ONICOFORI (dal gr. ὄνυξ "unghia" e ϕέρω "porto"; lat. scientifico Onycophora)
Filippo Silvestri
Gli Onicofori o Protracheati o Prototracheat sono da considerarsi come formanti una classe molto specializzata [...] cornee convesse situate dietro la base delle antenne. Questi occhi hanno una lente relativamente grande sotto la cornea e una retina divisa in zona distale dei bastoncelli e zona prossimale delle cellule in relazione, alla base, col nervo ottico. Il ...
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. In oculistica si chiama cateratta o cataratta (fr. cataracte; sp. catarata; ted. graue Staar, Linsenstaar; ingl. cataract) la perdita di trasparenza del cristallino. Malattia conosciuta fino a un certo [...] - Si osservano in seguito a gravi condizioni generali (diabete, avvelenamenti cronici) e dell'occhio (distacco della retina, glaucoma, coroideiti). Sono per lo più incurabili.
Cataratte traumatiche. - Quasi tutte le ferite del cristallino determinano ...
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Radiologia medica
Carlo Bompiani
di Carlo Bompiani
Radiologia medica
sommario: 1. Introduzione: a) nascita e affermazione della radiologia medica; b) il progresso delle tecniche; c) le ‛nuove immagini'. [...] intraoculari; alcune alterazioni del cristallino; la ricerca di corpi estranei radiotrasparenti; lo scollamento della coroide e della retina in caso di opacamento dei mezzi oculari; i tumori dell'orbita; la biometria oculare.
p) Ecocardiografia
L ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le origini della neurofisiologia
Guido Cimino
Franco A. Meschini
Le origini della neurofisiologia
La tradizione classica, medievale e rinascimentale
di [...] ‒ come chiarito meglio nell'opera La dioptrique ‒ non compie un semplice trasporto delle immagini degli oggetti dalla retina al cervello, secondo le tradizionali teorie del rispecchiamento o della riproduzione 'a calco', ma opera una trasformazione ...
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Neuroendocrinologia
FFred Stutinsky
di Fred Stutinsky
Neuroendocrinologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Il complesso ipotalamico-ipofisario: a) l'ipotalamo; b) l'ipofisi; c) le connessioni ipotalamico-ipofisarie; [...] fondi variabili in presenza di una stessa luce incidente? Su fondo bianco tutta la retina è illuminata, su fondo nero la parte superiore della retina lo è solo debolmente: è a questa differenza d'illuminazione che va attribuita l'origine ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Indagini sperimentali e teorie delle funzioni
Frederic L. Holmes
Indagini sperimentali e teorie delle funzioni
Si è spesso ritenuto che la fisiologia del XVIII [...] si contrae non a causa di un'azione meccanica sulla pupilla, ma in risposta allo stimolo prodotto dalla luce sulla retina. L'azione è indiretta, passa attraverso il cervello ed è mirata a ridurre lo stimolo prodotto dalla luce eccessiva che colpisce ...
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Cellula. Matrice extracellulare
Fabrizio Mainiero
La matrice extracellulare (MEC) o ECM (Extracellular matrix), come più comunemente viene definita nell'ambito scientifico internazionale, rappresenta [...] geni che mappano in prossimità del gene della fibulina 3. Le suddette patologie sono caratterizzate dall'accumulo nella retina di depositi extracellulari (noti come 'druse'), che conducono a una progressiva e invalidante perdita della capacità visiva ...
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Impulsi ottici ad attosecondi
Sandro De Silvestri
Mauro Nisoli
Giuseppe Sansone
Fin dall’invenzione, nel 19° sec., della fotografia con flash, impulsi di luce di breve durata sono stati utilizzati [...] , gli elettroni urtano contro gli atomi del reticolo mediamente ogni 10 fs. Per leggere questa pagina, i recettori della retina (molecole di rodopsina) ripetono per circa 10 miliardi di volte al secondo una fotoreazione il cui primo evento è concluso ...
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Fatica
Francesco Figura
Giancarlo Urbinati
Sebastiano Bagnara
La fatica (dal latino fatigo, "mi stanco"), o astenia (dal greco ἀσθένεια, "debolezza", composto di ἀ- privativo e σθένος, "forza"), è [...] i quali vi è la misura della frequenza di fusione del lampeggiamento: questa indica lo stato di eccitabilità della retina e dei centri nervosi che sono implicati nella visione. Lo stato di affaticamento si manifesta con una riduzione della frequenza ...
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neurone
Antonino Cattaneo
I neuroni sono cellule fondamentali per la funzione del tessuto nervoso, specializzate nella comunicazione intra- e intercellulare mediante segnali elettrici lungo i loro prolungamenti [...] ’arborizzazione dendritica, sia per ciò che concerne l’assone. Infatti, alcuni tipi di n., come le cellule amacrine della retina, sono del tutto privi di assone, mentre altri, che costituiscono la numerosissima popolazione di n. a circuito locale, o ...
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retina
rètina (ant. retìna) s. f. [dal lat. mediev. retina, der. di rete «rete» (per i vasi sanguiferi che vi s’intrecciano), termine introdotto dal medico arabo Costantino Africano († 1087), propriam. come agg. (e con pron. piana), tunica...