Giovanni II
Maria Cristina Pennacchio
Di G. non si conoscono né la data né il luogo di nascita, ma secondo il Liber pontificalis era di famiglia romana, figlio di un tale Proietto. Durante il suo pontificato, [...] che proviene dal monastero degli acemeti, con i suoi seguaci, e abbiamo tentato di ricondurli con argomenti apostolici alla retta fede e richiamarli all'ovile del Signore come pecore che andavano errando"), ma che, scontratosi con la loro ostinazione ...
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AMBROGIO
Margherita Giuliana Bertolini
Proveniente dalla potente famiglia, forse vassalla del vescovato, dei signori di Mozzo, località situata all'estrema propaggine occidentale dei colli di Bergamo, [...] ,e nella "plenitudo bonorum" di cui, per testimonianza dello stesso Mosè, era ornato Ambrogio, perché la diocesi potesse essere retta con mano ferma, ed in essa i canonici di S. Vincenzo potessero conservare il predominio fin'allora esercitato.
Vari ...
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Teologo modernista (Dublino 1861 - Storrington, Sussex, 1909). Reso famoso, tra l'altro, dalla sua adesione al movimento modernista, incentrò la sua speculazione sul senso della presenza di Dio nella "Chiesa" [...] religiose di T. si organizzano attorno al vivo senso della presenza di Dio nella "Chiesa", intesa come società di fedeli retta da una stessa esperienza del divino (lex orandi) che via via si trascrive in formulazioni dogmatiche (lex credendi): queste ...
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VESCOVO
Pietro PISANI
Guido BONOLIS
Alberto BALDINI
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. Episcopato (dal greco ἐπισκοπεῖν; lat. superintendere) è vocabolo corrispondente all'italiano soprintendenza o ispettorato, e significa nella [...] sedi è Gerusalemme, con a capo l'apostolo S. Giacomo; quindi Antiochia, cui S. Pietro diede per vescovo Evedo; poi Roma, retta da Pietro e poi affidata a Lino, successore di Pietro nel primato; infine Alessandria, il cui primo pastore fu S. Marco. E ...
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ZAIDITI
Carlo Alfonso Nallino
. Sono i seguaci della più moderata fra le sette musulmane sciite, cioè di quella che prende il nome dal suo iniziatore Zaid ibn ‛Alī Zain al-‛Ābidīn (v.) e che oggi sopravvive [...] delle altre sette sciite, ripudiando la teoria dell'imām infallibile, impeccabile, sovrano per esclusiva volontà divina, discendente in linea retta da al-Ḥusain, secondo una successione che ad un tratto si arresta visibilmente per dar luogo all'imām ...
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Eresia, arianesimo e dottrina trinitaria
Manlio Simonetti
In quanto capo della Chiesa, Costantino ebbe a occuparsi di due eresie in ambito cristiano, il donatismo e l’arianesimo. Mentre la crisi donatista [...] dal significato originario di ‘universale’ viene a significare ‘cattolica’ nel senso attuale del termine, cioè Chiesa che pratica retta fede e dottrina, in contrasto con fede e dottrina eretiche.
Eresia ed eretici
La parola αἵρεσις nel greco comune ...
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GERLANNO
François Bougard
Non conosciamo il luogo e la data di nascita di G.; di lui sappiamo quanto ci riferiscono i Miracula sancti Columbani (opera di un anonimo monaco di Bobbio, indirizzata al [...] cancelliere del "Regnum Italiae" succedendo nella carica a un Sigefredo (anch'egli originario del Regno di Arles) che l'aveva retta dal 926, come si evince dalle formule di corroboratio dei praecepta di Ugo di Provenza. Nella sua attività G. appare ...
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Religione
Carlo Rocchetta
Il concetto di religione non può essere definito astrattamente, al di fuori di una posizione culturale storicamente determinata e di un riferimento a specifiche formazioni [...] , e rimanda a otto sentieri, connotati dalla rettitudine (retto intendere, retta risoluzione, retto parlare, retto agire, retto sostentarsi, retto sforzo, retta meditazione, retta concentrazione), raggruppabili secondo tre tappe essenziali che sono ...
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BIAGIO da Leonessa
Terenzio Sartore
Originario di Leonessa (Rieti), entrò nell'Ordine dei frati minori. Nulla sappiamo del periodo della sua vita che precede la consacrazione a vescovo di Vicenza, compiuta [...] e la cui mancanza il Lippens (1937, pp. 7 s.) spiega con il fatto che B. dipendeva probabilmente dalla provincia di Penne, retta da Biagio da Murro, un partigiano di Michele da Cesena, che lo stesso Benedetto XII aveva, nel novembre 1335, posto sotto ...
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DELLA TERZA, Andrea
Abele L. Redigonda
Ricordato nella cronaca del convento domenicano di Orvieto con l'appellativo "de Tertia", il D. apparteneva con tutta probabilità a una famiglia orvietana attestata [...] Tivoli.
Nel 1315 partì missionario per il Vicino Oriente, ove stava formandosi la Società o Congregazione dei frati peregrinanti, retta da un suo confratello umbro, Franco da Perugia, che nel 1318 lasciò la carica di vicario generale perché promosso ...
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retta1
rètta1 s. f. [forse lat. arrecta (auris) «(orecchio) rizzato, teso»]. – Nell’espressione dare r. a qualcuno, prestargli ascolto, attenzione; lasciarsi persuadere da lui; seguirne gli ammonimenti, i consigli: quando verrà da te, dàgli...
retta2
rètta2 s. f. [prob. femm. di retto2, per significare una somma concordata come giusta, o meno prob. di retto1, part. pass. di reggere (in quanto serve a reggersi in vita)]. – Somma fissa che si deve pagare, per lo più mensilmente, per...