COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] scientifica del galileismo, era filosoficamente un cartesiano, capace quindi di suggerire un fondamento epistemologico , vendendo la copia ad un conoscente inglese). Forse è da riferirsi a questi anni anche la lettura del manoscritto della Vita del ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] il L. abbia conseguito la laurea: di certo non fa riferimento a essa tutte le volte che produce i suoi titoli al di sostanza il L. vedeva "un progresso immenso sul dualismo cartesiano" e "una vittoria completa sopra ogni presupposto di trascendenza" ...
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BREME, Ludovico Pietro Arborio Gattinara dei conti di Sartirana dei marchesi di
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Torino nel giugno 1780 (non 1781) da Ludovico Giuseppe e da Marianna Dal Pozzo dei principi [...] .
L'abate poitrinaire (che aveva trasformato il cartesiano "Cogito ergo sum" nel suo "soffro adunque " che era contenuto in un articolo di E. Visconti.
Con riferimento alle varie interpretazioni date ai termini "conciliatore" e conciliazione, l' ...
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CARLI, Guido
Paolo Savona
Nacque a Brescia il 28 marzo 1914 da Filippo e da Egina Chiaretti.
Il padre, sociologo ed economista, esponente di primo piano del movimento nazionalista, fu per oltre vent’anni [...] USA come moneta per gli scambi mondiali e metro di riferimento dei cambi, aprendo la strada alla dichiarazione di non graduale e costante. Tutto il resto non esiste. L’io cartesiano, solipsistico, del monetarista vive in un vuoto di storia e ...
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CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] sconosciuta della materia; la discussione e le obiezioni critiche al Traité du beau del cartesiano De Crousaz; l'inizio, secondo quanto riferisce il biografo Toaldo, della corrispondenza con Christian Wolff di prevalente argomento leibnizano; ed è ...
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CALOPRESE (Caroprese, Caropreso, Calopreso), Gregorio
Amedeo Quondam
Nato a Scalea (Cosenza) nel 1654, mostrò ben presto eccezionali doti d'ingegno, che convinsero i suoi genitori ad inviarlo a Napoli [...] dell'esperienza intellettuale del C. da un ambito strettamente cartesiano a una più vasta considerazione dei suoi rapporti con la in prospettiva idealistica, ma necessita di un corretto riferimento all'ambito complessivo dell'uso di tale nozione ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] "scuola" del cugino Gregorio Caloprese, il cui indirizzo cartesiano fu di grande stimolo nella sua formazione culturale. Il , facendo della figura di Omero il costante puntodi riferimento.
Gli Opuscula (Specimen prisci iuris, De conversione ...
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LAMI, Giovanni
Maria Pia Paoli
Nacque a Santa Croce sull'Arno l'8 nov. 1697 da Benedetto e da Chiara Stella Baldacci. Il padre, proveniente da un'agiata famiglia di commercianti di carni e di proprietari [...] stima fondato sulla reciproca adesione al razionalismo cartesiano e all'impiego delle cosiddette "scienze ausiliarie e di Violante di Baviera aveva fatto un punto di riferimento privilegiato.
Oberato dall'attività di autore, redattore, stampatore e ...
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GIMMA, Giacinto
Cesare Preti
Nacque a Bari il 12 marzo 1668 da Giovanni e Antonia Catalano. Di origini modeste - il padre era calzolaio - perse la madre e due sorelle quando era ancora in giovane età, [...] personalità di prestigio, tra le quali F. Redi. Il particolare, riferito dal Maurodinoia (Breve ristretto…, p. 362), potrebbe indicare una qualche fabulosis, De fabulosis animalibus), è schiettamente cartesiano, e proclama il rifiuto delle "cause ...
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CARAMUEL LOBKOWICZ, Juan (Giovanni)
Augusto De Ferrari
Nacque a Madrid il 23 maggio 1606 da Lorenzo e da Caterina Frisse Lobkowicz, discendente da una famiglia imparentata con la casa reale danese e [...] posizione filosofica, del rapporto col pensiero cartesiano (soprattutto nel periodo napoletano) e dell e piena di cose indigeste; ed è ancora del 1862 un riferimento critico nell'introduzione ai Lavori e progetti di valenti architetti moderni (Milano ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
riferimento
riferiménto s. m. [der. di riferire2]. – La azione di riferire, il fatto di venire riferito, e il modo o il mezzo stesso con cui si attuano, soprattutto nei seguenti sign. e usi: 1. Rimando, rinvio a persona o a cosa diversa, ad...