IMPERATO, Ferrante
Cesare Preti
Nacque, probabilmente a Napoli, intorno al 1525, come si ricava da un'affermazione del figlio Francesco, che in una opera scritta nel 1605 (Lettera composta in verso [...] sull'esistenza, nel secolo XVII, di una lapide nella chiesa partenopea dello Spirito Santo, sulla quale era inciso il nome di dai sanfedisti, che non gli perdonarono la partecipazione alla Repubblica napoletana. Dalla rovina si salvò un solo volume ...
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GIROSI, Franco
Giovanna Cassese
Nacque a Napoli il 4 ott. 1896 da Alfredo, pittore, e da Marianna Cossovich. Il nonno Giovanni, operoso a Napoli tra la prima e la seconda metà del secolo, si era dedicato [...] " delle arti a Napoli che passava anche attraverso la rivalutazione della pittura partenopea, dai secentisti postcaravaggeschi a Michele Cammarano, ai pittori della repubblica di Portici fino a Francesco Mancini, ma rimase sostanzialmente un isolato ...
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PANUNZIO, Sergio
Fulco Lanchester
– Nacque a Molfetta (Bari) da Vito e Giuseppina Poli il 20 luglio 1886.
Figlio di una famiglia dell’alta borghesia, dopo aver frequentato il locale liceo Leonardo da [...] ottenne anche la libera docenza presso l’Università partenopea, che trasferì presso quella di Bologna l’anno una vicenda di tendenza alla totalitarizzazione e videro nella Repubblica sociale italiana (RSI) riapparire gli elementi del movimento che ...
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GALDI (Galdo), Matteo Angelo
Carlo D'Alessio
Nacque a Coperchia di Pellezzano, nel Salernitano, il 5 ott. 1765 da Pasquale Galdo, il cui cognome egli muterà nella forma Galdi, e da Eugenia Fiore.
Cresciuto [...] da M. Gioia, vi era la citata Necessità di stabilire una repubblica in Italia del G., affiancata dal Discorso sui rapporti politico-economici dell di Napoli, Gioacchino Murat, rientrò nella capitale partenopea. Nel 1809 fu nominato presidente del R. ...
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GUASCO, Ottaviano (Giovanni Battista Ottaviano, Octave)
Cesare Preti
Nacque a Bricherasio, presso Torino, il 22 febbr. 1712 da Francesco Bartolomeo, giureconsulto e intendente a Susa, Pinerolo e Asti, [...] cicisbeo e mediatore dei suoi amori con l'ambasciatore della Repubblica di S. Marco, un nobile boemo e l'ambasciatore toccando Verona, Bologna, Firenze, Roma e Napoli. Nella città partenopea, grazie a una lettera di presentazione avuta a Firenze da L ...
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FRAGGIANNI, Niccolò
Eugenio Di Rienzo
Nacque il 30 apr. 1686 a Barletta, da Antonio, discendente da una famiglia di antica nobiltà locale, che deteneva una magistratura in quella provincia, e da Francesca [...] , il F. studiava diritto presso l'università partenopea, dove ebbe come maestri Giambattista Vico nella cattedra Napoli 1972; F. Venturi, Settecento riformatore, II, La chiesa e la repubblica dentro i loro limiti: 1758-1774, Torino 1976, pp. 165-167, ...
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LOGOTETA, Giuseppe
Pasquale Matarazzo
Nacque a Reggio Calabria il 12 ott. 1758 da Vincenzo e da Laura Del Giudice, provenienti da due famiglie locali. Dopo primi studi irregolari e una breve permanenza [...] cui nuclei rilevanti della massoneria partenopea si aprivano alle suggestioni politiche 98 s., 112, 140, 145, 350, 427, 429, 497, 576, 594, 650; La Repubblica napoletana. Diari, memorie, racconti, a cura di M. Battaglini, I, Milano 2000, pp. 134, ...
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DE LIETO, Casimiro
Giuseppe Masi
Nacque a Roccella Jonica (Reggio Calabria) il 4 apr. 1803 da Antonio e da Lucia Vuolo, oriundi della costiera amalfitana. La famiglia, di idee liberali, apparteneva [...] gli intimò di lasciare entro dieci giorni la città partenopea per l'estero o per Reggio Calabria, dove 81 s.; M. Ciravegna, L'emigraz. politica a Genova dalla caduta della Repubblica romana al moto di Milano del 1853 in L'emigr. politica a Genova ...
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MACEDONIO, Lancillotto
Francesco Storti
Nacque presumibilmente all'inizio degli anni Trenta del XV secolo da nobile famiglia napoletana afferente al "sedile" di Porto, risalente ai Normanni e influente [...] Napoli: nel giugno del 1457 il M. era nella città partenopea, dove si trattenne fino all'autunno, occupato in pratiche di in nome di Carlo VII di Francia, dal dominio della Repubblica. Ostentando rapporti di cordialità con la corte di Francia, ...
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BROGLIO, Angelo (Angelo da Lavello, Tartaglia, Tartaglia da Lavello)
Alfred A. Strnad
Nacque, intorno alla seconda metà del sec. XIV, in Lavello (Potenza) da Andrea, figlio illegittimo di Raimondo (II) [...] in odio mortale. Passato, all'inizio del 1407, agli stipendi della Repubblica di Siena, il B. riuscì ad ottenere, nel 1409, una che volle chiamare "Lavello". Per quanto ricoprisse alla corte partenopea l'importante carica di "primo confidato" del re, ...
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partenopeo
partenopèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Parthenopeius]. – Sinon. di napoletano (in relazione all’antico nome, Partènope [gr. Παρϑενόπη, lat. Parthenŏpe] della città di Napoli), spec. in usi letter. ma oggi anche in contesti di...
caffe sospeso
caffè sospeso loc. s.le m. Usanza di origine partenopea che consiste nel lasciar pagata al bar una consumazione di caffè per chi ne avesse bisogno. ♦ Ad un napoletano 'doc' che risponde al nome di Luciano De Crescenzo abbiamo...