La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Cinematica
Hélène Bellosta
Cinematica
Sebbene la cinematica si configuri come scienza solamente molto più tardi, alcuni [...] esso non può essere né "l'inizio" del movimento né la sua "fine" poiché la retta HE interseca il piano P in G, che è distinto da A e C, punti che poiché la lunghezza IK (rispettivamente JL) tende all'infinito quando il punto I (rispettivamente J) si ...
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MASCHERONI, Lorenzo
Luigi Pepe
– Primo di quattro figli, nacque a Castagneta, frazione di Bergamo, il 13 maggio 1750 da Giovanni Paolo e da Maria Ceribelli.
Il padre, discendente da una modesta famiglia [...] dal logaritmo del più grande di tali numeri, all’infinito, per una costante. Tornando sull’argomento molti anni le radici dei numeri interi fino a dieci; dati due punti di una retta e due punti di un’altra trovare il punto in cui esse si tagliano ...
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architettura e matematica
architettura e matematica Dal Partenone agli acquedotti romani, dalle cattedrali gotiche alle chiese barocche, dall’art nouveau al postmoderno: da sempre la matematica ha messo [...] parti che si corrispondono specularmente rispetto a un punto, a una retta o a un piano. In questa accezione è presente, per novità di queste curve aperte che hanno un punto all’infinito, sono di grande stabilità e resistenza alle sollecitazioni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Cinquecento l’ars combinatoria di Lullo e le speculazioni cabalistiche di origine ebraica [...] sino all’infinito i concetti.
Anche la visione cosmologica di Giordano Bruno implica un universo infinito, di trasmesse ai mortali in modo che potessero essere generate da punti, rette e circoli, disposti secondo un’arte che egli definisce come ...
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Le interrogative indirette sono frasi subordinate che hanno la forma di una domanda che non è autonoma, come quella veicolata dalle ➔ interrogative dirette (1), ma dipende da un verbo (2-3), un aggettivo [...] 65) e (66); al condizionale, come in (67), (68) e (69); all’infinito presente, come in (70), (71) e (72):
(62) mi domando che b. chi sia stato, non te lo dico
(d) se è retta da un verbo di percezione in forma affermativa, l’interrogativa indiretta ha ...
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Le frasi oggettive (dette anche semplicemente oggettive) sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ sintassi, ➔ subordinate, frasi) corrispondenti al complemento oggetto (1) del verbo della frase reggente [...] 57; che ha equivalenti in tutte le lingue romanze); l’implicita all’infinito può essere introdotta sia da di (58) sia da una marca )» (Rohlfs 1969: 99).
Nei dialetti meridionali l’infinitiva retta dai verbi di percezione può essere introdotta da di, a ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] (piede, pugno); i miei, i tuoi (genitori), la retta, la curva (linea), la destra, la sinistra (parte , 27)
Il latino sviluppa anche un possessivo (o dimostrativo) davanti all’infinito, per probabile influsso del greco: hoc [o ipsum] tuum amare ...
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reti neurali
Paolo Del Giudice
Le reti neurali sono modelli matematici definiti da molte semplici unità di elaborazione (neuroni), connesse tra loro (sinapsi); le modificazioni delle sinapsi determinano [...] -output definisce un iperpiano (N‒1)-dimensionale (una retta per N=2, un piano per N=3, ecc lt;2, quasi tutte (la frazione di regole non imparabili tende a 0 se N tende all’infinito, per M/N costante); se M/N>2, quasi nessuna (la frazione di regole ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] inserimento di tratti integralmente dialettali, dall’articolo all’infinito apocopato (viene a mangià anche ’o pronominale come voglio bene la famiglia mia), non lo dare retta «non dargli ascolto».
La costruzione transitiva è un ipercorrettismo che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La distruzione degli ebrei d’Europa ha generato riflessioni sulla rappresentabilità [...] nei minimi dettagli, fatta di moduli urbani estensibili all’infinito. Una città industriale che produce annientamento. Beuys non osserva chiaramente in pianta, in cui la linea retta del vuoto attraversa la linea spezzata che Libeskind ottiene ...
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infinito
agg. e s. m. [dal lat. infinitus, comp. di in-2 e finitus, part. pass. di finire «limitare»]. – 1. agg. a. Che non ha principio né fine; che non ha limiti: il tempo i.; lo spazio i.; la misericordia di Dio è i.; i. silenzio (Leopardi)....
retta3
rètta3 s. f. [femm. sostantivato di retto2]. – In geometria, ente fondamentale, in genere assunto come primitivo nelle trattazioni assiomatiche, per il quale valgono alcune proprietà tipiche: per due punti distinti A e B (nel piano...