Pseudonimo del regista cinematografico francese René Chomette (Parigi 1898 - ivi 1981). Esordì con film a medio metraggio legati alle esperienze dell'avanguardia: Paris qui dort (1923); Entr'acte (1924), [...] realizzato in collaborazione con F. Picabia, sorta di balletto, influenzato dal dadaismo, volto a negare la consequenzialità logica del racconto, per un modo di procedere più libero, che crea analogie, ...
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Progressi generali. - La costante evoluzione della tecnica cinematografica e delle scienze di cui essa si vale (ottica, meccanica, fotochimica, radiotecnica, ecc.) ha largamente contribuito a perfezionare [...] genialità, oltre ai citati Pabst, Lubitsch e Sternberg, furono R. Mamoulian, King Vidor, Cecil B. de Mille, Frank Capra, RenéClair, J. Duvivier.
In Italia il film parlato conobbe il suo più grande successo con il primo del genere, quando cioè la ...
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Attore francese, nato a Parigi il 12 settembre 1889. Accanto alla sua attività nel teatro di rivista, sta la sua opera di fortunato attore cinematografico. Con l'avvento del sonoro, e quindi con la possibilità [...] sullo schermo un personaggio sorridente, fatuo ma umano, pariginissimo, che altri non era se non lui medesimo. Su questa identità RenéClair imbastiva, al proprio ritorno in Europa, Le silence est d'or, 1947, in cui Ch., invecchiato ma non meno ...
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La straordinaria, rapida diffusione della televisione, prima negli S.U.A. e poi via via negli altri paesi, a partire dall'immediato dopoguerra, e la contemporanea sensibile riduzione della frequenza del [...] risultati estetici, resta una delle espressioni più alte e durature del cinema francese contemporaneo.
Degli anziani, invece, solo RenéClair ha saputo in questi ultimi tempi tenere alta una fama che, nel 1960, lo ha fatto entrare all'Académie ...
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Il c. di a. dell’ultimo decennio si contraddistingue per la sua costante innovazione tecnologica e per una presenza sempre più diffusa nel panorama audiovisivo contemporaneo. Già alla fine degli anni Novanta [...] storia del cinema francese come Les triplettes de Belleville (2003; Appuntamento a Belleville), legato alle atmosfere di RenéClair, e L’illusionniste (2010; L’illusionista), tratto da una sceneggiatura inedita di Jacques Tati. Un’opera particolare ...
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Drammaturgo francese (Rouen 1899 - Le Havre 1989). Iniziò a Parigi studî di medicina, poi s'indirizzò verso la filosofia, interessandosi all'estetica di B. Croce da lui conosciuto a Firenze. Dopo una breve [...] ) sul movimento della Resistenza; L'Archipel Lenoir (1947); la sceneggiatura La beauté du diable (1949, in collab. con RenéClair); Sens interdit (1953); Une femme trop honnête (1956); Boulevard Durand (1960); Comme les chardons ... (1964); La rue ...
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Regista cinematografico francese (Parigi 1896 - Rabat 1941), fratello di RenéClair; partecipò al movimento di avanguardia, dirigendo film astratti: Jeux de reflets et de la vitesse (1923); Cinq minutes [...] de cinéma pur (1925); nei primi anni del sonoro collaborò alla regia per l'edizione francese dei film realizzati in Germania ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] creata nell'occidente del regno dalle invasioni normanne. A Saint-Clair-sur-Epte, nel 912, Carlo s'intese con un capo e a un sogno di cavalleria più manifesto e più illuso, il "roi René", conte di Provenza, il quale tenne corte e bandì tornei e fu l ...
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Zavattini, Cesare
Cristina Jandelli
Soggettista e sceneggiatore, scrittore e giornalista, nato a Luzzara (Reggio Emilia) il 20 settembre 1902 e morto a Roma 13 ottobre 1989. Con il suo lavoro complessivo [...] Z. come spettatore scoprì, insieme al poeta Attilio Bertolucci e al critico Pietro Bianchi, Charlie Chaplin, ma anche il cinema di RenéClair e i comici del varietà, mentre frattanto pubblicava i tre 'libri' Parliamo tanto di me (1931), I poveri sono ...
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Dadaismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema dadaista
Come scrisse nel 1948 Tristan Tzara in Le surréalisme et l'après-guerre, "Dada nacque da un'esigenza morale, da una volontà implacabile [...] appaia più un esperimento tecnico-formale che un'opera dichiaratamente eversiva; a differenza di Entr'acte (1924), diretto da RenéClair su un abbozzo di scenario di Francis Picabia ‒ altro artista dadaista ‒, che fu considerato allora e in seguito l ...
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bella
bèlla s. f. [femm. sostantivato dell’agg. bello]. – 1. a. Donna, ragazza bella: la b. della scuola, del quartiere; i poeti e le belle (Carducci). b. Donna amata, innamorata, compagna, fidanzata: l’ho incontrato a braccetto con la sua...