Economista e uomo politico italiano (Verona 1879 - Roma 1969). Ha dato contributi importanti allo studio matematico dell'economia e a quello della dinamica economica. Come ministro delle Finanze ricondusse [...] e l'amministrazione.
Vita
Fu professore nelle univ. di Venezia, Padova, Ferrara e Roma (dal 1925), deputato, del Gran Consiglio del fascismo, alto consulente finanziario della Repubblica cinese (1937). Socio nazionale dei Lincei (1935; decaduto ...
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Condottiero italiano (Solza, Bergamo, 1400 - Malpaga 1475); militò sotto Braccio da Montone e Muzio Attendolo Sforza, e con quest'ultimo si guadagnò fama nello scontro dell'Aquila (1424); quindi, al soldo [...] al seguito del Gattamelata, fu ancora con questi al servizio di Venezia durante la seconda fase della guerra col Visconti (1437-41). Ma per tornare alcuni anni dopo (1448) al servizio della Repubblica, a fianco di Francesco Sforza. È il periodo dei ...
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Giurista italiano (Genova 1902 - Firenze 1969), prof. univ. dal 1933, insegnò diritto costituzionale italiano e comparato nell'università di Firenze. Opere principali: Le origini dello Statuto albertino [...] alla serrata del Maggior Consiglio (1927); La costituzione di Venezia dopo la serrata del Maggior Consiglio (1931); Classe e occulti del potere (1963); Giustizia in catene (1964); La repubblica (1965); Storia del potere in Italia: 1848-1967 (1967). ...
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Figlio primogenito (Wiener Neustadt 1459 - Wels 1519) dell'imperatore Federico III e di Eleonora di Portogallo, sposò (1477) Maria di Borgogna, figlia unica ed erede di Carlo il Temerario. Per queste nozze [...] ), si accordò con la Francia e con il papa contro Venezia (1504); a tale mossa fu spinto dall'intenzione di estendere Serenissima e anche da motivi di personale rancore verso la repubblica, che anni prima l'aveva abbandonato per allearsi con la ...
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Matematico (Borgo San Sepolcro 1445 - Roma 1517). Frate francescano, insegnò matematica in molte città italiane e fu autore del primo trattato generale di aritmetica e algebra pubblicato a stampa (1494). [...] i principi dell'architettura e dell'anatomia umana dalla matematica.
Vita
In Venezia ebbe come maestro un Domenico Bragadino, pubblico lettore di matematiche della Repubblica, che lo istruì nell'aritmetica e nell'algebra. Precettore (dal 1464) in ...
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Mercante e uomo politico (Firenze 1489 - ivi 1538). Fratello di Lorenzo, inizialmente oscillante tra la collaborazione con i Medici e il sostegno al governo repubblicano, fu infine uno dei capi dei fuorusciti [...] , occupandosi d'affari a Lione; ma alla caduta della repubblica (1530) rientrò in patria e collaborò, sotto Alessandro de fuorusciti repubblicani e ne divenne uno dei capi: da lui, in Venezia, si rifugiò Lorenzo de' Medici non appena ebbe ucciso il ...
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Figlio (San Miniato 1401 - Milano 1466) di Muzio Attendolo Sforza e della sua concubina Lucia; avviato all'arte militare dal padre, ventenne fu viceré di Calabria, poi riconquistò, al comando delle truppe [...] 'esercito milanese, col quale batté a Caravaggio i Veneziani (14 sett. 1448). Ma, avvertendo la diffidenza dei governanti della Repubblica, si accordò con Venezia e si volse contro Milano, che occupò il 26 febbraio 1450. Continuò poi la guerra contro ...
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Nobile famiglia veneziana, assurta a notevole importanza politica quando suoi membri (Badoaro, Pietro, Angelo, Giovanni e Girolamo), dopo la serrata del Maggior Consiglio, furono tra i maggiori esponenti [...] congiura Querini-Tiepolo (1310), e mantenutasi poi in primo piano nella vita politica e culturale della Repubblica fino al sec. 17º. Albano (Venezia 1360 circa - ivi 1428) fu duca a Candia (1399-1401) e svolse importanti missioni diplomatiche; savio ...
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Scrittore in lingua e in dialetto (Giugliano in Campania 1566, secondo altre fonti 1575 - ivi 1632), fratello di Andreana. Lasciata assai presto la sua città natale, viaggiò lungamente per tutta Italia: [...] dapprima fu al servizio di Venezia (1600-08), come soldato nelle milizie e sulle navi della Repubblica; poi (1612) fu a Mantova presso Ferdinando Gonzaga, che lo nominò cavaliere e conte palatino. Più tardi divenne governatore di varie terre dell' ...
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Scrittore e avventuriero (Venezia 1755 - ivi 1816); insofferente del lavoro d'ufficio nella cancelleria veneziana, viaggiò per l'Europa (1775-79; 1789-90 a Vienna); poi, privo di mezzi, si adattò a fare [...] narra in Lettere sirmiensi, 1801), fu poi rappresentante della Repubblica di S. Marino a Parigi (1802) e quindi " stampa e libreria" di Padova (1812-14). Tornato a Venezia divenne, pare, confidente della polizia austriaca. Oltre alle Lettere ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...