Nobildonna lombarda (Verona 1822 - Venezia 1899); si distinse nel '48 nell'opera di soccorso ai combattenti della Repubblica Romana, e in tale occasione conobbe Giuseppe La Masa che più tardi sposò. Lasciò [...] in eredità al comune di Venezia Ca' Pesaro per mostre di giovani artisti veneti (Fondazione B.L.M.) ...
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Cossiga, Francesco. - Uomo politico e giurista italiano (Sassari 1928 - Roma 2010). Deputato e senatore della DC, nelle cui vesti fu ministro, presidente del Consiglio e presidente del Senato, nel 1985 [...] (DC, PSDI, PLI; DC, PSI, PRI), presidente del Senato dal luglio 1983, nel giugno 1985 fu eletto presidente della Repubblica. Negli ultimi anni del suo mandato ha interpretato in modo più attivo il ruolo politico-istituzionale del capo dello Stato ...
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Anarchico italiano (Motta Visconti 1873 - Lione 1894); nel giugno 1894 uccise M.-F.-S. Carnot presidente della Repubblica francese, e per questo delitto fu condannato a morte; il suo gesto fu causa anche [...] dell'assassinio del giornalista garibaldino Giuseppe Bandi, che, avendo sul Telegraʃo di Livorno pubblicato un articolo che deprecava l'assassinio, fu ucciso dagli anarchici ...
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Concordato di pace tra l'Austria e la Francia (17 ott. 1797), che segnò la fine della Repubblica di Venezia. Il trattato previde la cessione di Venezia con i suoi domini all'Austria; i francesi, oltre [...] ad alcuni possessi veneti, ottennero il riconoscimento dell'assetto dato da Napoleone alle regioni conquistate in Italia ...
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Uomo politico ed economista tedesco (Fürth 1897 - Bonn 1977). Dirigente della Christlich-Demokratische Union, ministro dell'Economia nella Repubblica Federale di Germania (dal 1949), prof. nelle univ. [...] di Monaco e Bonn, ispirò la sua azione ai principî del liberalismo. Risollevò l'economia della Repubblica riportandola a competere sui mercati mondiali (significativi i volumi Deutschlands Rückkehr zum Weltmarkt, 1953, trad. it. 1954; Deutsche ...
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Diplomatico e scrittore lettone (Riga 1887 - Washington 1948). Fervido promotore (dal 1918) dell'indipendenza nazionale, costituitasi la Repubblica Lettone fu (1920) direttore dell'ufficio stampa al ministero [...] degli Esteri. Fu poi ministro a Mosca (1932) e a Washington (1935) dove, dopo l'annnessione della Lettonia da parte dell'URSS, pubblicò numerosi scritti di protesta. Oltre a una History of Latvia (post., ...
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Rivoluzionario ticinese (Lugano 1768 - ivi 1815), pretore di Osteno (1796), segretario del governo provvisorio (1798); sotto la Repubblica Elvetica fu membro del tribunale cantonale di Lugano e presidente [...] (1803) del Gran consiglio. Nel 1814 fu l'anima della rivoluzione di Giubiasco e presiedette la reggenza provvisoria. Arrestato (1814), fu liberato dal popolo e riparò all'estero; rientrato sulla fede di ...
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Patriota (Cremona 1829 - Roma 1901). Fu volontario nella guerra del 1848 e presente a Roma durante la Repubblica romana; tornato a Cremona, dopo il tentativo mazziniano del 1853 a Milano, caduto in sospetto [...] della polizia, emigrò a Genova; fu poi segretario di Depretis e del Mordini in Sicilia, direttore, a Torino, del giornale Il Diritto (1861-63), deputato (1863-71), senatore dal 1876, ministro dell'Istruzione ...
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Condottiero (Perugia 1423 - Napoli 1465), figlio di Niccolò. Ebbe il comando delle truppe milanesi nel 1450; caduta la repubblica ambrosiana, passò al servizio dei Veneziani, in guerra contro Francesco [...] dopo la pace di Lodi, formata una compagnia di ventura, devastò il territorio di Perugia e di Bologna e poi assalì la repubblica di Siena, per passare successivamente al servizio (1456) di Alfonso d'Aragona, re di Napoli. Scoppiata quivi la guerra di ...
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Patriota (Foligno 1803 - Londra 1854); a Roma nel 1849 sostenne contro T. Mamiani l'immediata proclamazione della Repubblica romana e, dopo aver preso parte alla elaborazione del progetto costituzionale, [...] fu dal triumvirato nominato ministro delle Arti, Agricoltura, Industria e Commercio. Esule a Londra, fu, come segretario del Comitato nazionale italiano, collaboratore del Mazzini, da cui si allontanò ...
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repubblica
repùbblica (ant. repùblica, ant. raro repùbrica) s. f. [dal lat. respublica o res publica, propr. «cosa pubblica», quindi «stato, governo»]. – 1. a. Con riferimento all’età classica, al medioevo e alla prima età moderna, ogni stato...
underdog s. f. e m. Chi, partecipando da sfavorito a una competizione, sportiva o extrasportiva (per es., elezioni politiche), riesce a sovvertire i pronostici. | Persona svantaggiata. ◆ Perché Truman ha vinto? Questa la domanda che molti si...