GHERI (Ghieri, Geri), Filippo
Antonella Giusti
Nacque a Pistoia nel 1520 da Evangelista di Baronto e da Piera di Lorenzo Grifoni.
La famiglia, da poco ascritta alla nobiltà pistoiese, era rappresentata [...] dal marzo al luglio 1541, al difficile confronto con il mondo protestante e al fallimento della politica irenica di Contarini. Rientrato in Italia, Concilio di Trento, in Il Concilio di Trento e la riforma tridentina, Roma 1965, pp. 592 s.; D. Fenlon ...
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GARZADORI (Garzadoro), Coriolano
Stefano Tabacchi
Nacque a Vicenza nel 1543, quarto dei cinque figli di Ottaviano e di Maddalena Scrofa. Apparteneva a un'antica famiglia del patriziato vicentino (insignita [...] il G. riteneva di essere sotterraneamente ostacolato nella sua opera di riforma. Tra il 1595 e il 1596 il G. arrivò così a per difendere i vescovati e le abbazie della zona dalla penetrazione protestante. L'esito di questo memoriale non è noto, ma è ...
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LENTULO (Lentolo), Scipione
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque a Napoli all'inizio del novembre 1525 da Cesare, appartenente a una antica famiglia patrizia. Morto il padre, venne adottato dal nobile campano [...] in un vero e proprio attacco personale al pastore protestante. Il L. nel settembre successivo scrisse inutilmente una 5 giugno 1561, che consentiva l'esercizio pubblico della religione riformata nelle valli, il L. poté ritornare in Piemonte come ...
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CELSI, Mino Gregorio Romolo
Peter G. Bietenholz
Figlio di Giovanni di Mino e di Vittoria di Francesco Tancredi, fu battezzato il 22 sett. 1514 a Siena.
La sua famiglia apparteneva alla nobiltà senese [...] indizio che il Franchini stesso abbia avuto simpatie per la Riforma, sebbene fosse in rapporti con Ascanio Marso, di sicure tendenze eterodosse, il quale nel 1558 indusse il tipografo protestante Pietro Perna a ristampare a Basilea le poesie latine ...
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GIUSEPPE MARIA Tomasi, santo
Dario Busolini
Nacque a Licata, presso Agrigento, il 12 sett. 1649, primo figlio maschio di Giulio Tomasi-Caro e La Restia, duca di Palma di Montechiaro e signore di Lampedusa, [...] nelle parrocchie rurali prive di parroci e le indicazioni per la riforma del Breviario romano (accolte in parte da Benedetto XIII 15 giudicato apologetico da una buona parte della critica protestante, alla quale, invece, avrebbero potuto avvicinarlo ...
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DI CAPUA, Annibale
Matteo Sanfilippo
Nacque a Napoli verso la metà del XVI secolo da Vincenzo, terzo duca di Termoli, e Maria Di Capua, figlia di Ferrante, secondo duca.
I Di Capua erano di antica nobiltà: [...] temevano uno spostamento della Polonia nella sfera di influenza protestante. Il D. iniziò quindi la sua attività pubblica in Polonia), Lwowie 1921, passim; P. Paschini, Eresia e riforma cattolica al confine orientale d'Italia, Romae 1951, pp. 36, ...
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LIPPOMANO, Luigi (Aloisio, Alvise)
Alexander Koller
Nacque a Venezia nel 1496, figlio illegittimo del banchiere veneziano Bartolomeo, unitosi in matrimonio nel 1488 con Orsa Giustinian. La madre probabilmente [...] che ora considerava insuperabile il divario tra cattolici e protestanti, restò a Trento fino all'interruzione del concilio, in Polonia e sotto la sua guida era stata avviata la riforma della Chiesa.
Dopo una breve sosta a Verona, dove si ...
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FALCINELLI ANTONIACCI, Mariano
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Assisi il 16 nov. 1806 da Giovanni Battista e da Aloisia Alessi, ricevendo i nomi di Lorenzo Baldassarre Luigi all'atto del battesimo, che [...] gli ultimi anni della sua esperienza monastica occupandosi della riforma della regola, dedicandosi a studi sulla storia del nelle varie articolazioni dello Stato e contenesse l'avanzata protestante. Probabilmente il F. riteneva, a ragione, che ...
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BENVOGLIENTI, Fabio
Nacque a Siena il 19 ott. 1518 da Giovanni Battista. Secondo la testimonianza dell'Ugurgieri, fu giurista come il fratello Girolamo e insegnò nello Studio senese. La notizia tuttavia [...] tipo di quelle sostenute negli ambienti della Riforma cattolica aveva certamente una funzione polemica, intesa indicare una precisa prospettiva politica nei confronti del mondo protestante. Ad una intenzione chiaramente polemica va ricondotto in ogni ...
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DEL BUFALO, Innocenzo
Bernard Barbiche
Appartenente ad un'antica famiglia patrizia originaria di Pistoia, nacque a Roma nel 1565 o '66, secondogenito di Tommaso e di Silvia de' Rustici.
Il padre esercitò [...] la diffusione, già avanti in Francia, della riforma cattolica: controllò realmente la scelta dei vescovi, lottò convincere Enrico IV a rinunciare a proteggere e sovvenzionare potenze protestanti come le Province Unite e la Repubblica di Ginevra. ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...