luteranésimo Corpo delle dottrine predicate da M. Lutero e dai suoi seguaci. Fuori dai paesi di lingua tedesca, è detto l. l'insieme delle Chiese professanti tali dottrine. I loro aderenti, detti in Italia [...] e altrove luterani, si designano tuttavia ufficialmente come evangelici, in opposizione ai riformati (calvinisti), agli anglicani e ad altre confessioni.
La dottrina
Il l. fu ufficialmente riconosciuto con la Pace di Augusta del 1555 ed ebbe rapida ...
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Musica
Spettacolo, detto anche melodramma, in cui l’azione teatrale si sviluppa attraverso la musica e il canto. Pur assumendo denominazioni diverse a seconda di argomento (o. buffa, o. seria), epoca e [...] ora l’assoluta necessità della fede.
L’equilibrio tra fede e o. fu mantenuto dalla teologia cattolica, mentre la riformaluterana, insistendo sull’assoluta incapacità per l’uomo peccatore di compiere o. buone, negò al libero arbitrio ogni possibilità ...
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Frate domenicano (Ferrara 1452 - Firenze 1498), di famiglia originaria di Padova, figlio di Niccolò Savonarola e di Elena Bonaccorsi. Fu educato fin dalla sua prima giovinezza dal nonno Michele (v.), un [...] ; l'assunzione di S. a simbolo di libertà repubblicana, e più tardi la sua trasfigurazione a precursore della riformaluterana, o a eroe del neoguelfismo, o a profeta della conciliazione tra religione e scienza, sono interpretazioni unilaterali di ...
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Storico e teologo luterano (Dorpat 1851 - Heidelberg 1930). Ispiratore del "protestantesimo liberale", concepì la storia del cristianesimo come una progressiva depauperazione del messaggio evangelico primitivo, [...] antigiudaico e antilegalistico presentò, nell'ultima delle sue opere maggiori (Marcion, 1921), quasi come un'anticipazione della riformaluterana. Una delle sue opere di maggiore impegno, il Lehrbuch der Dogmengeschichte ("Storia dei dogmi", 3 voll ...
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ADRIANO VI, papa
Mario Rosa
Adriano Florisz (figlio di Fiorenzo) nacque ad Utrecht il 2 marzo 1459 da Fiorenzo Boeyens, falegname specializzato in costruzioni navali. Mortogli assai presto il padre, [...] con la grave questione delle terre pontificie occupate dagli Estensi, Baglioni, Della Rovere e Malatesta; la lotta contro la riformaluterana che si espandeva rapidamente in Germania con l'appoggio dei principi; il tentativo di giungere alla pace tra ...
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Leone X
Antonio Menniti Ippolito
Un papa principe rinascimentale
Leone X si trovò a operare in una particolare situazione storica, nei primi decenni del 16° secolo, con la Santa Sede schiacciata tra [...] energico e guerriero, ma anche nepotista e incapace di frenare la corruzione della Chiesa, la quale favorì l’affermarsi della Riformaluterana
Il giovane cardinale
Giovanni de’ Medici nacque a Firenze l’11 dicembre 1475 da Lorenzo il Magnifico. A 7 ...
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Cristianesimo e Chiese cristiane
Trutz Rendtorff
Cristianesimo e Chiese: un rapporto complesso
Il termine 'cristianesimo' designa l'insieme delle conseguenze storiche derivate dal sorgere del movimento [...] questa l'eredità più importante lasciata dalla tradizione cattolica romana al cristianesimo dell'età moderna.
La Riformaluterana ha dato un nuovo indirizzo al contenuto spirituale della vocatio, trasferendolo alle attività laiche e alla condizione ...
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COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] e di Lutero, dell'umanesimo ficiniano, con un'eco della predicazione di Savonarola. I motivi però tipici della riformaluterana affioravano nell'accentuazione di certi temi del messaggio di s. Paolo (anche se è possibile riconoscere una maggiore ...
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Melantone, Filippo
Umanista e riformatore tedesco (Bretten, Basso Palatinato, 1497-Wittenberg 1560). Nel 1509 fu all’università di Heidelberg, nel 1512 a Tubinga dove divenne magister artium e si dedicò [...] di mettere in luce gli elementi di intesa con i cattolici e l’ortodossia delle tesi luterane, ma senza successo. Nel quadro della Riformaluterana M. si preoccupò di sviluppare una serie di posizioni teoriche, collegate per molti versi alla filosofia ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] in Italia e in Firenze, non possediamo nessun commento suo sul riformatore tedesco e sul suo movimento. Esiste un positivo giudizio di Francesco Guicciardini sulla Riformaluterana che è di carattere politico e si tiene a rispettosa distanza dal ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...