; raggiunse la fase di massima complessità nel Periodo classico (900-1100 d.C.), al termine [...] il popolo comune, per lo più contadini, che forniva la manodopera per i grandi lavori agricoli, idrici, architettonici. La religione era centrata sul culto del Sole, della Luna e del Dio-felino, derivato da Chavin. Famosi i cosiddetti vasi-ritratto ...
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Proletariato
Massimo L. Salvadori
di Massimo L. Salvadori
Proletariato
Il significato originario
Il termine ha avuto origine in età romana. Esso indicava, nell'ambito della divisione della popolazione [...] Weber parla per un verso del proletariato moderno con l'intento di assimilarne l'atteggiamento 'razionalistico' in materia di religione, "nella forma dell'indifferenza e del ripudio", a quello della borghesia moderna; per l'altro degli "strati del ...
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Valori
Loredana Sciolla
Il concetto di valore
Il termine 'valore' è usato abitualmente nel linguaggio ordinario in due significati diversi, ma interscambiabili. In un primo significato qualsiasi cosa [...] aspetti centrali e tra loro collegati della situazione morale della modernità: l'indebolimento del tradizionale ancoraggio dei valori nella religione e l'esistenza di una molteplicità di valori tra loro in conflitto. Con la nozione di 'politeismo dei ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...