L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] un processo che contrassegnerà tutto il Medioevo con fasi alterne.
Alto Medioevo. Nella seconda metà del 5° sec. il centro degli studi retorici si sposta verso la Gallia, dove la r. ha nuovo impulso e domina, nel contenuto e nella forma, lo stile di ...
Leggi Tutto
ORATORIA
Gino FUNAIOLI
Cesare GIARRATANO
*
. Antichità classica. - Grecia. - Popoli riccamente dotati che ebbero intensità e libertà di vita politica, quale il greco o l'attico e il romano della progredita [...] , era figlio del sofista Sofilo. E c'è chi vorrebbe anche ricollegare le parti di cui è costituita l'orazione sua col sistema retorico del sofista Trasimaco calcedonio, il quale forse fu in Atene già prima di Gorgia, e cioè del 427 a. C., e v'insegnò ...
Leggi Tutto
conversio
Francesco Tateo
. Con questo termine i latini indicavano lo schema retorico consistente nel ripetere la stessa parola alla fine di una serie di ‛ cola ' (generalmente tre): Herenn. IV 13 " [...] litanica. L'esempio biblico, più che quello classico, suggerì l'uso della c. negli scrittori cristiani, mentre i retori continuarono a classificarla, sulla base della definizione della Rhetorica ad Herennium, fra le figure riguardanti la prosa. Alla ...
Leggi Tutto
PRISCIANO di Cesarea
Fausto GHISALBERTI
Grammatico latino della fine del sec. V, nato a Cesarea nella Mauritania. Poco sappiamo della sua vita. Frequentò la scuola di Teoctisto, e insegnò lingua latina [...] esposizione della grammatica latina, per cui P. stesso dichiara nella prefazione di aver fatto proprî gl'insegnamenti dei retori greci Erodiano e Apollonio Discolo, ma accresciuti dei risultati dell'indagine dei grammatici latini.
Ogni libro della ...
Leggi Tutto
. Il principe dei poeti erotici indiani, della cui vita e del cui tempo nulla si conosce. Fu, per quanto si può presumere da dati diversi, originario del Kashmir e di non molto posteriore a Kālidāsa (v.), [...] sottilissime sfumature e suggeriti da una fantasia erotica sorprendente. Tali strofe assursero a grande celebrità e vennero citate dai retori a modello del genere. Una leggenda identificò Amaru col grande filosofo vedantino Śankara del sec. VIII-IX d ...
Leggi Tutto
paronomasia
Francesco Tateo
Termine della retorica greca, che designa la figura conosciuta dai Latini come ‛ adnominatio ', e consistente nell'accostare due o più vocaboli di suono simile o perché risalenti [...] 36 abbia a sua volta suggerito un neologismo (vime... divima).
Il De vulg. Eloq. e le epistole, per l'impianto fortemente retorico della loro prosa, accolgono in gran quantità la p. fra gli ornamenti dello stile. Basterà per il De vulg. Eloq. citare ...
Leggi Tutto
Vedi BAIA dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
BAIA (Baiae)
M. Napoli
Città sita in una piccola insenatura tra Pozzuoli e Capo Miseno; godette di grande celebrità nell'antichità, per l'abbondanza e la salubrità [...] Alessandro Severo, da Claudio a Caracalla, si svolgono a B. e nelle sue maestose e celebrate terme. Storici e scienziati, retori e poeti l'hanno ricordata o celebrata e hanno ricordato o condannato la dissoluta vita che ivi si conduceva nella ricca ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le dispute eucaristiche
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Già a partire dall’età carolingia, l’intelligenza spirituale [...] Damiani
Fede e dialettica
Epistola de divina omnipotentia
Di certo, quel che si deduce dagli argomenti dei dialettici o dei retori non lo si potrebbe applicare tale e quale ai misteri della potenza divina; che non si ostinino dunque ad introdurre ...
Leggi Tutto
DIKE (Δίκη)
L. Rocchetti
È la personificazione della Giustizia, figlia di Zeus e Themis come Eunomia e Eirene (Hesiod., Theog., 901; Pind., Ol., xiii, 6). Eschilo la dice raffigurata sullo scudo di Polinice [...] la bellezza di D. accentuando la deformità e la bruttezza di Adikia. Sappiamo che i pittori, come i più antichi retori, raffigurano D. sotto aspetto giovanile, con sguardo acuto e cupo (Chrysippos, Περὶ καλοῦ καὶ ἡδονῆς, ι, in Gell., Noct. Att ...
Leggi Tutto
metafora
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nell'usare in luogo del vocabolo proprio un vocabolo diverso attinto ad altro campo semantico. Il trasferimento del vocabolo da un campo a un altro [...] " ab inanimali ad inanimale ", " ab inanimali ad animale ", " ab animali ad inanimale ".
La m. assume in D., fra le figure retoriche, un posto privilegiato, sia per essere enormemente profusa, sia per il fatto di costituire uno dei punti di forza del ...
Leggi Tutto
retore
rètore s. m. [dal lat. rhetor -ŏris, gr. ῥήτωρ -ορος]. – Presso gli antichi Greci, nome con cui si indicavano gli oratori e i maestri di eloquenza (e in questo senso il termine si usa ancora con preciso riferimento al mondo greco-romano)....
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...