Filosofo e storico della filosofia italiano (Gagliano Castelferrato 1881 - Bologna 1965). Dopo aver insegnato nelle univ. di Firenze, Cagliari e Pisa, tenne prima la cattedra di filosofia morale e poi [...] allievo a Palermo, tende a fondare un "reale umanesimo" immanentistico, ponendo un'antinomia fra ragione umana liberatrice e religione dogmatica (Lo spirito come eticità, 1921; La personalità umana e la nuova coscienza illuministica, 1938; La libertà ...
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Filosofo italiano (n. Buronzo, Vercelli, 1944). Discepolo di L. Pareyson, ha perfezionato i suoi studi all’Università di Heidelberg, rivestendo in seguito incarichi universitari a Perugia, Torino e Firenze, [...] all’esperienza estetica. Tra le sue opere: La storia della filosofia secondo Kant (1972), William Blake. Arte e religione (1978), Ermeneutica e romanticismo (1982); Disincanto del mondo e pensiero tragico (1988), Storia del nulla (1995), Eros/ethos ...
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Filosofo, teologo e scrittore statunitense (Johnstown, Pennsylvania, 1933 – Washington 2017). Filosofo conservatore, il cui pensiero politico si inquadra nella società americana, ha cercato di conferire [...] Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa. Nel 1994 è stato insignito del Premio Templeton per il progresso della religione. N. ha scritto più di venticinque libri, tra i più importanti: The spirit of democratic capitalism (1982) e The ...
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Filosofo deista (Bere Ferrers, Devonshire, 1656 - Oxford 1733). Convertitosi al cattolicesimo (1685), tornò all'anglicanesimo (1687). Studioso di diritto naturale, si dedicò a una brillante attività pubblicistica, [...] positive. Il suo anticlericalismo trovò espressione nell'opera Christianity as old as the creation, or the gospel a republication of the religion of nature (1730), che fu chiamata anche la "Bibbia del deismo". In essa, muovendo dal concetto di ...
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ABOAB, Emanuele
Alfredo Ravenna
Nato ad Oporto intorno al 1555,da una delle più importanti famiglie ebraiche della penisola iberica (era pronipote di Isacco, ultimo Gaon di Castiglia), figlio di Isacco [...] in Italia (ma prima, a quanto ci dice egli stesso nella sua Nomologia,fu ad Amsterdam e nell'Africa settentrionale), ritornando alla religione dei padri. Nel 1587 era a Pisa, e dopo un soggiorno in varie località, tra cui Reggio, Ferrara e Corfù (ivi ...
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Filosofo (Stilo, Reggio di Calabria, 1568 - Parigi 1639). Entrato adolescente nell'ordine dei domenicani, venne formando la sua cultura filosofica soprattutto con la lettura dei platonici e di Telesio; [...] nel suo pensiero religioso e politico: unità di natura che sembra esprimersi anche nell'indicazione del cristianesimo come religione universale in quanto naturale (nell'ambito di una natura che riceve completamento dalla divina rivelazione) e nel ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] morali e sociali, a cui la belva umana s'è via via fermata nel continuo cammino verso la socialità e conseguente civiltà (religioni, matrimonî, sepolture, ecc.). Nella storia dei tempi eroici, un gran sogno su quel castello di carte ch'era l'eroismo ...
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Filosofo (Mezerny, Ardenne, 1664 - Étrépigny, Champagne, 1729). Studiò teologia nel seminario di Châlons e fu poi parroco di Étrépigny. Influenzato da Montaigne, Cartesio e Bayle, svolse nei suoi manoscritti, [...] . Si oppose inoltre all'autoritarismo dello stato assolutistico: le sue argomentazioni (in particolare quelle sul ruolo della religione come strumento di potere) furono riprese dai materialisti del '700 (d'Holbach), da Voltaire e dai pensatori ...
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storicismo Movimento filosofico che, a partire dalla metà del 19° sec., ha posto l’accento sull’irriducibilità della conoscenza storica a leggi universali e necessarie, come quelle tipiche delle scienze [...] Weltanschauungen di Dilthey, con la quale veniva messa in discussione la validità assoluta di ogni singola forma di vita, religione o filosofia). Attraverso la fenomenologia husserliana e l’ontologia heideggeriana lo s. è stato in parte ripreso dalla ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] 9 giugno 1870, annotava che la vita privata e l'insegnamento dell'A. apparivano conformi all'ufficio suo di ministro della religione. Già nelle tornate dell'8 e del 22 maggio 1870 dell'Accademia Virgiliana di Mantova, l'A. aveva tuttavia iniziato la ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...