Trasposizione
Antonio Costa
Fin dalle sue origini il cinema ha fatto ampio ricorso al repertorio di testi letterari (romanzi, drammi, commedie, fiabe), prima di tutto per trarne ispirazione, ma anche [...] Mario Caserini, ripreso nel 1958 da Sergio Grieco, a Il conte Ugolino (1909) di Giovanni Pastrone, ripreso poi nel 1949 da RiccardoFreda, ma anche vere e proprie parodie, da Maciste all'inferno (1926) di Guido Brignone a Totò all'inferno (1955) di ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] .In quegli anni non mancarono tuttavia altre voci soliste, come quelle sensibili allo stile statunitense: il brillante RiccardoFreda (Vedi Napoli… e poi muori!, 1952; Beatrice Cenci, 1956) e il raffinato Vittorio Cottafavi (Traviata '53, 1953 ...
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Avventura, cinema d'
Jean-Loup Bourget
Sin dalle origini, il c. d'a. ha potuto contare, per rivolgersi all'immaginazione degli spettatori, su una riserva inesauribile, costituita dagli antichi miti, [...] compaiono lo stesso eclettismo, la stessa combina-zione eterogenea di stili architettonici e di prodigi: Maciste all'inferno di RiccardoFreda (1962), dove si passa dalla Scozia del 17° sec. all'Inferno di Dante, Maciste contro il vampiro di Giacomo ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] vi fu una straordinaria, per quanto misconosciuta, piccola era dell'orrore, che prese avvio con il lavoro di RiccardoFreda (I vampiri, 1957 e L'orribile segreto del dottor Hichcock, 1962), che ricevette notevoli apprezzamenti dalla critica francese ...
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PANELLI, Paolo
Guido Di Palma
PANELLI, Paolo. – Nacque a Roma il 15 luglio 1925 da Francesco e da Odetta Pollini.
Frequentò l’istituto magistrale Oriani a Roma e, a causa delle vicende belliche, conseguì [...] passi nel cinema e nella rivista, naturali ricetti dei caratteristi-macchiettisti, con delle particine nei film Guarany di RiccardoFreda e Arrivederci papà di Camillo Mastrocinque, e in teatro con Naso lungo e gambe corte (dove intrecciò un’amicizia ...
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TARANTO, Nino
Maria Rossetti
(Antonio Eduardo). – Nacque a Napoli al vico Carbonari nel quartiere Pendino il 28 agosto 1907, registrato con il nome di Antonio Eduardo. Terzogenito di nove figli di [...] del dopoguerra il comico si affermò come il massimo esponente del cinema di rivista: da Tutta la città canta (1945, di RiccardoFreda), a Il barone Carlo Mazza (1948, di Guido Brignone) con Silvana Pampanini, fino a I pompieri di Viggiù (1949, di ...
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Peplum
Stefano Della Casa
L'antichità greco-romana aveva affascinato fin dagli albori del cinema i produttori e tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio dei Sessanta il massiccio investimento di [...] quale si trovavano addirittura riferimenti al nazismo; RiccardoFreda (Maciste all'inferno, 1962), Sergio altri film; e lo stesso avvenne per alcune scene gladiatorie girate da Freda per il film Solo contro Roma (1962) di Herbert Wise (Luciano ...
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Lux Film
Gaia Marotta
Società cinematografica di produzione e di distribuzione, fondata a Torino il 21 febbraio 1934 dall'imprenditore Riccardo Gualino con il nome di Compagnia italiana cinematografica [...] realizzati con Carlo Ponti e Dino De Laurentiis film storici e leggendari quali Attila di Pietro Francisci, Teodora di RiccardoFreda, Ulisse di Camerini, e Senso di Visconti, tutti del 1954. Da quel momento, tuttavia, cominciò il lento declino della ...
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Maciste all'inferno
Vittorio Martinelli
(Italia 1925, 1926, bianco e nero/colorato, 108m a 20 fps); regia: Guido Brignone; produzione: Fert-Pittaluga; soggetto: Fantasio [Riccardo Artuffo]; fotografia: [...] , va ricordato un film del 1962 dallo stesso titolo ‒ ma la storia è completamente diversa ‒ diretto da RiccardoFreda, il quale utilizzò le grotte di Castellana, opportunamente affumicate, per simulare gli antri infernali. Più interessante, e ...
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Catene
Stefano Della Casa
(Italia 1949, 1950, bianco e nero, 86m); regia: Raffaello Matarazzo; produzione: Labor/Titanus; soggetto: Libero Bovio, Gaspare Di Majo; sceneggiatura: Aldo De Benedetti, Nicola [...] nel mondo del cinema sembra la parodia del mito dell'attore preso dalla strada proprio del neorealismo (fu scelto da RiccardoFreda per il cast dei Miserabili nel 1947 in sostituzione di Rossano Brazzi, dopo che il regista lo aveva notato mentre ...
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