In genere, ogni metodo d’azione politica che, ripudiando sia i sistemi rivoluzionari sia il conservatorismo, riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico sociale esistente solo attraverso [...] movimento sindacale e politico di vari paesi europei.
A partire dalla seconda metà del 20° sec., si definiscono riformisti i partiti socialdemocratici o socialisti che hanno abbandonato l’ideologia marxista e che si propongono quindi non di superare ...
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iper-riformismo
s. m. Tendenza eccessiva a promuovere riforme.
• [Matteo] Renzi è Renzi e non ce n’è un altro. Questo è vero. Ma si può anche restare se stessi e modificare il proprio approccio dopo [...] quella del Barcellona l’altra sera. (Mario Ajello, Messaggero, 11 marzo 2017, p. 3, Primo Piano).
- Derivato dal s. m. riformismo con l’aggiunta del prefisso iper-.
- Già attestato nella Stampa del 12 luglio 1977, p. 16, Dall’Estero (Vittorio Zucconi ...
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riforme e riformismo
Massimo L. Salvadori
La via pacifica al cambiamento e allo sviluppo sociale
Le riforme sono provvedimenti legislativi presi dalle classi dirigenti e dai governi al fine di introdurre [...] l’ordine costituito, furono indotti, superando le resistenze delle forze più conservatrici, a introdurre una serie di riforme. Il riformismo assunse due diversi indirizzi: uno fu quello messo in atto negli Stati parlamentari liberali, l’altro quello ...
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microriformismo
s. m. Riformismo connotato da piccole realizzazioni.
• Per Federico Berruti, sindaco di Savona, la ricetta per favorire lo sviluppo passa invece in primo luogo da regole più semplici, [...] Camere di Commercio ai capitali privati». (Nadia Campini, Repubblica, 11 febbraio 2013, Genova, p. II).
- Composto dal confisso micro- aggiunto al s. m. riformismo.
- Già attestato nella Stampa del 31 agosto 1996, p. 11, Estero (Paolo Passarini). ...
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Ecclesiastico (Dresda 1774 - Costanza 1860). Influenzato, tramite l'ambiente familiare, dal riformismo giuseppino, fu scelto da K. T. Dalberg, arcivescovo di Magonza, come collaboratore nel programma di [...] creazione di un'organizzazione ecclesiastica tedesca, con proprio primate, vagheggiata da Napoleone. Dopo aver tentato di difendere al Congresso di Vienna questo programma nazionalista contro il card. ...
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Uomo politico ed economista italiano (Napoli 1873 - ivi 1959). Socialista, fu tra i leader del sindacalismo rivoluzionario. Dopo aver ripiegato su posizioni più moderate, nel 1913 entrò alla Camera come [...] sindacale delle aziende. Combatté il fascismo con l'attività politica e gli scritti (Le due politiche: fascismo e riformismo, 1923; La dittatura della borghesia, 1924). Vivace studioso di storia delle dottrine economiche (Le dottrine economiche di F ...
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Scrittore di economia (Santa Croce del Sannio 1743 - Napoli 1806); in parte ancora mercantilista, difese però il riformismo nell'Elogio dei Genovesi (1772), e pubblicò poi una Descrizione dello stato antico [...] ed attuale del contado di Molise (1781), in cui auspicava libertà di commercio, abolizione dei monopolî e dei privilegi, equa tassazione basata sull'imposta fondiaria. Riuscì poi a ottenere dal governo ...
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Giurista e uomo politico francese (Parigi 1851 - Oger, Épernay, 1925), esponente del Partito radical-socialista, teorico del riformismo sociale di ispirazione solidaristica. Dal 1888 deputato, fu presidente [...] del Consiglio nel 1895-96. Successivamente più volte ministro, presidente della Camera (1902-04) e del senato (1920-23), fu delegato francese alla Società delle Nazioni (1919). Per la sua opera nella redazione ...
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Categoria politico-sociale di intellettuali progressisti sviluppatasi in Russia dopo la seconda metà del 19° secolo. Con il suo radicalismo rivoluzionario o riformismo costituzionale e liberale, ebbe fondamentale [...] importanza nella storia della Russia. Dapprima provenienti dalla nobiltà terriera, gli esponenti dell’i. trassero poi origine dal clero, dalla burocrazia, dall’insegnamento, dalla piccola borghesia cittadina ...
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Scrittore e uomo politico italiano (Napoli 1856 - Roma 1930). Seguace di C. Pisacane, aderì poi all'Internazionale di Bakunin e passò quindi dal movimento anarchico al riformismo socialista. Esule a Parigi, [...] condannato politico nel 1894, dal gennaio 1895 pubblicò a Roma, con G. Domanico, la Rivista critica del Socialismo, e infine si schierò contro il fascismo. Scritti principali: Formes et essences du socialisme ...
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riformismo
s. m. [der. di riforma]. – Movimento e metodo d’azione politica che, ripudiando sia i sistemi rivoluzionarî sia il conservatorismo, riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico, economico e sociale esistente solo...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...