- Con l'espressione "b. molecolare" s'indica quella parte della scienza che si propone di studiare e interpretare a livello molecolare i fenomeni biologici, prendendo in considerazione la struttura, le [...] di uno stesso tipo, ma di specie diverse, generalmente differiscono nella sequenza in corrispondenza di uno o più residui: il numero di residui diversi è tanto più grande quanto più è grande la distanza zoologica tra le specie.
In vivo, a ogni ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] in animali normalmente non suscettibili, anche se l'efficienza della transfezione può essere limitata dall'effetto del gene residuo: animali transgenici completamente privi del gene originario sono infatti più sensibili all'infezione con il ceppo di ...
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RECETTORI
Francesco Ghiretti
Una delle proprietà generali degli organismi viventi unicellulari e pluricellulari è l'"irritabilità'', cioè la capacità di recepire le brusche variazioni chimiche e fisiche [...] del r., la parte interna diventa attiva e trasferisce l'ultimo gruppo fosforico dell'ATP al gruppo idrossilico di un residuo di tirosina di una proteina specifica endocellulare. A questa famiglia di r. appartengono quello per l'insulina e il r ...
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L'Ottocento: biologia. Da Lamarck a Darwin
Antonello La Vergata
Da Lamarck a Darwin
Jean-Baptiste Lamarck
La prima teoria compiuta dell'evoluzione fu formulata da Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). [...] forze disgregatrici. Tutti i composti che esistono sulla Terra sono il prodotto dell'attività degli esseri viventi o il residuo di processi vitali. Fra la materia inorganica e gli esseri viventi vi è "una distanza infinita", un abisso incolmabile ...
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Riconoscimento dell'antigene da parte dei recettori del sistema immunitario
Roy A. Mariuzza
(Center for Advanced Research in Biotechnology, Biotechnology Institute, University of Maryland Rockville, [...] il Vβ12.3 (Garboczi et al., 1996) è sovrapposto al Vβ8.2 di topo, la differenza media nella posizione del carbonio α per i residui che stabiliscono contatti con SEC₃ è di soli 0,9 Å. Al contrario, quando il Vβ2.3 murino che non lega il superantigene ...
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Cellule staminali
Robert C. Bielby
Robert Nerem
Julia M. Polak
Neil S. Tolley
Archana Vats
Uno degli obiettivi principali della medicina è sempre stato quello di sconfiggere gli effetti debilitanti [...] di cellule di topo (il metodo più diffuso per crescere le linee cellulari) ha portato all'acquisizione di un residuo di acido sialico non umano, in grado di suscitare reazioni immunitarie. Per affrontare questo argomento, che naturalmente comporta ...
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RNA. Apparati per la maturazione dell'RNA
John Abelson
Chang Hee Kim
La maggior parte dei geni degli eucarioti è interrotta da sequenze che non codificano alcuna sequenza amminoacidica. Dopo essere [...] 4). Nella prima reazione, il 2′-OH di un particolare residuo adenosinico prossimo al sito 3′ di splicing attacca il legame ′ di splicing, ci può essere un'interazione diretta tra i residui 5′G e 3′G dell'introne.
L'eccezione conferma la ...
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Scienza alimentare
Mentre nell’uso comune il termine a. indica esclusivamente o prevalentemente la scelta, la preparazione e l’assunzione dei cibi, in fisiologia esso assume un significato più estensivo, [...] usati alimentatori automatici. Di norma l’acqua di a. è preriscaldata, sia nei preriscaldatori o economizzatori utilizzanti il calore residuo dei gas combusti che abbandonano la caldaia sia per mezzo di vapore spillato dalle turbine. La tendenza è di ...
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ultravioletto Termine riferito alla radiazione elettromagnetica avente frequenza maggiore di quella massima delle radiazioni visibili, pari a 7,5∙1014 Hz, corrispondente al colore violetto.
Fisica
Con [...] , utilizzando questa legge di proporzionalità, si estrapola quale sarebbe il fondo u. in assenza di polvere, si trova un residuo non nullo, che ha la caratteristica di essere isotropo: questo è probabilmente originato per la maggior parte al di fuori ...
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PLASMA (App. III, 11, p. 426)
Bruno Brunelli
Arrigo Sestero
I progressi fatti nello studio del p., nonché la recente individuazione in campo astrofisico di ulteriori stati di aggregazione della materia, [...] ). Sperimentalmente si è a tuttoggi prodotta una compressione di un fattore cento rispetto alla densità del deuterio solido.
Il residuo non ablato del bersaglio è un interessante p. degenere, che l'ultima parte dell'impulso laser può scaldare sino ...
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residuo
resìduo agg. e s. m. [dal lat. residuus, der. di residere «rimanere indietro», comp. di re- e sedere, propr. «stare seduti»]. – 1. agg. Che rimane, che avanza: somma, quantità r.; debiti, crediti r.; alterazioni patologiche residue....
residuare
residüare v. intr. [der. di residuo] (io resìduo, ecc.; aus. essere). – Essere il residuo, restare come residuo; si usa soprattutto in alcune espressioni tecniche: le somme, gli utili che residuano dopo il pagamento dei dividendi;...