luteranésimo Corpo delle dottrine predicate da M. Lutero e dai suoi seguaci. Fuori dai paesi di lingua tedesca, è detto l. l'insieme delle Chiese professanti tali dottrine. I loro aderenti, detti in Italia [...] e altrove luterani, si designano tuttavia ufficialmente come evangelici, in opposizione ai riformati (calvinisti), agli anglicani e ad altre confessioni.
La dottrina
Il l. fu ufficialmente riconosciuto con la Pace di Augusta del 1555 ed ebbe rapida ...
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Adriano Florensz o Florisz (Utrecht 1459 - Roma 1523), fu educato presso i Fratelli della vita comune; teologo, rettore dell'università di Lovanio, fu precettore, fino al 1515, del principe Carlo, il futuro [...] disciplinare. Fallì nel suo intervento alla dieta di Norimberga (1522-23), dove cercò di arginare la Riformaluterana. Fautore di un'intesa fra le potenze cattoliche contro il pericolo turco (Rodi cadde il 25 dic. 1522), dovette partecipare alla ...
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Umanista e riformatore (Bretten, Basso Palatinato, 1497 - Wittenberg 1560), si educò sotto l'influenza del prozio G. Reuchlin. Nel 1509 fu all'univ. di Heidelberg, nel 1512 a Tubinga ove divenne (1514) [...] a recarsi al Concilio di Trento per il quale aveva redatto una Confessio saxonica. Nel quadro della Riformaluterana M. si preoccupò inoltre di sviluppare una serie di posizioni filosofiche, collegate per molti versi alla filosofia aristotelica ...
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Musica
Spettacolo, detto anche melodramma, in cui l’azione teatrale si sviluppa attraverso la musica e il canto. Pur assumendo denominazioni diverse a seconda di argomento (o. buffa, o. seria), epoca e [...] ora l’assoluta necessità della fede.
L’equilibrio tra fede e o. fu mantenuto dalla teologia cattolica, mentre la riformaluterana, insistendo sull’assoluta incapacità per l’uomo peccatore di compiere o. buone, negò al libero arbitrio ogni possibilità ...
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Frate domenicano (Ferrara 1452 - Firenze 1498), di famiglia originaria di Padova, figlio di Niccolò Savonarola e di Elena Bonaccorsi. Fu educato fin dalla sua prima giovinezza dal nonno Michele (v.), un [...] ; l'assunzione di S. a simbolo di libertà repubblicana, e più tardi la sua trasfigurazione a precursore della riformaluterana, o a eroe del neoguelfismo, o a profeta della conciliazione tra religione e scienza, sono interpretazioni unilaterali di ...
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Storico e teologo luterano (Dorpat 1851 - Heidelberg 1930). Ispiratore del "protestantesimo liberale", concepì la storia del cristianesimo come una progressiva depauperazione del messaggio evangelico primitivo, [...] antigiudaico e antilegalistico presentò, nell'ultima delle sue opere maggiori (Marcion, 1921), quasi come un'anticipazione della riformaluterana. Una delle sue opere di maggiore impegno, il Lehrbuch der Dogmengeschichte ("Storia dei dogmi", 3 voll ...
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Uno dei fondatori della Chiesa anglicana (Buden, Devonshire, 1522 - Monkton, Farleigh, 1571); fautore della Riformaluterana, ritornò poi al cattolicesimo durante il regno della regina Maria (1554); ma [...] presto aderì nuovamente alla Riforma lasciando l'Inghilterra per Francoforte e Strasburgo. Rientrato in Inghilterra sotto Elisabetta, fu creato vescovo di Salisbury. Nel 1562 scrisse l'Apologia Ecclesiae Anglicanae (1562), la prima esposizione ...
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Diacono, tipografo ed editore di testi religiosi romeni, svolse la sua attività a Braşov e a Târgovişte nella seconda metà del sec. 16º. Le pubblicazioni da lui edite vanno dal Catechismo del 1559 all'Evangelo [...] commentato del 1581 e sono ispirate ai tentativi di diffondere la Riformaluterana fra i Romeni. Grazie alla sua opera, che conobbe subito una larga diffusione, il valacco diventò la lingua letteraria dei Romeni. ...
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Teologo francescano (Vrana, Dalmazia, 1485 - Mentone 1528); predicatore, combatté la riformaluterana, ma soprattutto i valdesi, essendo stato nominato da Clemente VII inquisitore generale per gli stati [...] sabaudi. Autore di Sermones e di trattati polemici antiprotestanti: Libellus de potestate Summi Pontificis (1523); Conditiones veri pastoris animarum (1523); In lutheranas haereses clypeus catholicae Ecclesiae ...
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Teologo e storico luterano (Tubinga 1866 - Berlino 1926), prof. a Tubinga (1901) e dal 1906 della seconda cattedra di storia ecclesiastica a Berlino, accanto ad A. Harnack. Pubblicò l'edizione critica [...] di s. Epifanio (1915 e 1922), si occupò di patristica latina, greca e bizantina e della Riformaluterana (Gesammelte Aufsätze zur Kirchengeschichte, 3 voll., 1921-28). ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...