Uomo politico romeno (Scorniceti, Valacchia, 1918 - Târgovişte 1989). Comunista, imprigionato (1936-38 e 1940-44) per attività antifascista, nel dopoguerra ricoprì importanti incarichi di partito e di [...] , di presidente della repubblica. Riconfermato regolarmente alla guida del partito e dello stato, C. condusse una politica estera autonoma dall'URSS, criticando nel 1968 l'invasione della Cecoslovacchia, mantenendo buone relazioni con la Cina e ...
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Giuseppe Vacca
Uomo politico italiano (Genova 1893 - Jalta 1964). Animatore con A. Gramsci del giornale l'Ordine nuovo, aderì al Partito comunista d'Italia (1921); dopo l'arresto di Gramsci divenne segretario [...] rimase fino alla sconfitta militare della Repubblica. Tornato a Mosca nel 1939, fu oggetto di una lunga inchiesta del Comintern che comunisti dal governo.
Con la rottura fra l'URSS e la Cinadi Mao, il XX Congresso segnò l'inizio della crisi del ...
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Putin ⟨pùt'in⟩, Vladimir Vladimirovič. - Uomo politico russo (n. Leningrado, od. San Pietroburgo, 1952). Presidente della Federazione russa dal 2000. Formatosi nei servizi segreti sovietici, come primo [...] relazioni con la Cina e l'Unione Indiana, nel quadro di un rilancio del ruolo strategico del Paese e di riequilibrio delle 'Ucraina e riconoscendo l'indipendenza delle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, nel Donbass. Nel marzo ...
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Uomo politico sovietico (Kursk 1894 - Mosca 1971). Svolse la sua attività nell'organizzazione di partito soprattutto in Ucraina, dove nel 1938 spezzò le ultime resistenze del tenace nazionalismo ucraino. [...] parte importante, quale presidente del Consiglio della repubblica ucraina e segretario del Partito comunista ucraino, ), nella polemica insorta fra Cina e URSS nel 1960 in relazione alla destalinizzazione, l'atteggiamento di Ch., che tagliò ai ...
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Economista statunitense (Rockford, Illinois, 1922 - Des Moines, Iowa, 2014). T. lega il suo nome soprattutto alla teoria delle scelte collettive, la cui base è nella sua prima e fondamentale opera The [...] presso la Law School di Chicago (1947), intraprese la carriera diplomatica che lo portò in Cina (paese di cui studiò lingua M. Mbaku, 1997), in cui, esaminando il caso della Repubblica Sudafricana alla fine della guerra fredda, riafferma con vigore l ...
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Rampini, Federico. - Giornalista italiano (n. Genova 1956). Dopo gli studi presso l’École des hautes études en sciences sociales e l’Università Bocconi, ha fatto conoscere la sua firma scrivendo per Città [...] 1997 è editorialista e corrispondente de la Repubblica (in passato ha diretto la redazione della storia; Fermare Pechino. Capire la Cina per salvare l'Occidente (2021); valori e America. Viaggio alla riscoperta di un Paese; La speranza africana (2023 ...
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Uomo politico cinese (Choihang, Guangdong, 1866 - Pechino 1925), noto anche come Sun Wen o Sun Deming o Sun Yixian (la pronuncia cantonese di quest'ultimo nome ha dato origine alla forma Sun Yat-sen, con [...] USA, organizzò la fallita rivoluzione di Canton dell'apr. 1911, riparando poi nuovamente in America. Tornato in Cina dopo la rivoluzione dell'ott. 1911, nel dic. fu eletto presidente provvisorio della repubblica cinese. Dimessosi (febbr. 1912), si ...
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Giornalista italiano (n. Crema, Cremona, 1956). Ultimati gli studi in Giurisprudenza, ha intrapreso la carriera giornalistica e nel 1984 è diventato corrispondente da Londra per Il Giornale (1984-88). [...] come inviato in Europa Orientale, Russia e Cina (1988-92), nel 1994 è passato a Socrate, Agata e il futuro. L'arte di invecchiare con filosofia, 2025), S. ha al suo lavoro, è stato nominato Commendatore della Repubblica Italiana (2011). ...
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Giornalista e saggista italiano (Bettola 1927 - Levanto 1998). Iniziò la carriera giovanissimo, collaborando a L'Italia libera (1945) e al Corriere lombardo (1947). Inviato speciale di Epoca (1950-53) [...] stato editorialista de La Repubblica e ha ripreso il corso di lezioni di "informazione pubblica" (poi Cina dell'ultimo Mao (1975); La Francia a sinistra (1977). Suoi sono anche un saggio sul giornalismo, Vicino e lontano (1981), il romanzo La fuga di ...
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Hu Jintao. - Uomo politico cinese (n. Taizhou, Jiangsu, 1942). Nel 1989, in qualità di segretario del partito nel Tibet, è stato responsabile della repressione delle agitazioni indipendentiste di quella [...] l’immagine della Cina come paese dello "sviluppo pacifico". Nel novembre 2012 gli è subentrato nella carica di segretario del Partito comunista cinese Xi Jinping, che dal marzo 2013 gli è succeduto anche alla presidenza della Repubblica. ...
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anti-Cina
agg. inv. Che si contrappone alla Cina, con particolare riferimento alla sua politica economica. ◆ Proprio a Prato. Nella città toscana con una forte presenza cinese, il ministro dell’economia Giulio Tremonti annuncia una sorta di...
diritto di emissione
loc. s.le m. Meccanismo di compensazione previsto nel trattato di Kyoto per la salvaguardia dell’ambiente, che permette ai Paesi che producono una quantità di gas inquinanti superiore al livello consentito di sovvenzionare...