Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola napoletana
Lilia Costabile
Nell’arco di tutto il Settecento, la giovane scienza dell’economia si avvale, nel suo farsi autonoma, del contributo della Scuola napoletana. Privilegiati dagli economisti [...] e annali di economia», n.s., 1958, 17, pp. 638-61.
Illuministi italiani, a cura di F. Venturi, t. 5, Riformatori napoletani, Milano 1962.
F. Cesarano, Monetary theory in Ferdinando Galiani’s Della moneta, «History of political economy», 1976, 8, 3 ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] dalla discussione sulle monete a metà del secolo" (Venturi, 1969, p. 490): una discussione che vide impegnati molti intellettuali e riformatori dei vari Stati italiani: C.A. Broggia nel 1743 (e poi di nuovo nel 1754), T. Spinelli, G. Belloni, G ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Paolo Sylos Labini
Alessandro Roncaglia
Paolo Sylos Labini è stato autore di una teoria dell’oligopolio nota in tutto il mondo, ha fornito molti contributi – caratterizzati da grande pragmatismo, secondo [...] tra morale e politica, ma anche tra morale e attività di ricerca e d’insegnamento – concorsero con il suo attivismo riformista e la sua simpatia (nel senso smithiano del termine) verso i più deboli a costituire un modello di vita costruttivo, ricco ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Claudio Napoleoni
Riccardo Bellofiore
Claudio Napoleoni è una delle voci più significative dell’economia politica italiana, nell’ambito della quale ha svolto una funzione essenziale, critica e ricostruttiva [...] crisi e si limitano a essere meri prezzi di conto.
Sul terreno della politica economica l’accento passa dalle riforme di struttura al riconoscimento, di nuovo di ascendenza smithiana, che i molti dualismi dell’economia italiana vanno ricondotti alla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giacinto Dragonetti
Luigino Bruni
L’importanza dei premi per sostenere e alimentare le virtù civili (insieme, e prima delle pene) nasce da un’antropologia sociale e ottimistica che nel Settecento prende [...] generale, e come nota comune all’intera tradizione dell’economia civile, il senso di tutta l’opera educativa e riformatrice di Genovesi, Dragonetti, Filangieri e, in un certo senso, dell’intera Scuola napoletana dell’economia civile, è un tentativo ...
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BIANCHINI, Lodovico
Pasquale Villani
Nacque a Napoli l'11 agosto 1803, da Domenico e da Margherita Sciullo; già a soli quindici anni, mentre faceva ampie letture soprattutto di economia e di storia, [...] buona amministrazione, con la moderazione, con il ritorno alla legalità e il ripudio di misure poliziesche, con limitate riforme, si potesse ristabilire l'equilibrio.
Quando nell'ottobre del 1854 fu chiamato a reggere interinalmente il ministero dell ...
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BIFFI TOLOMEI, Matteo
Furio Diaz
Nacque a Firenze il 19 maggio 1730, da Neri di Matteo e Francesca Mannelli del senatore Iacopo. Per parte di madre era quindi cugino di Francesco Maria Gianni, figlio [...] di pubblica economia del conte Vittorio Fossombroni, a cura di A. Morena, I, Arezzo 1896, pp. 62-76. Cfr. poi A. Morena,Le riforme e le dottrine economiche in Toscana, in Rass. naz., XXX(1886), pp. 488 ss.; XXXI (1889), pp. 112-152; A. Anzilotti,M. B ...
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ITALIA
Adalberto Vallega
Alberto Belloni
Olga Donati
Carmelo Formica
Giuseppe De Rita
Giuseppe Roma
Vittorio Vidotto
Aldo Lo Schiavo
Giuliano Manacorda
Enrico Zanini
Rosalba Zuccaro
Sandro [...] unica (l. 31 dicembre 1962 n. 1859), che ha eliminato il doppio canale fino allora esistente, la scuola media della riforma Bottai da un lato (che fungeva da grado inferiore dei corsi d'istruzione secondaria liceali, magistrali e tecnici) e la scuola ...
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DE AUGUSTINIS, Matteo
Silvio De Majo
Nacque a Felitto (nella provincia di Salerno) da Domenico e da Angela Migliaccio il 15 aprile del 1799, come riferiscono i suoi contemporanei Moreno e De Sterlich: [...] maggior parte dei dazi in vigore nel paese dal 1823-24. Si trattava di nulla più che una dettagliata e perentoria proposta di riforma doganale, e non è da condividersi il giudizio del Parente che la definisce l'opera cui è affidata la sua fama di ...
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DALLA VOLTA, Riccardo
Denis Giva
Nacque a Mantova il 28 ott. 1862 da Giuseppe e Benvenuta Cantoni. Laureato in scienze economiche, iniziò ventiduenne la sua carriera di insegnante quale professore di [...] che prese il nome di Regio Istituto di scienze economiche e commerciali, fino al 1936.
Collaboratore, fin dai primi numeri, della Riforma sociale diretta da F. S. Nitti e da L. Roux, scrisse sulla Nuova Antologia, sull'Economista, sul Giornale degli ...
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riformismo
s. m. [der. di riforma]. – Movimento e metodo d’azione politica che, ripudiando sia i sistemi rivoluzionarî sia il conservatorismo, riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico, economico e sociale esistente solo...
riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...