Nome dato nella tarda latinità e nel Medioevo ad alcuni componimenti in forma di dialogo, in cui gli interlocutori sostengono tesi opposte intorno a un personaggio o a temi morali e religiosi, ma anche [...] convenzionali e persino scherzosi. Il genere ha le sue origini prima nella sofistica e poi nella diatriba e nelle controversiae della retorica scolastica latina. ...
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ARTEAGA, Stefano
Nino Borsellino
Nacque il 26 dic. 1747 a Moraleja de Coca presso Segovia in Spagna, come dichiarò egli stesso iniziando il suo noviziato di gesuita, o a Madrid, come si dovrebbe dedurre [...] dalle intestazioni delle sue opere dove appare come "matritense". Studiò a Madrid grammatica e retorica; il 23 sett. 1763 entrò nella Compagnia di Gesù e fu ascritto alla provincia di Toledo. Nel febbraio 1767, colpito insieme ai suoi confratelli dal ...
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BELLI (Bello, Del Bello), Giulio
Irena Mamczarz
Nacque intorno al 1570 a Capodistria, da antica famiglia, onorata per incarichi pubblici e distinta da una notevole vocazione letteraria. Negli anni compresi [...] 1588 attese agli studi nella città natale. Da Bartolomeo Lentulo e da un Niccolò da Vicenza sembra imparasse l'arte retorica. Non ancora ventenne entrò a far parte dell'Accadernia Palladia, la cui direzione, affidata prima al famoso Santorio Santorio ...
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BORGHI, Giuseppe
Antonio Palermo
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 maggio 1790, da Carlo e da Caterina Borghini. Studiò nel collegio vescovile di Castiglion Fiorentino, avendo per maestro di lettere [...] italiane e latine l'arcidiacono A. Dragoni. Appena compiuti gli studi, il B. vi fu nominato insegnante di retorica e, in seguito, di filosofia; nel frattempo divenne sacerdote. Per arricchire la sua cultura umanistica si diede allo studio del greco, ...
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Scrittore e umanista tedesco (castello di Sommersdorf, Ansbach, 1420 - Eichstätt 1475). Studiò a Pavia, Bologna, Padova e si trattenne a lungo in Italia (1444-1451, 1453-1459), entrando in contatto con [...] .). Opera principale: Spiegel der Sitten, trattato di etica cristiana (pubbl. 1511). Scrisse anche un interessante manuale di retorica corredato da un'antologia dei classici latini (Margarita poetica) e un Ehebüchlein (1472), che tratta la questione ...
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Scrittrice francese (Parigi 1565 circa - ivi 1645). Entusiasmatasi alla lettura degli Essais di Montaigne, divenne sua fedelissima ammiratrice e sua "fille d'alliance". Curò quindi l'edizione postuma degli [...] undici edizioni successive, dopo avere rievocato il maestro nel Promenoir de M. de Montaigne (1594). Minore importanza hanno le sue opere di retorica e di morale, raccolte quasi tutte in L'Ombre de la Demoiselle de G. (1626) e in Les advis ou les ...
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(App. IV, I, p. 470)
Poeta, romanziere e drammaturgo belga. Negli anni Settanta la sua produzione letteraria rimane caratterizzata da una notevole virtuosità linguistica, di tematica e di tecnica eterogenee, [...] particolarmente operante nelle liriche: accanto al dotto Heer Everzwijn(1970, "Signor Cinghiale"), la poesia retorica Van horen zeggen (1970, "Da sentir dire") e, accanto ai versi antireligiosi De wangebeden (1974, "Le malpreghiere"), quelli ...
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Poeta olandese (Amsterdam 1798 - ivi 1860), d'origine ebraico-portoghese, che, convertitosi al calvinismo per influsso di Bilderdijk, ne fu uno dei più battaglieri assertori. Nei suoi libelli (Bezwaren [...] lo spirito del secolo", 1823), come nei suoi versi, è sempre viva la polemica religioso-politica, spesso con forte nota retorica (Poëzy, 1821-22; Politieke Poëzy "Poesia politica", 1854; e il canto Wachter! wat is er van der Nacht? "Guardiano, che ...
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Umanista (n. Lonigo 1412 - m. 1500 circa). Allievo di Vittorino da Feltre e quindi, a Venezia, di M. Crisolora, insegnò poi eloquenza a Treviso, Vicenza, presso la corte di Mantova e infine, sembra, a [...] Venezia. Gli si devono numerose edizioni commentate di classici latini (Cicerone, Lucano, Lucrezio, Quintiliano, Ovidio), traduzioni dal greco e varie operette di grammatica, retorica, metrica. ...
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Scrittore, nato a Colle Val d'Elsa (Siena) il 9 dicembre 1909. Esordì giovanissimo sul Selvaggio, la rivista "strapaesana" di Mino Maccari, e su altri fogli letterarî fiorentini (Il Bargello, L'Universale, [...] ecc.); redattore della Nazione e ora del Nuovo Corriere di Firenze.
Dallo strapaesanismo iniziale, e dalla connessa retorica politico-letteraria (Vita di Pisto, Torino 1931; Cronaca dell'Italia meschina ovvero Storia dei socialisti di Colle, Firenze ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....