Tibbonidi Famiglia spagnola (ibn Ṭibbōn), originaria di Granada, di rabbini, traduttori e intellettuali ebrei, rifugiatisi in Provenza verso la metà del sec. 12°. L’iniziatore dell’attività di traduzione [...] fu Yěhūdāh (Granada 1120 - Lunel 1190), detto il «padre dei traduttori», che scrisse anche un trattato di grammatica e retorica (Sōd Ṣaḥūt ha-Lāshōni «Il segreto della purità della lingua»), andato perduto. Con lui si aprirono quattro generazioni di ...
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Ahmadinejad, Mahmud
Aḩmadīnejād, Maḥmūd. – Politico iraniano (n. Arādān 1956), dal giugno 2005 presidente della Repubblica islamica dell’Iran. Di idee politiche fortemente conservatrici, durante gli [...] antagonista politico. Diventato sindaco di Teheran (2003-2005) ha saputo fare leva su una sapiente miscela di retorica nazionalista, populismo e giustizialismo in nome dell’islam per conquistarsi il sostegno delle moschee, dei pāsdārān (i Guardiani ...
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Architetto tedesco (Rostock 1876 - Berlino 1950). Membro del Deutscher Werkbund dal 1910, T. occupa un posto particolare nel dibattito architettonico tedesco moderno, per la sua ricerca volta alla semplificazione, [...] : ricerca di una primitiva essenzialità proposta a fondamento di un nuovo ordine delle forme, alieno da qualsiasi retorica neoclassica. A Dresda (1910-13) collaborò alla realizzazione della prima città-giardino tedesca (Hellerau: case a schiera ...
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Nome di alcuni santi: 1. Cesario. Diacono a Terracina (sec. 1º), africano d'origine; martire sotto Nerone insieme a Giuliano, Felice, Eusebio, secondo la Passio leggendaria (sec. 5º-6º); festa, 12 novembre. [...] -sur-Saône 470 circa - Arles 542); dopo essere stato monaco a Lérins, si trasferì ad Arles dove compì gli studî di retorica; fu ordinato sacerdote e nel 503 succedette ad Aonio capo della diocesi. Contro Avito, vescovo di Vienne, ottenne per Arles da ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] 3-4, qui a p. 162).
Immenso fu perciò l'incentivo dato dalle necessità del governo democratico allo studio della retorica e dei classici dell'elocuzione (mai in Italia si lessero e tradussero con tanta passione Cicerone e Sallustio) e alla formazione ...
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Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] nel 1763, fu affidato al cardinale Andrea Negroni, il quale nel 1766 lo inviò ad Urbino a studiare grammatica, umanità e retorica nel collegio degli scolopi. Nel 1771 il Negroni, che da prelato era stato uditore dei cardinale duca di York (allora ...
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CARLE, Giuseppe
Norberto Bobbio
Nacque a Chiusa di Pesio (Cuneo) il 21 giugno 1845 da Giuseppe e Maddalena Luciano, primo di tre figli, di cui il secondogenito Antonio ebbe fama come chirurgo. Compì [...] gli studi secondari presso il Collegio regio e convitto nazionale di Mondovì, seguendo le classi di grammatica dal 1854 al 1857, di retorica dal 1857 al 1859, di filosofia dal 1859 al 1861, e vi ebbe docente di lingue e letterature classiche Michele ...
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PALMIERI, Domenico
Luciano Malusa
PALMIERI, Domenico. – Nacque a Piacenza il 4 luglio 1829 da Gerardo e da Maria Francesca Giuseppa Rocci.
In famiglia trovò un clima favorevole alla vocazione sacerdotale [...] entrare nella Compagnia di Gesù. Fece il noviziato a Roma e lì compì i suoi studi di retorica e umanità. Dopo essere stato mandato a insegnare retorica nel collegio di Fermo (1854-55), venne inviato per i suoi studi teologici al Collegio Romano (1855 ...
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GARRUCCI, Raffaele
Claudio Ferone
Nacque a Napoli il 23 genn. 1812 da Antonio e da Maria Gesualdi Sangiacomo. Nel 1826 iniziò il tirocinio nella Compagnia di Gesù e nel 1838, compiuti gli studi letterari [...] ordinato sacerdote. Fino al 1848 insegnò, tra Napoli (1839-40), Salerno (1841-42) e ancora Napoli (1843-48), retorica, lingue classiche, ebraico e archeologia nelle scuole dei gesuiti. Intanto proseguiva gli studi affermandosi nell'ambiente culturale ...
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Poeta greco (seconda metà sec. 3º a. C.) della commedia nuova, nativo di Corinto o Sicione, vissuto ad Alessandria. Fu maestro di Aristofane di Bisanzio. Oltre a due frammenti della commedia ῎Αγνοια ("L'ignoranza") [...] di Χρεῖαι, raccolta di aneddoti spiritosi in trimetri giambici, su parassiti, etere e simili. Il termine Χρεία nella retorica classica indicava un breve svolgimento logico di una sentenza, o anche la sentenza stessa, usata in determinati casi. Fra ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....