Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] x0+(d−1)m/d.
Lo studio e la classificazione delle congruenze di secondo grado sono legati alla difficile teoria dei residui quadratici (➔ residuo) dovuta a A.M.Legendre. Per quanto si riferisce alle congruenze che hanno per grado un numero primo p si ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] buci); mentre è, invece, innescato dalla e in quanto vocale tematica: vincere, vince, vinceva, tutti con [ʧ].
Un altro residuo sincronico di processi storici più remoti è il fenomeno dei cosiddetti dittonghi mobili (➔ dittongo), come in buono → bontà ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Girolamo Vitelli
Rosario Pintaudi
Chi si è occupato finora di Girolamo Vitelli ha messo in luce dello studioso sannita la sua importanza di filologo, di grecista, di insegnante simbolo del Regio Istituto [...] !), mi sarei dovuto trovare a questo! […] Ma non dispero di persuadere a lasciarmi in pace, e di poter continuare, per il piccolo residuo di vita che mi resta, a servire in pura coscienza il mio paese e gli studi a cui ho atteso o voluto attendere ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] grandi personalità in Boezio e Cassiodoro, che s’impegnano nell’estremo tentativo di trasmettere ai posteri il residuo patrimonio della cultura antica. Boezio, di cultura prevalentemente filosofica, avrebbe voluto tradurre e commentare tutto Platone ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] , in quanto condizionato da particolari lessemi, anziché governato da una regolarità fonologica.
Si tratta, chiaramente, del residuo del processo di ➔ assimilazione a confine di parola che si applicava in maniera automatica nell’italiano antico ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] corrente tradizionale e una innovatrice, che individua nell’uso insistito (e ormai percepito come ridondante) di pronomi soggetto un residuo del vecchio stile. In questo quadro di tensione dialettica tra il vecchio e il nuovo stile della prosa entra ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] López de Ayala – sanno elevarsi a espressione matura e felicemente immaginosa di tale inquietudine. Con queste opere, con la residua produzione epica e, in prosa, con le prime rifusioni e traduzioni dei romanzi brettoni (portoghesi in prevalenza, ma ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] recente, e a oriente nelle valli di Gardena, Badia, Marebbe e nell'alta Val di Fassa; esse sono manifesti residui di una stratificazione ben più estesa. Nel Medioevo la penetrazione dell'elemento tedesco nell'alto bacino atesino fu resa possibile ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] di italiano a norma, ancorché semplificato nella sintassi e potato dei vertici più letterari della grammatica (per es., cade il residuo dittongo dopo consonante + r, mantenuto quasi solo da cultori della lingua antica; si scioglie a favore di -ng- l ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] di afasia. L' anomia può presentarsi come il sintomo iniziale di un'afasia o, al contrario, essere il disturbo residuo nel corso del processo di recupero spontaneo o guidato dalla terapia.
L'analisi delle parafasie e dei sintomi associati permette ...
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residuo
resìduo agg. e s. m. [dal lat. residuus, der. di residere «rimanere indietro», comp. di re- e sedere, propr. «stare seduti»]. – 1. agg. Che rimane, che avanza: somma, quantità r.; debiti, crediti r.; alterazioni patologiche residue....
residuare
residüare v. intr. [der. di residuo] (io resìduo, ecc.; aus. essere). – Essere il residuo, restare come residuo; si usa soprattutto in alcune espressioni tecniche: le somme, gli utili che residuano dopo il pagamento dei dividendi;...