Terzo figlio (Wolfenbüttel 1528 - ivi 1589) del duca Enrico il Minore di Brunswick-Wolfenbüttel, con cui venne a contrasto perché favorevole al luteranesimo. Dopo la morte dei due fratelli rinunciò (1554) [...] anno. Salito sul trono (1568), introdusse nel ducato la Riforma con molta tolleranza verso i cattolici; si deve infatti soprattutto da Augusto di Sassonia. Fondò nel 1576 l'università luterana di Helmstedt (soppressa nel 1810). Nel 1582 ereditò parte ...
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Teologo svizzero (Morat 1808 - Zurigo 1888); è il più congeniale e fedele discepolo di F. Schleiermacher. In due opere di grande impostazione, Die Glaubenslehre der evangelisch-reformierten Kirche (1844-47) [...] e Die protestantischen Zentraldogmen (1854-56), dà un'esposizione della dogmatica della Riforma non più rielaborata da un secolo: confessione luterana e riformata devono integrarsi a vicenda; quella rappresenta la protesta contro il giudaismo, questa ...
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Teologo luterano (Jena 1590 - Erfurt 1642). Prof. (1616) al Gymnasium Casimirianum di Coburgo, poi (1639) all'univ. di Erfurt, tentò una riforma della teologia luterana sulla base della metafisica aristotelica [...] combinata con quella di P. Ramo. Predicatore efficace e rigoroso moralista, i suoi scritti (Tuba novissima, 1626; Vom himmlichen Jerusalem, 1627; Das höllische Sodoma, 1630; Das jüngste Gericht, 1632) ...
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Nella cristologia luterana, quelle operazioni di Gesù Cristo che sono da ascrivere a entrambe le nature, la divina e l’umana, senza distinguere tra esse, cooperanti ciascuna secondo le sue proprietà. Il [...] genus apotelesmaticum (con l’idiomaticum e l’auchematicum o maiestaticum) è uno dei tre generi in cui, nelle controversie tra seguaci della Riforma o anche nella Formula di concordia (1577), venne suddivisa la comunicazione degli idiomi. ...
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POLE, Reginald de la
Nacque nel marzo 1500 a Stourton Castle (Staffordshire), da sir Richard e da Margherita, figlia di Giorgio Plantageneto duca di Clarence, fratello di Riccardo III. Era dunque di [...] nel nuovo clima della curia romana, un clima non più favorevole al riformismo moderato e ai desiderî di conciliazione alla Contarini, proprio l'amicizia con la poetessa, sospetta di eresia luterana, doveva contribuire a porre il P. in una luce dubbia ...
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OLANDA
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jan-Pieter Marie LAURENS de VRIES
Pino FORTINI
Adriano H. LUIJDJENS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Carlo TAGLIAVINI
Gerard [...] la metà dei membri dev'essere rinnovata. Con la riforma del 1917 sono cadute le ultime limitazioni all'eleggibilità per loro stessi diritti godevano i Valloni. Le altre sette, luterani, anabattisti, mennoniti come pure i cattolici e gli ebrei erano ...
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SOCINI, Lelio e Fausto
Delio CANTIMORI
Erano rispettivamente figlio e nipote del giurista Mariano. Per la storia del movimento riformatore italiano essi hanno poca importanza. Ma grande ne hanno come [...] (che seppero scindere la solidarietà protestante anticattolica e spesso seppero fare agire contro i sociniani i luterani e i riformati), si concluse con la distruzione del centro culturale di Rakow. I sociniani cercarono di risollevarsi: rifondarono ...
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WÜRTTEMBERG (A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Carlo ANTONI
È uno dei principali Länder della Germania, al 3° posto per estensione e al 4° per numero d'abitanti, con 19.507 kmq. di superficie (pari al [...] Germania del sudovest, tra le grandi città passate alla Riforma, anche un protestantesimo territoriale, la cui professione di fede rappresentava un anello intermedio tra la confessione luterana e quella zwingliana. Dopo varie traversie subite dal ...
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VALDESI
Mario Niccoli
. Una leggenda - già diffusa nelle valli valdesi (Alpi Cozie) verso la fine del Medioevo e quasi concordemente accolta dagli storici valdesi fino alla metà del secolo XIX - vuole [...] tranquillità.
In questo periodo - anteriore all'adesione dei Valdesi alla Riforma - non si può parlare di vere e proprie comunità Valdesi valdesi che nel 1820 vennero incorporate nella Chiesa luterana tedesca.
Scoppiata la guerra di successione di ...
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HUS, Jan (Giovanni)
Giovanni Maver
Nacque nel 1369 a Husinec presso Prachatice nella Boemia meridionale.
La data di nascita non è del tutto sicura. Essa ha tuttavia il suffragio della tradizione secondo [...] se si pensa, fra l'altro, al posto cospicuo che il Lied religioso occupa nella chiesa luterana. Veramente geniale infine è la sua riforma dell'ortografia cèca fissata nel trattato De ortographia bohemica (1406?). Per ogni suono sconosciuto al latino ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...