ultravioletto Termine riferito alla radiazione elettromagnetica avente frequenza maggiore di quella massima delle radiazioni visibili, pari a 7,5∙1014 Hz, corrispondente al colore violetto.
Fisica
Con [...] , utilizzando questa legge di proporzionalità, si estrapola quale sarebbe il fondo u. in assenza di polvere, si trova un residuo non nullo, che ha la caratteristica di essere isotropo: questo è probabilmente originato per la maggior parte al di fuori ...
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RICAMBIO, Malattie del
Luigi Travia
Le malattie del r., note sin dalla più alta antichità, hanno seguito l'evoluzione scientifica della medicina e hanno mantenuto ben rigido il triplice concetto di [...] tutti i derivati del metabolismo lipidico (lipemia totale, acidi grassi totali, colesterolo), del metabolismo azotato (urea, azoto residuo, creatinina, acido urico) e glucidico (curva glicemica da carico orale di glucosio). Il grado di eccedenza del ...
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NERVOSO, SISTEMA
Giovanni Berlucchi
Stefano Ricci
Fabrizio Toccaceli
Claudio Massenti
Stefano Ricci
(XXIV, p. 609; App. II, II, p. 400; III, II, p. 239; IV, II, p. 567)
Neurofisiologia generale. [...] ai fini pratici è la distinzione tra eventi ischemici che producono una disabilità sostanziale, e quindi un handicap residuo, ed eventi che si risolvono (più o meno rapidamente, più o meno completamente), rappresentando però un importante campanello ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La psichiatria e i suoi nuovi modelli
Roy Porter
La psichiatria e i suoi nuovi modelli
La concezione della malattia mentale nel XVIII sec. non deve essere studiata [...] l'origine della melanconia nella "dissipazione" (ossia evaporazione) delle parti più instabili del sangue e nell'addensamento del residuo ematico "scuro, denso e corposo", e ricondusse la causa di tale dissipazione a una combinazione di fattori ...
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Sonno e sogno
Antonio Giuditta
Nella maggioranza delle lingue occidentali sonno e sogno sono indicati con parole diverse; non così nella lingua spagnola, dove esiste un medesimo termine, sueño, per [...] diretto del sonno paradossale. Nel feto, il sonno attivo copre gran parte delle 24 ore, lasciando il tempo residuo a tracciati EEG interpretabili come episodi immaturi di veglia o di sonno quieto, precursore del sonno sincronizzato. La prevalenza ...
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Dieta
Eugenio Del Toma
Eva Barlösius
Il termine dieta (dal greco δίαιτα, "modo di vivere") ha assunto col tempo un duplice significato, in quanto può indicare l'insieme dei nutrienti ingeriti liberamente [...] o di altro nutriente che promuova intolleranza o reattività allergica, le diete ipoproteiche, ipolipidiche, a basso o alto residuo di fibra, a ridotto contenuto di carboidrati semplici, ma anche le diete liquide o semiliquide e tutte le diete ...
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Mutismo
Oskar Schindler
Il termine mutismo (dal latino mutus, "muto", voce derivata da una radice onomatopeica mu) indica l'incapacità di emettere suoni distinti e parole articolate. Vi può essere un [...] nervo acustico bypassando la chiocciola lesa), protesi vibratorie, metodi per l'educazione della percezione uditiva (sull'udito residuo o su quanto convogliato dai vari tipi di protesi), metodi per l'acquisizione di una competenza linguistica, metodi ...
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Sordità
Marco Fusetti
La sordità, nel linguaggio medico più propriamente definita ipoacusia (composto di ipo- e della parola greca ἄκουσις, "ascolto, percezione uditiva"), è la riduzione della capacità [...] degli ossicini può essere effettuata utilizzando i residui della stessa oppure ricorrendo a protesi preformate di protesica è quello di aiutare il paziente a utilizzare l'udito residuo nel modo più efficace possibile. Al fine di raggiungere tale ...
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Digiuno
Luigi A. Cioffi
Gianni Carchia
Il vocabolo, che deriva dal latino ieiunus, "a stomaco vuoto, digiuno", indica lo stato di non-assunzione di alimenti, intenzionale o per necessità. A livello [...] volontà di vita da A. Schopenhauer (Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819), che vi ha scorto piuttosto il residuo estremo di una concezione ancora ritualistica, la quale non ha compreso che "la volontà non può venire soppressa che dalla ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] adattarsi sempre meglio alle condizioni vitali e la stessa coscienza del dovere morale non è altro che il residuo nell’individuo dell’esperienza acquisita dalla specie in questo processo. Nella cultura francese, l’approccio positivistico allo studio ...
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residuo
resìduo agg. e s. m. [dal lat. residuus, der. di residere «rimanere indietro», comp. di re- e sedere, propr. «stare seduti»]. – 1. agg. Che rimane, che avanza: somma, quantità r.; debiti, crediti r.; alterazioni patologiche residue....
residuare
residüare v. intr. [der. di residuo] (io resìduo, ecc.; aus. essere). – Essere il residuo, restare come residuo; si usa soprattutto in alcune espressioni tecniche: le somme, gli utili che residuano dopo il pagamento dei dividendi;...