Lutero e il luteranesimo
Paolo Ricca
La fine dell’unità religiosa della Chiesa d’Occidente
Martin Lutero era un monaco tedesco che nella prima metà del 16° secolo, a cavallo tra il Medioevo e l’età [...] ’unità della Chiesa d’Occidente, ma non poterono impedire alla Riforma di farsi strada tanto fra il popolo quanto fra teologi e si richiamano a Lutero e che oggi sono unite nella Federazione luterana mondiale, creata nel 1947. La base della loro fede ...
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Adriano Florensz o Florisz (Utrecht 1459 - Roma 1523), fu educato presso i Fratelli della vita comune; teologo, rettore dell'università di Lovanio, fu precettore, fino al 1515, del principe Carlo, il futuro [...] disciplinare. Fallì nel suo intervento alla dieta di Norimberga (1522-23), dove cercò di arginare la Riformaluterana. Fautore di un'intesa fra le potenze cattoliche contro il pericolo turco (Rodi cadde il 25 dic. 1522), dovette partecipare alla ...
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Umanista e riformatore (Bretten, Basso Palatinato, 1497 - Wittenberg 1560), si educò sotto l'influenza del prozio G. Reuchlin. Nel 1509 fu all'univ. di Heidelberg, nel 1512 a Tubinga ove divenne (1514) [...] a recarsi al Concilio di Trento per il quale aveva redatto una Confessio saxonica. Nel quadro della Riformaluterana M. si preoccupò inoltre di sviluppare una serie di posizioni filosofiche, collegate per molti versi alla filosofia aristotelica ...
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Figlio (Urach 1515 - Stoccarda 1568) di Ulrico, quando questi fu cacciato, fu allevato presso l'imp. Ferdinando, che poi (Passavia, 1552) gli cedeva tutti i suoi diritti sul ducato. Introdusse nel suo [...] dominio la Riformaluterana, per la quale si adoperò molto. Notevole anche per interessi culturali e per aver promosso, nel suo ducato, l'agricoltura e il commercio. ...
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Frate domenicano (Ferrara 1452 - Firenze 1498), di famiglia originaria di Padova, figlio di Niccolò Savonarola e di Elena Bonaccorsi. Fu educato fin dalla sua prima giovinezza dal nonno Michele (v.), un [...] ; l'assunzione di S. a simbolo di libertà repubblicana, e più tardi la sua trasfigurazione a precursore della riformaluterana, o a eroe del neoguelfismo, o a profeta della conciliazione tra religione e scienza, sono interpretazioni unilaterali di ...
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Storico e teologo luterano (Dorpat 1851 - Heidelberg 1930). Ispiratore del "protestantesimo liberale", concepì la storia del cristianesimo come una progressiva depauperazione del messaggio evangelico primitivo, [...] antigiudaico e antilegalistico presentò, nell'ultima delle sue opere maggiori (Marcion, 1921), quasi come un'anticipazione della riformaluterana. Una delle sue opere di maggiore impegno, il Lehrbuch der Dogmengeschichte ("Storia dei dogmi", 3 voll ...
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Famiglia nobile tedesca; così chiamata dal castello omonimo, costruito (fine sec. 11º) da Adolfo I von Sandersleben, investito della contea da Corrado II, lungo il fiume Weser, non lontano da Rinteln, [...] Adolfo VIII: suo erede fu il nipote Cristiano I, re di Danimarca. Le linee collaterali, sorte nel 1273, aderirono alla riformaluterana e si estinsero (1640) con Ottone VII. I loro possedimenti passarono a Filippo conte di Lippe (1601-1681), fratello ...
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Terzogenito (Ansbach 1490 - Tapiau 1568) di Federico il Vecchio, margravio di Ansbach e Bayreuth, e cugino dell'elettore Gioacchino I di Brandeburgo, eletto (1510) gran maestro dell'Ordine Teutonico, combatté [...] contro i Polacchi. Recatosi in Germania per chiedere aiuti, aderì, in un primo tempo nascostamente (1522-23), alla Riformaluterana, che introdusse e diffuse in Prussia. Nel 1525, deposto il gran magistero dell'Ordine, si fece riconoscere duca di ...
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Uno dei fondatori della Chiesa anglicana (Buden, Devonshire, 1522 - Monkton, Farleigh, 1571); fautore della Riformaluterana, ritornò poi al cattolicesimo durante il regno della regina Maria (1554); ma [...] presto aderì nuovamente alla Riforma lasciando l'Inghilterra per Francoforte e Strasburgo. Rientrato in Inghilterra sotto Elisabetta, fu creato vescovo di Salisbury. Nel 1562 scrisse l'Apologia Ecclesiae Anglicanae (1562), la prima esposizione ...
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Diacono, tipografo ed editore di testi religiosi romeni, svolse la sua attività a Braşov e a Târgovişte nella seconda metà del sec. 16º. Le pubblicazioni da lui edite vanno dal Catechismo del 1559 all'Evangelo [...] commentato del 1581 e sono ispirate ai tentativi di diffondere la Riformaluterana fra i Romeni. Grazie alla sua opera, che conobbe subito una larga diffusione, il valacco diventò la lingua letteraria dei Romeni. ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...