CRISPI, Francesco
Fausto Fonzi
Nato nel piccolo centro siciliano di Ribera, nell'Agrigentino, da Tommaso (di stirpe albanese e originario di Palazzo Adriano), commerciante di grano, e da Giuseppa Genova [...] su tutto il territorio nazionale. Il programma era tale però da suscitare preoccupazioni anche in chi non credeva alle accuse di repubblicanesimo rivolte al C. e da isolare quest'ultimo, contro il quale si svolsero violente agitazioni di piazza il 27 ...
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CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] stava gettando, insieme con Manin, le basi d'un movimento per l'unificazione nazionale sciolto dalle rigidezze di un repubblicanesimo a priori. Manin cominciò a dichiararsi pronto al sacrificio della sua fede repubblicana, ponendo alla casa di Savoia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] (nel caso specifico rappresentato da Ludovico il Bavaro) contro le ingerenze e i soprusi dell’autorità ecclesiastica. Il ‘repubblicanesimo’ della I dictio – giova ripeterlo – va quindi ricondotto entro i suoi limiti e armonizzato con la prospettiva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] , si tratta certamente del Rensi più discutibile, che abbandona molti degli ideali che in vario modo (tra socialismo e repubblicanesimo) lo avevano guidato fino a questo momento, per sposare senz’altro la causa – sul piano teorico – del pensiero ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Roberto Ardigò
Alessandro Savorelli
Agli inizi del Novecento Roberto Ardigò era ancora considerato, nell’ambito del positivismo italiano, l’autore di una sintesi in grado di superare gli opposti punti [...] ceto speciale, una nuova «nobiltà» del merito illuminata (La morale dei positivisti, cit., p. 270) fu accolta dal repubblicanesimo democratico e influì anche sul socialismo nascente, che conserva l’idea dello sviluppo onnilaterale dell’individuo in ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] spedizione dei Mille, come scrisse il 9 maggio 1860 al Vieusseux, soprattutto perché avverso del pari al repubblicanesimo giacobino e alla sabauda "politica del carciofo". Rivendicava, cioè, oltre la necessità militare, immediata, dell'"unione", la ...
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repubblicanesimo
repubblicanéṡimo s. m. [der. di repubblicano]. – Aspirazione, tendenza a forme di governo repubblicane, con riferimento a singoli individui o ambienti, a determinati periodi storici.
giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...